Porto. Diario di viaggio…#spagna_portogallo7
Ci lasciamo alle spalle la Spagna e, con negli occhi ancora lo splendore di Salamanca, entriamo nel Portogallo. Con mio grande rammarico visiteremo solo le due città principali, Porto e Lisbona, ma si sa, il viaggio è lungo, le settimane solo due e non si può avere tutto dalla vita!
Il viaggio che vi sto raccontando in questo afoso mese di settembre risale all’ormai lontano 2010, anno della mia agognata laurea in architettura, e nelle tappe di Porto, Lisbona, Madrid e Barcellona verte soprattutto sull’architettura contemporanea. Per comprendere appieno un’architettura bisogna visitarla, viverla. Il vero amante di architettura non può limitarsi a studiare le opere sui libri di scuola. Lo spazio va “tastato con mano” per comprenderne appieno le caratteristiche, i pregi, i limiti, i difetti e, in rari casi, la magia che un’opera può suscitare nel visitatore.
Ma torniamo a noi. Uno dei pochi hotel in cui abbiamo alloggiato che ricordo alla perfezione è l’AC Porto. Nuovissimo, bellissimo, super moderno con un arredamento accattivante e una cucina niente male. Alloggiamo nella zona nuova della città, costruita in occasione degli europei ospitati nel 2004 dal Portogallo.
Di fronte all’hotel c’è l’Estadio do Dragao, di fianco un centro commerciale all’avanguardia e completo di tutti i cmfort possibili e immaginabili, la Dolce Vita e la fermata della metropolitana è a due passi. Una zona perfetta da cui partire per esplorare la città.
L’Estadio do Dragao, progettato dal portoghese Manuel Salgado, è stato costruito per Euro2004 ed ha ospitato la partita inaugurale, tra Portogallo e Grecia (che poi sarà anche la finale), e la semifinale, è inoltre sede di grandi concerti grazie alla sua capienza di oltre 50000 spettatori. Ovviamente la sfortuna ha voluto che lo trovassimo sempre chiuso, quindi niente visita 🙁 .
Il centro commerciale Dolce Vita fa parte, con lo stadio, del progetto di riqualificazione dell’area di Antas che annovera anche un complesso residenziale e l’hotel AC Porto. Interessante la disposizione interna, con uno spazio centrale a tutta altezza dove si colloca la fontana e i negozi tutti intorno alle passerelle a sbalzo, le scale mobili che tagliano lo spazio e delle belle zone dedicate a gioco bimbi.
Prendiamo la metro alla fermata Estadio do Dragao e ci dirigiamo verso il centro storico di questa pittoresca città. La nostra discesa parte dalla zona della Facoltà di Architettura, di cui vi parlerò nel prossimo post insieme alla Casa da Musica e al Museo di arte contemporanea di Serralves.
La Torre dos Clerigos (Torre dei Chierici), simbolo della città, è una torre in pietra in stile barocco alta 76 metri la cui cima è raggiungibile attraverso una scala a chiocciola di ben 225 gradini. Dal belvedere che si apre poco distante, si può avere una visione completa della città di Porto.
Su tutto spicca il quartiere più caratteristico, la Ribeira. Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, è costituito da un dedalo di stradine arrampicate su una collina, da abitazioni secolari ed è tagliato dal fiume Douro su cui troneggia lo spettacolare ponte in ferro su due piani, Ponte de Don Luis I, costruito nel 1866.
Un edificio che sicuramente emerge da queste immagini è la Cattedrale di Porto, Sé do Porto, la chiesa cattolica maggiore della città costruita come chiesa-fortezza a partire dal XII secolo presenta una struttura originale in stile romanico rimaneggiata in stile barocco.
Scendendo verso la Ribeira incontriamo il Palacio da Bolsa (Palazzo della Borsa), un palazzo storico costruito nel XIX secolo in stile neoclassico, colpisce per la sua imponenza, ma sono le magnifiche decorazioni interne, la maestosa scala e la cupola ottagonale con intelaiatura metallica e pannelli in vetro che ricopre il cortile interno a renderlo degno di una visita. In pieno centro la Estacao Ferroviaria de Sao Bento è un altro edificio di forte impatto, addentratevi per ammirare gli azulejos che ricoprono l’atrio e narrano la storia dei mezzi di trasporto.
Se volete leggere il secondo post su Porto cliccate qui.
2 risposte
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[…] lasciamo alle spalle la decadenza di Porto (qui trovate i due link: Porto1 e Porto2) per immergerci nel fascino e nella storia della capitale del Portogallo: Lisbona. Lisbona […]