Recensione + intervista – Speciale Luna di Roberta Marasco

La famiglia di Elsa è tutta scombussolata: la madre è giovanissima, il fratello spericolato, il padre assente. Ora vive a casa dei nonni, ma da quando il bar di famiglia ha chiuso, lei ha perso un altro punto di riferimento. Per fortuna un produttore decide di girare una commedia romantica proprio nel vecchio bar. Una sera, a una festa, Elsa incontra una ragazza bellissima e quasi la bacia, ritrovandosi anche lei al centro di un intreccio da film.

Speciale Luna di Roberta Marasco, libro per ragazzi pubblicato da Il battello a vapore il 12 aprile.

È stato impossibile resistere alle cover di questa nuova collana dedicata alle ragazze. Luna propone un punto di vista femminile sulla realtà, mostra come, durante l’adolescenza, ma non solo, perché lo facciamo per tutta la vita, dobbiamo destreggiarci in un mondo prettamente improntato sugli uomini. Ero certa mi sarebbero piaciute le storie raccontate, ma non credevo mi avrebbero colpito così tanto. Ho avuto il piacere di leggere anche Era solo un selfie di Cristina Obber e di poter porre delle domande alle due autrici, quindi non perdete le interviste che trovate anche sui blog delle mie fidate amiche, che hanno aderito con entusiasmo alla mia proposta di due eventi dedicati a questa nuova stupenda collana.

Elsa è una ragazza come tante con una famiglia particolare. Può contare sulla presenza della madre, dei nonni e del fratello maggiore, ma di certo non può dire di avere un padre. Il padre è volato verso altri lidi e non solo metaforicamente, visto che da quando ha una nuova fidanzata è molto più preso dal compiacere la compagna e regalare il suo tempo alla figlia di lei, che passare qualche istante con i suoi figli. Elsa manda giù bocconi amari, ma continua a credere in lui, nonostante le tante delusioni non vuole credere che l’uomo che l’ha cresciuta possa essere cambiato così tanto. Suo fratello invece non ha nessuna voglia di dargli altre possibilità, già il fatto che sia sua madre a prendersi cura dei genitori del padre e che lui se ne disinteressi totalmente rivela l’uomo che è e non ha bisogno di altre dimostrazioni per metterci una pietra sopra.

Elsa è una ragazza buona e gentile, ma non è di certo l’anima della festa, per fortuna ha Carla dalla sua che la sprona a uscire. È proprio durante una festa a cui viene obbligata a presenziare che incontra una ragazza bellissima con cui sente una connessione immediata. Solo quando iniziano le riprese della commedia romantica nel bar di famiglia si renderà conto che è la protagonista del film.

Nora Marchese, figlia di un famoso chef televisivo e fidanzata col coprotagonista Lorenzo Bovi. A darcene notizia è un sito di gossip, ed è davvero attuale la scelta di dare molto spazio alla parte social e alla percezione che si ha di un personaggio pubblico, percezione che potrebbe discostarsi parecchio dalla realtà. La narrazione ha un ritmo incalzante, gli incontri tra Elsa e Nora sono brevi, ma pregni di significato fino al momento del loro primo fatidico bacio, un bacio dolce e delicato in cui mettono tutto ciò che provano e da quel momento le cose cambiano. Perché quando sei un personaggio famoso hai sempre qualcuno pronto a mettere in piazza i tuoi sentimenti e le conseguenze potrebbero essere devastanti.

Sono tantissimi i rapporti che vengono trattati dalla Marasco in Speciale Elsa: i personaggi famosi con i fans e i mass media; una ragazza, che vorrebbe solo sentirsi libera di essere se stessa, con dei genitori fin troppo presenti che la vorrebbero sempre perfetta; quello complicato con un genitore assente; quello con i nonni che rivelano parti di loro sconosciute, che ti fanno capire che qualsiasi cosa accada devi rincorrere la tua felicità e non cercare di compiacere sempre e solo gli altri; gli amici che cambiano e su cui non è sempre facile fare affidamento, ma che possono anche darti dimostrazioni inaspettate e infine il primo grande amore.

Speciale Elsa è un libro che si legge in pochissimo e ti lascia dentro tante cose, un romanzo per ragazzi dagli 11 anni in su che mi sento di consigliare a tutti.


L’estate dei quattordici anni, quella della libertà e dei cambiamenti. Come sei riuscita a raccontare così bene questo passaggio così bello e complicato?

Grazie! Io sono convinta che in un certo senso abbiamo 14 anni per tutta la vita. Siamo sempre in bilico fra quello che siamo e quello che vorremmo diventare, fra quello che vorremmo per noi e quello che gli altri vedono e vogliono per noi. L’estate dei 14 anni secondo me è il momento in cui si cambia pelle, in cui le ragazze e i ragazzi cambiano a velocità diverse fra di loro, rendendo tutto più goffo e più evidente. Io lo trovo un momento meraviglioso, ma ricordo che a 14 lo odiavo, proprio come Elsa!

Durante l’adolescenza la distanza tra figli e genitori sembra spesso incolmabile, comunicare diventa quasi impossibile. Una tematica importante che hai voluto affrontare in Speciale Elsa. Hai qualche consiglio per mitigare queste differenze?

Che difficile. Soprattutto perché qualunque cosa scriva sono sicura di non essere stata capace di metterla in pratica. Io credo che ascoltiamo poco i ragazzi, e lo facciamo solo quando dicono quello che vogliamo sentire da loro. Abbiamo sempre troppo da fare, come la mamma di Elsa, a cui del resto non si può certo rimproverare niente. Immagino che alla fine la differenza la faccia essere presenti. La madre di Elsa, nonostante tutto, c’è e quando arriva il momento lo dimostra. Il padre, con tutti i suoi gesti plateali, invece no. La distanza in realtà è sana, non dovrebbe spaventarci. Dobbiamo imparare a gestirla, questo sì.

Ti sei ispirata a qualcuno per i personaggi di Lorenzo Bovi e Nora Marchese? 

No, direi di no. Non in modo consapevole almeno.

Come ti è venuto in mente di inserire la parte gossip? #LOVETIP

Secondo me la parte gossip era importante da una parte per mantenere un ritmo più serrato e dall’altra perché è un tassello fondamentale della percezione di un personaggio pubblico, soprattutto nei social e nella moltiplicazione dei punti di vista a cui ci hanno abituati. Inoltre i gossip sono un altro spunto per riflettere sui modi in cui raccontiamo l’amore, che è uno dei temi del libro.

Realtà vs finzione, vita vera vs social. Piegarsi alle aspettative degli altri, fingere che vada tutto bene. Cosa pensi ci spinga a fare del male a noi stessi per compiacere chi ci sta attorno?

Altra domanda difficile. Piacere è un modo per rafforzare la nostra identità e con i social lo sguardo degli altri si moltiplica e diventa ancora più incontrollabile. Non dobbiamo più piacere solo ai nostri amici o compagni di classe, dobbiamo piacere a tizi e tizie di cui non sappiamo nulla, a volte neanche il nome. E questo a rendere tutto più ansiogeno, a qualunque età, secondo me. È fin troppo facile perdere il controllo.  

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