Review Party – Ai tuoi ordini di Giulia Ross
Trama È un giorno come tanti quando all’improvviso la vita di Alain Bercher, giovane specializzando in Medicina, viene sconvolta. La morte improvvisa di un paziente lo induce a credere di non poter più proseguire con i suoi studi, tradendo così le aspettative della famiglia. Ma proprio quel giorno Alain incontra una donna misteriosa sul ponte del fiume Limmat. Lei è bellissima e fredda come una dea. I due scambiano solo poche parole eppure per Alain quello sarà l’inizio di una lunga discesa che lo porterà a fare i conti con la parte più buia della propria anima. Chi è Isabel? Che cosa nasconde? Fin dove lo porterà il folle amore per lei?
Recensione di Karmen – È oggi in uscita il nuovo romanzo erotico della dolcissima Giulia Ross, ormai alla sua quinta pubblicazione, con il titolo: “AI TUOI ORDINI”. Edito dalla Newton Compton.
Conosciamo ampiamente la penna di Giulia e la cosa che mi sconvolge ogni volta è che una donna, dalle sembianze di Campanellino di Peter Pan, possa trattare argomenti così forti, carichi di cotanta passione e sensualità.
Eh sì miei Cari Smeraldi, anche questa volta, e forse più di quanto siamo state abituate in passato, i temi trattati sono da Bollino Rosso… Se siete facilmente impressionabili e non sopportate le descrizioni di scene di violenza, BDSM, Bondage, Sesso a Tre e Rapporti M/M, questo Romanzo non fa per Voi.
Se invece, come me, non siete facilmente impressionabili e siete curiose di scoprire dove può arrivare la perversione umana, proseguite la lettura e non ve ne pentirete.
«Politrauma in arrivo!».
«Spostate quelle barelle, lasciateci passare, per Dio!».
«Ted, chiama Michael! Una costola rotta deve aver perforato la pleura, il ragazzo non respira più!».
«Che diamine gli è successo? Incidente d’auto?»
«No… è stato vittima di un pestaggio…».
«Santo cielo… Ma che cosa gli hanno fatto? E da dove viene tutto questo sangue?»
«In sala operatoria, presto!»
Queste sono le condizioni in cui Alain Bercher viene scaricato da un auto davanti all’ingresso di un Ospedale di Zurigo nel Settembre 2019, il suo corpo è martoriato da cicatrici vecchie e nuove, alcune sembrano bruciature di sigaretta, altre sembrano addirittura delle frustate… Chi Può averlo ridotto in queste condizioni?
Al suo risveglio dalla sua bocca non esce nulla, nessun nome, nessuna informazione in merito ai responsabili, nessuno mai riuscirà a placare il suo dolore, forse le ferite del corpo guariranno con il tempo, ma la sua Anima?
Questo fino a quando non irrompe nella sua camera una ragazza minuta con dei lunghi capelli neri, la faccia tempestata di lentiggini ed un orsetto giallo di peluche che spunta dal taschino del camice, proprio sopra il cuore, si tratta della sua nuova infermiera che per un mese sostituirà la collega che nei mesi precedenti si era presa cura di lui.
Lucinda Warren è come una gustosa aranciata: dolce, frizzante e salutare al punto giusto.
Dopo quest’ultima considerazione, sono travolto da un’inaspettata sensazione di felicità.
Giorno dopo giorno riuscirà a dissipare le ombre e la tristezza che lo hanno soffocato sin dal suo ingresso alla clinica, il suo modo di guardarlo ha un che di ipnotico, forse, nonostante le cicatrici e i suoi silenzi, è attratta da lui. Sicuramente gli mancherà non averla più attorno ma, non farà nulla per trattenerla.
Come potrebbe in fondo? Lui appartiene ancora a Isabel…
Nell’ultimo giorno di servizio, Cinda gli comunica che vorrebbe rivederlo una volta uscito da quel posto ma, la risposta di Alain è un NO categorico. Lei non conosce la verità e raccontarle la sua storia potrebbe rovinare tutto quello che si è creato tra di loro in quel mese.
Ma lei non demorde così gli propone un patto…
«Tu mi racconti tutto quanto e io prometto che non scapperò.
Ti resterò vicino e continueremo a conoscerci, a scoprirci… Sei d’accordo?»
«Ho una controproposta per te, allora».
Interrompo bruscamente il contatto, aumentando la distanza tra noi con il respiro accorciato. «Ti racconterò ogni cosa, ma solo a una condizione».
«Quale?», chiede Cinda, piena di speranza.
«Quando avrò finito mi dirai quello che provi per me, solo allora.
Qualsiasi cosa sentirai dopo ciò che ti rivelerò.
E se sarà disgusto, be’…
Voglio che tu scompaia dalla mia vita per sempre, intesi?».
Le trema di nuovo il labbro inferiore.
Ha paura, forse.
Bene, ho raggiunto il mio scopo, perché so già come andrà a finire questa storia.
«D’accordo», dice infine catturando di nuovo la mia mano tra le sue.
«Te lo prometto».
Proprio così Alain inizia a raccontare quanto accaduto…
Torna indietro di poco più di tre anni, quando, dopo aver conseguito la Laurea in medicina e chirurgia con il massimo dei voti, aveva fatto domanda per la specializzazione di Oncoematologia pediatrica al Kinderspital di Zurigo, in modo da seguire così le pesanti orme del padre, lo stimato oncologo Victor Bercher.
L’internato in reparto cominciò nel febbraio 2016 e subito conobbe Thommy, un paziente di 16 anni ricoverato in reparto per una Leucemia, tra di loro si instaurò sin da subito una splendida amicizia che andava al di là del rapporto medico-paziente tanto che, dopo una remissione della malattia, il ragazzo verrà dimesso. Alain due settimane dopo si presenterà a casa sua per festeggiare insieme alla famiglia il compleanno ma, proprio durante il taglio della torta, il corpo di Thommy si accascerà e la sua giovane vita verrà spezzata dopo tre giorni.
All’improvviso stare in ospedale divenne insopportabile. Quel posto era diventato tossico e soffocante. Doveva andarsene e mettersi in salvo.
Così scappò, sentendosi impotente e distrutto come non mai per la prima volta nella sua vita. Troppe domande affollavano la sua testa, mettendo a tacere la razionalità e dando voce a tutti quei sentimenti travolgenti che aveva sempre cercato di ignorare.
Sconvolto, arrivò al cospetto del Münsterbrücke, di fronte al Limmat, aspettando il tramonto e annegando tra le proprie lacrime, fino a quando non scorse al proprio fianco una presenza, era una donna, anche lei con gli occhi arrossati dal pianto. Dopo un iniziale silenzio, gli chiese il motivo per il quale stesse piangendo, così Alain le raccontò di Thommy e della sua fuga…
«Come si chiama?», chiese dolce.
«Alain», sussurrai, scostandomi i capelli dal volto.
«Alain, a volte è davvero difficile lasciare andare le persone che amiamo.
Vede, tutti vogliono l’amore, ma nessuno desidera pagarne il prezzo, non è così?».
C’era molta amarezza nella sua voce.
A sua volta Alain le chiese del perchè delle sue lacrime e lei risposte…
«Soffro per il suo stesso motivo.
Non accetto la perdita di qualcuno.
Sono schiava del mio dolore, come lo è lei ora…
Solo che io non posso arrendermi. E non mi arrenderò mai».
Strinse le labbra, contrariata.
Avrei voluto dirle qualcosa,
confortarla con le parole giuste ma la mia testa sembrava completamente vuota.
«Cerchi di liberarsi di questo sentimento prima che può,
Alain.
È un giovane avvenente e potrebbe avere il mondo nelle sue mani.
Non vorrà lasciarselo scappare…»,
aggiunse criptica.
Mi scrutò attentamente e per un attimo ebbi l’impressione di sprofondare dentro le sue iridi azzurre. «Ricordi queste mie parole. Ora devo andare… Buona fortuna»
Non sarebbe rientrato in ospedale, la decisione era presa, disubbidendo ai piani di un padre dispotico che aveva programmato la sua vita dall’inizio alla fine, decise così di intraprendere un dottorato di ricerca. Sicuramente una decisione rischiosa, nata dalla paura ma, per la prima volta in vita sua, aveva deciso per se stesso e non per accondiscendere ai desideri di qualcun’altro.
Il padre non ne fu felice e non gli parlò per una settimana.
Iniziò subito a lavorare al fianco di due suoi colleghi più grandi Morgan e Giselle e le giornate passavano tra provette e lastre.
Fui travolto dalla incredibile necessità
di abbandonare la severa divisa del bravo studente e comportarmi da uomo.
Solo che… Solo che io non ero così.
Io non travolgevo.
Io mi lasciavo travolgere, sconvolgere come la sabbia mentre si abbandona tra le braccia del mare. Senza imporsi.
Sempre.
Quel pensiero raffreddò il mio spirito.
Dopo qualche settimana, insieme al suo gruppo di ricerca partecipa alla riunione con la principal investigar appena rientrata da una lunga trasferta, la dottoressa Isabel Schulze… la donna più bella mai vista… la donna, che da quel giorno sul ponte, al cospetto del Limmat, aveva rubato i suoi pensieri e alimentato i suoi sogni erotici: Una Dea, un Diavolo vestito da Angelo…
«Ho visto come la fissavi durante la riunione.
Stavi praticamente sbavando, ma non hai proprio speranze.
Lei ha bisogno di un uomo della sua età e con due palle sotto la cintura così grosse da tenerle testa sia dentro che fuori dal letto, capisci?».
Già, come non immaginarlo.
Isabel è una bellissima quarantaquattrenne, una donna glaciale, circondata da un velo di mistero misto a lussuria e con un carattere forte, DOMINATORE. L’esatto contrario di Alain che è un ventiquattrenne con il viso da angioletto, un ragazzino, intrigante ed attraente per l’altro sesso ma, senza spina dorsale, incapace di prendere decisioni, un essere passivo: un sottomesso.
Ed è proprio questo il rapporto che, dopo un iniziale tira e molla, lo legherà ad Isabel, l’Amore per lei lo porterà ad accettare il più pericoloso degli accordi… diventare suo Schiavo
«Io voglio uno schiavo».
«Uno schiavo?», ripetei incredulo.
«Voglio un compagno sottomesso e fedele… Perché niente mi eccita di più»,
sibilò, passandomi la lingua sul mento.
«Ma soprattutto voglio vederti soffrire, Alain…».
Il cuore mi si accartocciò nel petto.
«Sei… Sei una sadica?», dissi tra i denti, incredulo.
«Quando ti guardo non riesco a pensare ad altro.
Voglio essere la tua regina.
La tua unica via».
Si allontanò da me per versarsi un altro calice di vino.
«Tempo fa mi hai chiesto perché non eri adatto a me»,
continuò poi, guardandomi sensuale.
«Sì. Ti prego, spiegami, ho bisogno di capire».
«Cercherò di essere chiara allora,
perché voglio che tu capisca ciò che io davvero desidero.
Come potrai ormai immaginare, a eccitarmi, Alain,
è solo una relazione in cui io ho il completo controllo dell’uomo che vive al mio fianco.
Ma da te… Da te desidero un vero abbandono.
La più totale devozione. Voglio che tu ti arrenda,
senza alcuna remora, al mio volere, qualsiasi esso sia.
Qualsiasi dolore io voglia infliggerti, per il mio unico piacere».
La guardai smarrito ed eccitato insieme.
Che cosa c’era di diverso in quello che già le stavo offrendo?
Mi sarei gettato nelle fiamme per lei. L’avrei seguita persino all’inferno.
«Ma non posso fare a meno di chiedermi se una persona fragile come te sia pronta a tutto questo…
Se tu sia disposto ad arrenderti a me».
Ancora quell’aria combattuta e allo stesso tempo seduttrice.
«Credo di essermi arreso molto tempo fa ai sentimenti che provo per te, Isabel»
E dopo aver recitato il Giuramento con l’incoscienza della gioventù e l’euforia incontrollabile della passione, dopo essersi trasferito a casa di Isabel, inizia il suo addestramento
Il paradiso però è solo una chimera.
Lo sai tu, lo so io.
Ci illudiamo che quella bellezza e
tutta la sua perfezione possano esistere, ma ci sbagliamo.
Ci sbagliamo sempre.
Isabel era una strega capace di dare un senso sia al dolore che alla rabbia, capace di rendere inerme chiunque di fronte a qualsiasi richiesta, capace di distruggere: obbedienza, silenzio, fedeltà assoluta, una vera MISTRESS, che ben presto con la sua perversione mascherata da lussuria aveva iniziato a conquistare Alain. Il dolore aveva iniziato ad avvelenare il suo corpo, rendendolo dipendente come ad una droga, sopportare le punizioni era diventato sempre più facile e necessario tanto da arrivare ad implorarla di fargli del male, conscio che quel dolore inflitto li avrebbe uniti come nient’altro al mondo.
Veniva usato, scambiato da uomini e donne, sconosciuti che non aveva mai visto e che bussavano in continuazione alla loro porta per prenderlo, usarlo e sfogare su di lui ogni tentazione di fronte agli attenti occhi della sua Dea.
Fino a quando, la notte di Capodanno, Isabel decise che era pronto, pronto per incontrare TUONO ROSSO, l’uomo del Mistero, l’uomo di cui Alain conosceva soltanto quel soprannome…
«Aspettavo da così tanto tempo che tu tornassi…».
«Che tornassi?», domandai stranito.
David scosse la testa vigorosamente.
«Già, piccola vittima innocente,
come potresti anche solo immaginare il gioco di cui sei stato solo una pedina?
C’è un cappio fatto di sesso e bugie che ti sta strangolando, ma tu non riesci a vederlo…»
Chi è realmente Tuono Rosso?
Cosa lo lega a Isabel ed a Alain?
Per scoprirlo non vi resta che leggere “Ai tuoi Ordini”… un Erotic Romance ricco di Mistero, Trasgressione e Lussuria capace di “legarvi” pagina dopo pagina lasciandovi senza respiro…
Pregno di Dolore, Sofferenza, a volte Claustrofobico ma allo stesso tempo Intrigante…
Io l’ho Amato, come tutti i precedenti romanzi scritti da GIULIA ROSS che, per l’ennesima volta, è stata capace di descrivere accuratamente scene estreme senza mai cadere nella volgarità. La sua scrittura è pulita, esperta, dalle sue parole traspare anche la passione per il proprio lavoro e per la scienza, in tutte le sue storie infatti troviamo riferimenti alla ricerca ed alle Biotecnologie.
Il Romanzo viene interamente raccontato dal POV di Alain, dandoci modo di interpretare i suoi pensieri e le sensazioni. Inizieremo a soffrire con lui, a provare quel dolore che lo affligge non solo esteriormente ma soprattutto nel suo animo, quell’animo che ha bisogno di essere sottomesso per continuare a vivere.
Un Mix di personaggi interessanti, ognuno con le proprie caratteristiche e particolarità, con i propri tormenti interiori, Isabel, David, Victor, Eva, Morgan e Giselle nessuno escluso, dal mazzo gli unici Angeli forse in mezzo ad una valle di Demoni sono la solare Cinda e Andrew, le uniche fonti di Luce in mezzo alle Tenebre più Oscure.
Quindi non vedo l’ora di conoscere, come già annunciato dall’Autrice, la storia di Andrew e del Suo Esmerald (che non è la nostra Donelli).
Un Romanzo da Leggere non a cuor leggero, con cognizione di causa, sapendo che lo si potrà amare o odiare, ma che ci riempirà di sensazioni…
Brava Giulia (come direbbe Vasco)