Regalami una stella di Katie Khan

Regalami una stella Katie KhanTrama Allontanatisi dalla loro astronave e ormai fluttuanti nello spazio, Carys e Max si rendono conto che non riusciranno più a raggiungerla. Con sé non hanno niente che possa salvarli. Hanno solo novanta minuti d’aria a disposizione. Carys e Max non avrebbero mai dovuto innamorarsi. Le regole del mondo da cui provengono non lo permettono. Eppure, quando ha incontrato Carys, Max ha sovvertito quelle regole. Pur sapendo che sarebbe stato impossibile rimanere insieme per tanto tempo. Che amarsi realmente non sarebbe stato loro concesso. Ora, alla deriva e senza più niente che li trattenga se non il reciproco contatto, non possono fare altro che ricordare. E allora, mentre i minuti scorrono inesorabili, nei loro pensieri rivive ogni istante della loro indimenticabile storia d’amore…

regalami una stella

Recensione di Veronica – Care lettrici, ho letto per voi in anteprima Regalami una stella, romanzo d’esordio di Katie Khan, edito Newton Compton.
Ci troviamo in un futuro immaginario, una disastrosa guerra nucleare ha distrutto gli Stati Uniti, il Medio Oriente e l’Europa, chiamata Europia, è diventata un’Utopia, un mondo ideale, gestito da regole volte a mantenere l’ordine delle cose affinché non ci siano più distruzione né morte. Vivere in Europia significa per i cittadini accettarne le regole e i compromessi. Occorre per esempio essere inseriti nelle Rotazioni, ogni tre anni ogni cittadino dovrà trasferirsi in un nuovo Voivodato, comunità interculturale, allo scopo di mantenere l’individualismo.
“In nome di chi agisci?”
“non in nome di Dio, né del re, né della patria”
“in nome di chi?”
“nel mio”

“E’ interessante, non credete? non diciamo più da dove veniamo, ma dove siamo stati”
“E’ il bello della rotazione” disse Max ” Vedere il mondo, vivere in posti diversi, non stare più dio tre anni nello stesso”
E’ proprio durante una di queste rotazioni che Max e Carys si incontrano. Due persone assolutamente opposte nella loro ideologia. Lui Fiero, Utopistico e Credente, lei, entrata a far parte delle Rotazioni molto più tardi, in quanto il Galles, paese dove è nata, era indipendente e i suoi genitori inizialmente decisero di rimanere fuori dal sistema delle Rotazioni, non crede nell’individualismo e fa fatica a sopportare una vita in cui ogni tre anni devi lasciare le persone a cui ti sei affezionato e ricominciare da capo. Ecco perché ogni volta che si trasferisce, personalizza immediatamente l’appartamento, aggiungendo i nuovi vicini su MindShare e rimettendosi in contatto con la sua famiglia e i vecchi amici. La sua casa è piena di gente, chiasso e confusione. Tuttavia, nonostante Carys sia così apparentemente diversa da lui, Max sente che con lei può andare oltre, con lei può parlare di cose reali, ha sentito immediatamente un certo feeling e questo l’ha spinto a chiedersi se la transitorietà sia giusta o meno.
” La Rotazione è transitoria, Max”
“Lo so. In passato questo non mi ha mai infastidito. Mi è sempre piaciuto vivere da solo, fare quello che volevo, quando volevo. Poi trasferirmi appena cominciavo a d annoiarmi. Tutto in mio nome, così dicono le regole. Nessuna identità nazionale, nessuna divisione religiosa, nessuna distrazione né relazione seria finché non ci siamo affermati. Ma… questa ragazza, Carys, è diversa

Sarà proprio una delle regole citate da Max, Il Regolamento delle Coppie, ha dare il via ai loro ultimi 90 minuti insieme. Il regolamento infatti stabilisce che nessuno individuo prima dei 35 anni possa creare una famiglia. Ma per Carys e Max è diverso, loro si sono già trovati, anche se Carys deve combattere contro la ritrosia di Max, per il quale il sistema utopistico è legge. I cui genitori e prima di loro i nonni, erano tra i fondatori del sistema e non avrebbe mai potuto deluderli. Loro non avrebbero mai capito.
“Ma non possiamo infrangere le regole, non voglio essere buttato fuori”
“Per una piccola relazione? Non penso che gliene importerebbe qualcosa”
“Credici pure, io ho sentito voci di ogni tipo: gente a cui è stato chiesto di lasciare Europia perché era andata consapevolmente contro le linee guida e le regole.

Tuttavia il rapporto tra Carys e Max continua a crescere, fino alla nuova Rotazione di Max che porta quest’ultimo lontano da lei. A nulla valgono i viaggi del fine settimana, gestire una relazione a distanza è troppo difficile, e quando Carys rimane incinta lui non è li ad aiutarla. L’unica persona che vorrebbe accanto in quel momento non c’è. La loro storia sembra giunta al termine.
Solo quando loro figlia Anna non c’è più Max capisce quanto importante sia per lui Carys, più importante delle regole, più importante dell’ Utopia, l’unica che ha sempre creduto in lui, nelle sue capacità, vedendolo come un eroe. Max crede ancora che loro siano troppo giovani, che solo in età più matura si possa essere buoni genitori, crede sempre nell’individualismo, ma d’altro canto non vuole nemmeno stare senza di lei, consapevole che per riconquistare Carys dovrà pensare ad un gesto eclatante; come dice sua zia Priya “l’obbedienza delle regole ce l’abbiamo nel sangue, ma non sempre ci rende felici” .
Ed ecco che si presenta con lei davanti ai Rappresentati, nella Grande Sala Centrale, per richiedere che il Regolamento delle Coppie venga modificato. In risposta alla loro richiesta, la coppia viene inviata in missione nello spazio con lo scopo di trovare un passaggio nella cintura di asteroidi che permetta di rendere possibili nuovi viaggi aerospaziali e al contempo stabilire se le coppie possono lavorare bene in squadra costruendo così una cellula più efficiente. Carys potrà guidare lo shuttle alla ricerca di un varco, Max continuare i suoi studi sui minerali e i meteoriti
“Ci mandate nello spazio” commentò Max “Ma niente cresce nel vuoto”
“L’amore si, l’amore ama l’ignoto. Lontano dalla pressione della società e dei vostri pari, potrete concentrarvi sul vostro rapporto e noi potremo comprendere appieno se i legami che si formano alla vostra età giustificano veramente un completo ripensamento del sistema. Perché vogliamo essere sicuri che tutti abbiano la possibilità di essere felici”
E’ così che ha inizio il romanzo. Max e Carys durante la missione hanno un guasto alla loro navicella. Sono lontani da Laerte e ogni loro tentativo di tornare a bordo termina con un fallimento. Rimangono loro 90 minuti d’ossigeno, 90 minuti in cui ripercorrono i momenti più importanti della loro storia, ciò che li aveva portati fin lì, nel vuoto cosmico, da soli.
A sei minuti dalla fine una possibilità sembra essergli concessa, ma solo uno di loro potrà salvarsi, chi sarà destinato a tornare sulla terra?
Ho trovato questo romanzo particolare e profondo. 90 minuti di tempo per salvarsi e al tempo stesso per trasmettersi tutto quello che non si è detto, tutto quello che si è sentito e dato per scontato, per farsi perdonare tutti gli errori commessi. Ho vissuto ogni tappa della storia di Max e Carys con l’ansia, con un peso enorme alla bocca dello stomaco, come se il tempo stesse per scadere anche per me. Due persone così innamorate ma allo stesso tempo così condizionate, coinvolte da un sentimento così forte da portarli a sovvertire le regole. Perché tutto è possibile quando si ama. ” L’amore può distruggerti ma può anche salvarti”. Max e Carys si sono salvati a vicenda. Carys si sentiva sola e abbandonata prima di conoscere Max e lui era intrappolato in questa vita che non voleva per se stesso. Lavorava nel negozio di famiglia ma avrebbe voluto essere un cuoco, era cresciuto con l’idea che l’utopia, l’individualismo e le rotazioni fossero la scelta giusta per vivere meglio, ma poi la sua fede era entrata in crisi, e solo Carys era stata in grado di indicargli la luce da seguire.
“Utopia non è un posto perfetto, non è uno stato politico o un movimento filosofico. E’ questo, siamo Noi”
Leggete questo romanzo se avete voglia di una storia non convenzionale, se sopportate qualche lacrima e se volete leggere di due persone che si sono salvate a vicenda, che hanno talmente bisogno l’uno dell’altro da non potersi concepire diversamente. A me Carys e Max sono entrati nel cuore, impossibile non affezionarsi a loro. Anche il finale credo vi lascerà senza parole: L’autrice ha trovato un espediente davvero sorprendente, sicuro non rimarrete con un “E se…” una volta giunti all’ultima pagina. Buona lettura smeraldi.

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