Recensione in anteprima – Non sono Romeo di Stevie J. Cole e LP Lovell

Hendrix è follia, possessiva e gelosa.
Lola è spezzata, caparbia, con il cuore gravato da un segreto troppo pesante.
Il loro amore è nato e cresciuto con loro, per poi infrangersi due anni prima per una tragedia da cui Lola non riesce a riprendersi. Le parole sono sempre lì, sulla punta della lingua: la verità, la medicina che potrebbe curare per sempre la sofferenza che li affligge.
Ma Lola non osa pronunciarle. Non osa mettere in pericolo l’unico uomo che abbia mai amato. Che mai amerà.
E Hendrix vorrebbe odiarla. Ci prova, davvero, ci prova, ma Lola ha messo radici nel suo cuore, e lui non può estirparla senza distruggersi a sua volta.
Non sono Romeo di Stevie J. Cole e L.P. Lovell, terzo volume new adult della “Dayton Series” in pubblicazione il 30 maggio dalla Triskell Edizioni

Inizio questa recensione contraddicendo le due autrici perché se Hendrix non è il Romeo creato dalla fantasia di Shakespeare, ci va maledettamente vicino. Sì, lo so,  Hendrix è folle, è un pazzo scatenato e ad ogni nuovo capitolo della serie ha raggiunto vette sempre più alte nella classifica della follia, ma qui si scopre che ha un cuore, cavolo, ed è anche bello grande. Peccato che questo organo negli ultimi due anni abbia patito di tutto, si è fermato per attimi lunghissimi, ha fibrillato per altri e ha subito più danni di quanto può sopportare un essere umano e la colpa di tutto questo è da attribuire completamente a Lola, la ragazza che gli ha rubato il cuore all’asilo e che era il suo tutto. Ora, lei è ritornata e per lui non c’è più pace perché, nonostante il cervello gli dica che quella ragazza è solo una traditrice, una medusa che al posto di una lunga chioma ha serpenti avvelenati pronti a iniettargli il loro veleno, il suo cuore non riesce a fare a meno di rivolerla nella sua vita. La passione violenta e la possessività che nutre nei suoi confronti lo fanno agire e comportarsi in un modo ancora più folle di prima e, a complicare ancora di più le cose, c’è il fatto che dall’altra parte Lola nutre i suoi stessi sentimenti, la sua identica possessività emolto più di un grammo della sua stessa follia. Tra i due si fa fatica a capire chi può fare la cosa più pazza. E allora iniziano una lotta senza quartiere fatta di ripicche assurde e bisogno di stringersi e di amarsi come se non ci fosse un domani. Lola, però, da due nasconde un segreto che qualora svelato distruggerebbe ancora di più Hendrix e, quindi, pur amandolo alla follia la giovane è consapevole che per loro non c’è nessun lieto fine.

Dio, che pena queste due anime tormentate, non bastava che nessuno dei due avesse mai avuto nulla di bello nelle proprie vite se non il conforto reciproco di amarsi e di esserci sempre stati l’uno per l’altro, doveva subentrare per forza un ulteriore male a sbarrare loro la strada e così, tra Lola che vuole proteggere a tutti i costi il ragazzo che ha sempre amato anche se è consapevole che è difficile farlo quando il tuo cuore batte solo per lui ed Hendrix, che non vuole rinunciare a lei per nessun motivo al mondo ma non sa più che fare per riportarla nella sua vita e svegliarsi accanto a lei ogni giorno per il resto delle loro vite, la situazione diventa sempre più sofferta, più complicata. Insieme sono fuoco allo stato pure, c’è una chimica tra loro che fa scintille anche quando sono lontani l’uno dall’altro. Sono l’emblema della forza e della resilienza perché nonostante il modo e il posto in cui sono cresciuti ha visto il bello anche dove non c’era facendo affidamento su quel sentimento che li univa fin dai prima anni di vita e costruendovi sopra piccoli sogni. Leggendo questo terzo e ultimo capitolo della serie ho vissuto un caleidoscopio di emozioni, non si può fare a meno di commuoversi per la povertà in cui hanno vissuto i due protagonisti, per l’incuria ricevuta dai rispettivi genitori, né per le ingiustizie subite dai ragazzini viziati della parte ricca del paese. Eppure loro, sorretti da un sentimento unico hanno lottato con le unghie e con i denti per sopravvivere, almeno fino all’ennesima ingiustizia e, detta sinceramente, ho trovato una certa soddisfazione nel vedere come le due autrici hanno punito il colpevole, quando leggerete capirete. In definitiva questa serie merita di essere letta ma qualora non aveste letto i precedenti libri questo può essere assolutamente letto anche come uno standalone. Ho un unico appunto da fare alle autrici, Kyle e Chad meritavano un libro tutto loro e io spero che prima o poi vorranno scriverlo.

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