Recensione in anteprima – La sua perdizione di Isabella Starling
Come ti fa sentire, bambolina?
JACOB
Non innamorarti di un paziente.
Non innamorarti della graziosa, piccola, dolce e spezzata bambolina seduta di fronte a te nel tuo ufficio.
Non innamorarti delle sue bugie.
Non innamorarti del suo aspetto.
Soprattutto, non innamorarti della sua mente deliziosamente distrutta.
Ma la vita continua a mettere Alice sulla mia strada, e il suo essere naturalmente sottomessa la rende una preda così facile…
Dopo tutto, quelli spezzati sono i più divertenti da sottomettere.
ALICE
Jacob Hawke è solo una semplice cotta.
È stato il mio terapista per anni.
Ora, mia madre vuole che vada a vivere con lui, mentre lei insegue il lavoro dei suoi sogni in un altro stato.
Il signor Hawke ha cercato di rimettermi insieme per così tanto tempo.
Forse, avrebbe fatto meglio a spezzarmi fin da subito.
La sua perdizione di Isabella Starling – romanzo stand alone, pubblicato il 13 dicembre 2019 dalla Quixote Edizioni
Smeraldine, prima di parlarvi di questo romanzo voglio fare una piccola premessa. Ho ricevuto il file di venerdì sera, ovvero in quello che per me è il giorno più pesante della settimana, quello in cui spesso per la stanchezza vado a letto subito dopo cena crollando miseramente con il lettore acceso ma senza aver letto nemmeno un rigo del libro che ho in lettura in quel momento. E fino al momento della ricezione di questo romanzo avevo intenzione di attenermi religiosamente alla mia routine settimanale anche perché gli occhi mi si chiudevano senza grande sforzo. Poi, giusto per curiosità l’ho aperto e ho letto un paio di pagine e… addio Morfeo e addio routine collaudata da anni. Ho chiuso l’ebook reader alle tre di notte dopo aver letto tutto d’un fiato quasi ducento pagine senza che mi calasse la palpebra e senza essere sfiorata, nemmeno per sbaglio, dall’ombra di uno sbadiglio. Un capolavoro starete pensando voi. Ebbene, a distanza di qualche giorno dalla lettura dovrete arrivare alla fine di questa recensione per sapere se per me lo è stato oppure no.
“La mia perdizione” è un libro spiazzante e controverso. Deontologicamente scorretto e inappropriato. Con una intensa carica di erotismo che permea ogni singolo momento del racconto. Scritto con un linguaggio ricco di espressioni nude e crude e due personaggi che nascondono segreti e desideri pruriginosi. Insomma una storia che potrebbe sicuramente far storcere il naso a più di una lettrice proprio per i motivi appena accennati. E, all’inizio è stato così anche per me. Medico e paziente, una bella differenza di età e per finire il fatto che uno dei due assume la custodia legale dell’altra, sono tutti tabù che pensavo mi avrebbero indispettito almeno un po’. Eppure, nonostante tutto, io davvero non sono riuscita a chiuderlo perché ero troppo curiosa di sapere cosa sarebbe accaduto, ero troppo coinvolta nel racconto e nelle interazioni fra i due protagonisti, nonché dai loro esplosivi momenti di passione per pensare a qualsiasi altra cosa. E dire che solo qualche giorno prima avevo letto un romanzo in cui le scene d’amore, altrettanto spinte, mi avevano dato un bel po’ di fastidio e in alcuni casi le avevo anche sorvolate. Quindi, una volta di più ho avuto conferma che non è la trama, né lo sviluppo di essa a rendere speciale o meno un libro bensì, il modo di scrivere e di coinvolgere il lettore.
Ma partiamo dall’inizio in modo da darvi un quadro un po’ più articolato della situazione.
Jacob Hawke è uno psicologo che ha superato da poco la trentina, ha un matrimonio fallito alle spalle e una spiccata propensione a essere un dominatore nella camera da letto e anche fuori. Da un paio di anni segue Alice e i suoi mille tormenti, aiutandola come può a sentirsi meglio. Nonostante la notevole giovinezza della paziente lui se ne sente terribilmente attratto ma, ligio ai suoi doveri e nonostante le numerose provocazioni della bella bambolina, fa di tutto per tenere le mani lontane da lei anche se nella sua mente le farebbe di tutto e di più. Complice la madre di lei, sempre alla ricerca della notorietà e noncurante dei problemi della figlia, i due finiscono per dover vivere sotto lo stesso tetto. La donna, infatti, in procinto di iniziare un lavoro in un’altra città affida la custodia della giovane proprio all’affascinante psicologo ignara della corrente sotterranea che scorre fra i due. Pur consapevole che sta giocando con il fuoco e anche se a malincuore l’uomo accetta in cambio di una bella somma, non sa però che dietro la richiesta della donna si nasconde qualcosa. La sua forza di volontà viene messa a dura prova fin dal primo istante dalla bellezza e dalla fragilità della giovane che è naturalmente predisposta a essere la sottomessa dei suoi sogni, quella che ha sempre desiderato avere accanto come compagna di vita.
Alice Leroux ha compiuto da poco diciotto anni, è bellissima, intelligente e distrutta, come possono esserlo solo quei bambini abbandonati da un genitore e trascurati dall’altro. Non sentirsi mai importanti per qualcuno è un fatto che può farti andare fuori di testa. E per lei è così, ci sono momenti in cui lei stessa non sa più chi sia o cosa voglia dalla vita. La sua unica certezza è il dottor Hawke, l’unica persona che sembra interessarsi a lei, che le mostra quell’interesse che lei ha sempre cercato. O almeno lo è stato, perché da qualche tempo a questa parte sembra che non interessi più nemmeno al bel dottore. A volte l’uomo sfugge il suo sguardo, altre la fissa senza un motivo apparente ed è proprio in quei momenti che Alice sente che nel suo corpo e nella sua testa accade qualcosa di strano, sente un trasporto nuovo e diverso da quanto provato fino a poco tempo prima nei confronti del suo terapeuta. È una sensazione viscerale che le fa desiderare di baciarlo, di stringerlo, di volersi far toccare da lui e solo da lui. Di volergli concedere il suo corpo innocente con una sfrontatezza che non le è per nulla congeniale. Insomma, in una parte precisa della sua mente si rende conto che vuole essere spezzata e ricostruita da quell’uomo anche se non comprende appieno cosa realmente significhi.
La convivenza forzata decima la già traballante forza di volontà del bel dottore che capitola sempre più a ogni sfioramento, a ogni bacio quasi rubato. L’attrazione tra i due è forte, magnetica e anche se amorale nessuno dei due riesce a resistervi anche perché i demoni che ognuno dei due si porta dietro come un bagaglio ingombrante sono molto più simili di quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Jacob ha visto crollare i suoi sogni in una manciata di minuti, Alice si provoca dolore per superare quello ben più forte dell’abbandono e della noncuranza di chi dovrebbe amarla. La loro è una storia d’amore bollente, stuzzicante, con componenti di BDSM che mi hanno coinvolto parecchio. Il loro però è anche un amore fatto di dolcezza. Jacob ha veramente a cuore il benessere della giovane, si preoccupa per lei e la protegge dai dolori che potrebbe infliggerle la vita anche quando il suo unico desiderio è quello di renderla la sottomessa che c’è in lei.
Ecco, se proprio devo trovare un difetto in questa storia, ammetto che avrei preferito che l’autrice scendesse un po’ di più nel dettaglio della personalità dei due protagonisti, che avesse scavato un po’ più a fondo nelle loro vite e in quelle di alcuni dei personaggi secondari, dandoci un quadro più preciso di tutta la situazione. Ma, anche così, non posso fare altro che consigliarvene la lettura, perché un libro in cui a mente fredda avrei trovato mille difetti e che invece mi ha spinto a desiderarne altri simili è un libro che merita di essere letto anche solo per questo. Era da un po’ di tempo che non salivo più sulle montagne russe ormonali, ma con questa storia ci sono riuscita con una facilità sorprendente.
Caspita ….mi Hai convinta a prenderlo
Sembra appassionante e intrigante