Quando l’amore chiama, io non rispondo di Anna Zarlenga
Trama Aida è un’idealista nata e non ha paura di lottare per le cose in cui crede. Per questo ha deciso di difendere i diritti dei suoi colleghi accettando di diventare la rappresentante sindacale dell’azienda in cui lavora. Una mattina, mentre sta correndo per non arrivare tardi al lavoro, una distrazione la fa scivolare e cadere. E proprio mentre tenta di alzarsi un affascinante sconosciuto appare al suo fianco per soccorrerla. Anche se non è disposta ad ammetterlo, Aida sente che quell’incontro ha lasciato in lei un segno… Peccato che, proprio durante la riunione, le venga presentato il nuovo responsabile delle risorse umane, che Aida aveva promesso di contrastare con tutte le forze: si chiama Dennis Castelli ed è la persona che l’ha soccorsa solo pochi minuti prima. Decisa a non ascoltare il proprio cuore, Aida si impegna nella sua battaglia, anche se l’atteggiamento di Dennis non fa che confonderla: cerca di prendersi gioco di lei o è possibile che abbia davvero a cuore gli interessi dei dipendenti? Tra pregiudizi, battibecchi, equivoci e codici di condotta autoimposti, Aida e Dennis dovranno trovare un accordo. Non solo per il bene dell’azienda, ma anche per il proprio cuore.
Lei lavora in un call center e diffida sempre dei suoi superiori.
Lui è il nuovo responsabile delle risorse umane.
E allora perché ne è così incredibilmente attratta?
Quando l’amore chiama, io non rispondo di Anna Zarlenga, contemporary romance che verrà pubblicato da Newton Compton Editori il 28 maggio.
Sarà sicuramente capitato anche a voi di subire delle ingiustizie in ambito lavorativo. Perché c’è sempre qualcuno pronto a pugnalarti alle spalle per ascendere al trono degli eletti o semplicemente per diletto, screditandoti agli occhi dei colleghi e dei capi, magari usando pure mezzucci da strapazzo. Il gossip aziendale, quello che i francesi chiamano radio moquette, è imprescindibile: tutti prima o dopo ne cadiamo vittime e questo ha decisamente un impatto negativo sulla performance, poiché demotiva e alimenta frustrazione e arrabbiature che non fanno che rovinare il clima. Avete presente la vostra collega malefica che, appena vi vede parlare col capo, sparge in giro la voce che avete una tresca con lui? E la voglia irrefrenabile di menar le mani prendendola a schiaffoni? Ne vogliamo parlare? Bene, state entrando perfettamente nel mood.
Sappiamo benissimo che è fondata la paura di perdere la propria reputazione per via di un pettegolezzo incontrollato o di false voci di corridoio. Allo stesso tempo però, lo stress accumulato, assieme alla frustrazione per un tipo di lavoro che non è sempre amato, forma una miscela esplosiva pronta ad esplodere da un momento all’altro.
Per non parlare di tutto quello che succede nel circuito interno di un’azienda e che può essere spesso motivo di ansia e di incertezza per dipendenti e collaboratori.
Sto parlando di modifiche organizzative, cambi al vertice, spostamenti di equilibri consolidati, tagli o sostituzioni di personale, acquisizioni e fusioni, apertura o chiusura di filiali.
E non è mica detto che tutti questi possibili cambiamenti apportino una condizione di lavoro più favorevole, ma piuttosto possono tramutare in una più bassa produttività generale, fino ad arrivare, in casi estremi, alla perdita di fiducia nei confronti dell’organizzazione.
Ed ecco che veniamo al punto, esiste una figura che ha il compito di vigilare e di fare da tramite tra i bisogni della dirigenza e quelli dei lavoratori: sto parlo del sindacalista. Mansione che ricopre la nostra protagonista, Aida Lanzo, idealista ed integerrima operatrice di call center, dall’animo battagliero, sempre pronta a prendere le difese dei colleghi combattendo le ingiustizie.
Proprio perché già vittima in passato di cattiverie ed episodi discriminanti, non ci sono battaglie che lei abbia perso e per questo nessuno ha il coraggio di menarla per il naso: il suo cervello fa gli straordinari conoscendo a memoria tutto lo statuto dei lavoratori, avete presente che spina nel fianco può essere una così?
Dennis Castelli irrompe nella vita di Aida come un fulmine a ciel sereno, poiché arriva in azienda per risollevare gli animi dei lavoratori come responsabile delle risorse umane. Il male assoluto! Eppure lui incarna il principe azzurro per eccellenza, nonostante abbia una moto al posto del cavallo bianco. Bellissimo, bravissimo, biondissimo e totalmente irresistibile, tanto che tutti -senza nessuna eccezione- sono ben disposti nei suoi confronti, poiché lui per primo è sempre pronto a dispensare sorrisi e gentilezze. Con un progetto in testa che via via va delineandosi, conquista la fiducia necessaria in azienda per risollevarne le sorti, ma nonostante il suo sia davvero un ottimo lavoro, Aida non si fida.
Perché ci sono regole imprescindibili che la donna si è imposta, una di queste è “mai fidarsi di un responsabile delle risorse umane perché, è risaputo, prima o dopo cerca di fregarti”.
E nonostante lei faccia di tutto, veramente di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote, non solo non riesce nell’intento, finendo per risentirsi dei colleghi che le voltano le spalle a suo dire, ma cade nella trappola del fascinoso Castelli con entrambi i piedi. L’irresistibile attrazione che si scatena quando sono entrambi vicini è una fiamma pronta a divampare, trasformandosi in un incendio che nemmeno un pompiere esperto riuscirebbe a spegnere!
Ma il fato li vuole davvero mettere a dura prova, poiché sembra non riescano a rimanere separati per molto. Incappando in situazioni davvero esilaranti, tra parenti partenopei fino all’ultima generazione, ex fidanzate milanesi e colleghi inopportuni, riusciranno a capire cosa davvero vogliono entrambi dalla vita? Perché ad un certo punto, quello che sembrava solo odio, si trasforma in un sentimento molto più forte e totalizzante, con il quale dovranno scendere finalmente a patti senza condizionamenti esterni.
Grazie ad Anna Zarlenga conosciamo questi due protagonisti decisamente reali: Aida è disordinata in tutto, quanto è maniacale e precisa nell’imporsi la via da seguire, sempre tanto dura quanto fragile; Dennis è il bravo ragazzo per antonomasia -e viva Dio ne esistono ancora- che con sani e giusti principi, riesce a fare sempre la cosa giusta ma, nonostante questo, non si salva, una volta colpito dalla furia dell’amore. Perché è impossibile non cedere a certe tentazioni, soprattutto se queste rimettono in discussione tutto e costringono ad essere veri l’una difronte all’altro.
Mi sono davvero fatta quattro risate durante questa lettura scorrevole, fresca e pulita! Aspettavo con impazienza questo libro di Anna perché già il precedente mi aveva entusiasmata e devo dire che anche questa volta non mi ha delusa.
Quindi ve lo consiglio, se avete bisogno di un pomeriggio di relax o se state già pensando alle letture per accompagnarvi nella stagione estiva, questo non dovrà assolutamente mancare!