Qualcosa di più di Ella Gai
Trama Tre regole: non MORIRE non UCCIDERE non INNAMORARTI Le ho infrante tutte e tre, e tutte e tre con lei. Le mi ha regalato il suo cuore in cambio di qualcosa… Qualcosa di più. Mi chiamo Franz Schifz e sono un pilota di formula uno. Lui mi aveva avvisata, me l’aveva detto che: I cuori si spezzeranno, la fiducia morirà… e le parole saranno solo qualcosa di più. Mi chiamo Nicoletta Benni, e fino a stamattina avevo un cuore che batteva. Tutti mi chiamano Niki e stamattina avevo un motivo in più per perdonare. Io ero la causa delle sue regole e non sono stata capace di salvarlo, prima che infrangesse l’ultima.
Recensione della Queen – E’ uscito il 3 luglio di quest’anno in self publishing il romanzo “Qualcosa di più” di Ella Gai pseudonimo di un’artista e regista romana, che ho avuto il piacere di incontrare di sfuggita poco tempo fa a un incontro presso una Casa Editrice.
Ci troviamo catapultati sotto i riflettori del mondo “dorato” delle corse di Formula Uno, all’interno della più importante Casa automobilistica italiana famosa in tutto il mondo: la Ferrari. Franz Schifz, di origine tedesca è il primo pilota della Ferrari, ha ormai più di 30 anni e questi sono gli ultimi anni della sua carriera. Ama le donne solo per il suo piacere fisico, le droghe, l’alcool ed è famoso per i suoi eccessi. Il suo opposto è Nicoletta Benni, una ragazza pacata e dalla vita ordinaria che ama i motori fin da bambina riuscendo, con molta fatica e determinazione, a realizzare il suo sogno ottenendo un posto come ingegnere meccanico proprio alla Ferrari. Il suo ambiente di lavoro è prettamente maschile, e per lei non è facile tenere testa al team con il quale collabora, ma ogni giorno si impegna al massimo per riuscire a emergere ed essere sempre la più brava.
“La prima del mio corso di laurea e la prima donna ingegnere a essere assunta dalla casa automobilistica più famosa al mondo: la Ferrari, e a lavorare in uno dei reparti più importanti e forse più maschilisti in assoluto: quello meccanico. Un posto ottenuto con grandi sacrifici e sgobbando dalla mattina alla sera e non stendendomi sulle scrivanie dei piani alti, come qualcuno crede”.
La sua vita privata però ne risente, infatti vive sola dopo la sua ultima storia d’amore naufragata, essendo troppo impegnata con il suo lavoro e non riuscendo a intraprendere nessuna relazione, per il poco tempo a disposizione.
“Niki mi piaci, sai quello che provo per te, ma vivi in un mondo tutto tuo. Per te esistono solo tre cose: il tuo lavoro, la Ferrari e zia Amelia”.
Alla tenera età di 9 anni Niki ha perso i genitori e da allora è stata cresciuta dalla zia Amelia e dal suo compagno Claudio, con cui ha sempre condiviso la passione per i motori e le corse automobilistiche. Per lei la domenica non è mai stata uscire con le amiche o giocare con le bambole, ma aspettare davanti la tv in trepidante attesa l’inizio del Gran Premio, o provare di persona sugli spalti la forte emozione e la scarica di adrenalina che accompagna un evento come questo. “Mi sembrava un sogno: la pista, le macchine, i piloti, l’odore di asfalto bollente in estate, la pioggia pungente che superava la barriera dell’impermeabile. Era tutto compreso nel pacchetto formula uno. Questo era l’unico modo che conoscevo di divertirmi. Ancora oggi, che sono adulta, riprovo le stesse emozioni. Non c’è nulla che mi elettrizzi come una gara di formula uno.”.
Sua zia è preoccupata perché vorrebbe vedere la nipote sistemata e con una bella famiglia, invece che sempre dietro al suo lavoro e ai motori. Ma un bel giorno fa la sua apparizione il bellissimo e tenebroso Franz Schifz che, appena incontra lo sguardo della nostra Niki, ne rimane subito affascinato. Lei è diversa dalle altre donne, ma lui ha fatto una promessa appena entrato nel mondo delle corse, deve rispettare 3 regole fondamentali: Non Morire – Non Uccidere – Non innamorati.
Franz le chiede di diventare sua “amica” perché sente che di lei può fidarsi e lui ha bisogno di una spalla, un supporto, qualcuno che lo aiuti a uscire dal tunnel della sua vita dissoluta. Niki è restia a dargli confidenza, soprattutto per i modi poco ortodossi e troppo diretti del bel pilota tedesco, ma rimane affascinata dalla sua abbagliante bellezza.
Il loro rapporto non sarà tutto rose e fiori perché lui è troppo pieno di sé e lei faticherà a sopportare e capire le sue stranezze. Ma piano piano il sentimento di amicizia si trasformerà in qualcosa di più e tutte le maschere verranno svelate, ne rimarrà solo una a incombere sul futuro dei nostri ragazzi, un segreto che Franz ha paura di svelare perché dopo che l’avrà fatto, tutto cambierà inevitabilmente. Non posso proseguire con la storia altrimenti vi toglierei il gusto e la curiosità di leggere questa bellissima e toccante avventura. Avevo letto la duologia pubblicata dalla Newton dell’autrice e la sua scrittura mi aveva colpito, ma in questo libro ho trovato una Ella diversa, più appassionata e travolgente. Devo confessarvi che ho una passione sfrenata per i motori e le corse automobilistiche fin da bambina, quando andavo a vedere le gare di mio fratello e aspettavo ai box con mio padre assistendo a tutte le prove, l’entrata in pista, il cambio gomme e il traguardo finale curva dopo curva. Per anni sono andata nelle piste italiane a vedere i vari Gran premi assistendo alla vittoria della nostra Ferrari e leggere questo libro proprio nel mese della ricorrenza del compleanno del grande pilota tedesco Michael Schumacher mi ha fatto provare tante emozioni forti. La nostra Ella con il suo libro, scritto in modo impeccabile, i termini tecnici e le varie espressioni mi hanno fatto rivivere dei bellissimi ricordi che conservo nella mia mente dalla prima volta che ho messo piede in un circuito automobilistico. In queste pagine verrete trasportati in un vortice di emozioni e avventure che vi faranno stare con il fiato sospeso fino all’epilogo finale. La storia di Franz e Niki è una storia che deve essere vissuta a tutta velocità ingranando fino all’ultima marcia, perché il traguardo finale, il perdono, sarà la vittoria più grande, e impareremo che perdonare i nostri errori significa crescere e fare pace con la nostra anima.
“Non solo chi ferisce sta male, ma anche chi subisce. Perdonare significa non dover giudicare, ma vivere l’errore in due”
Come recita testualmente il titolo “qualcosa di più” questo è un romanzo che parla della storia di due anime perse che insieme hanno ritrovato la strada verso la felicità.