Piccoli momenti d’amore a Parigi di Ella Carey
Trama Cat Jordan fa la fotografa a New York ed è pronta a cominciare un nuovo entusiasmante capitolo della sua vita insieme al fidanzato, il principe azzurro dell’alta società che ha sempre sognato.
Quando però viene a sapere di avere ereditato una casa in Francia da una sconosciuta, una certa Isabelle de Florian, tutte le sue certezze vengono meno. Parte subito per Parigi, dove scopre di essere l’intestataria di un appartamento in cui il tempo si è fermato: sotto strati di polvere si nascondono tesori risalenti alla Belle Époque. La cosa più strana è che i parenti della donna non avevano idea dell’esistenza dell’appartamento. Ma chi era Isabelle de Florian? E perché ha preferito lasciare la casa a un’estranea piuttosto che alla sua famiglia?
In cerca di risposte, Cat si immergerà nel passato, al punto da cominciare ad allontanarsi dalla vita newyorkese. E quando l’attrazione per il nipote di Isabelle diventerà innegabile, non sarà più in grado di decidere che cosa lasciar andare e cosa, invece, rivendicare come proprio…
Un appartamento nel IX arrondissement, sigillato per decenni, si rivela uno scrigno di antichi tesori
Si può chiudere il passato dietro una porta?
Recensione di Margherita – Piccoli momenti d’amore a Parigi dell’autrice Ella Carey, pubblicato il 6 settembre da Newton Compton.
Dopo La casa in riva al lago ecco un nuovo romanzo di Ella Carey. Siete pronte per tornare a Parigi?
Cat Jordan è una fotografa e ama gli oggetti vintage, vive a New York ed è pronta ad iniziare una nuova fase della propria vita insieme al suo fidanzato, Christian, l’uomo che ha sempre sognato: bello, gentile e ricco.
Ma gli imprevisti sono dietro l’angolo.
Cat riceve un misterioso pacchetto, al suo interno trova una lettera battuta a macchina ed una vecchia chiave in ottone. La breve lettera le comunica di aver ereditato un appartamento a Parigi da Isabelle de Florian, ma Cat non ha idea chi sia la donna menzionata. Per scoprirlo non le resta che partire per Parigi, sbrigare in fretta la questione e tornare a casa.
Nonostante l’iniziale incredulità e le mille esitazioni accetta di incontrare l’avvocato incaricato del testamento, alla sua lettura si aspettava qualcosa di poco valore, invece l’appartamento ereditato in rue Blanche custodisce tesori risalenti al periodo della Belle Époque, lasciati lì per anni sotto strati e strati di polvere, tutti intatti nonostante siano trascorsi più di settant’anni.
“Era come se quell’appartamento avesse un suo odore che aleggiava nell’aria, una scia di qualcosa che sembrava emergere attraverso la polvere. Era come se qualche antico profumo stesse cercando di tendere le dita, vecchie e nodose, per ricordarle – o forse per ricordare ad entrambi – che un tempo qualcuno, in quelle stanze, ci aveva vissuto. E che, un tempo, quelle stanze erano state amate.”
A Parigi Cat conosce Loic, il nipote di Isabelle che, sorpreso dalla notizia, vuol far chiarezza sull’eredità e sul motivo per il quale la sua famiglia sia all’oscuro dell’esistenza di questa casa.
Perché lasciare l’eredità ad un’estranea e non ai parenti più prossimi?
C’è un qualche legame tra Isabelle de Florian e la famiglia di Cat?
Queste e molte altre domande affollano la mente della ragazza, per trovare delle risposte dovrà scavare in quel passato a loro sconosciuto, inizierà così un viaggio alla ricerca della verità, a questo si unisce anche l’inaspettata attrazione nei confronti di Loic, Cat rivaluterà ogni aspetto della propria vita e si chiederà se sia veramente felice come crede.
Lo scorso anno ho avuto il piacere di leggere e recensire La casa in riva al lago assegnandogli persino uno smeraldo per il perfetto connubio tra storia e finzione, quindi potete immaginare quanto io sia stata entusiasta di leggere una seconda storia della Carey. Piccoli momenti a Parigi ha riconfermato tutte le emozioni e sensazioni che il precedente romanzo mi aveva suscitato un anno fa, vorrei davvero potervi raccontare tutta la storia ma non mi è concesso purtroppo. Merita davvero di esser letta dall’inizio alla fine.
La storia è molto appassionante e coinvolgente, con il suo stile scorrevole e semplice l’autrice è riuscita a trascinarci dentro incuriosendoci sempre più, è un susseguirsi di misteri da svelare, indizi da seguire, segreti e rivelazioni inaspettate, ho trattenuto il respiro in molte occasioni sempre più coinvolta da quanto stavo leggendo.
Inizialmente ho avuto qualche perplessità, troppi aspetti della storia e dei suoi personaggi non mi erano chiari, sorgevano in me troppi interrogativi, sapevo che entrambi i romanzi della Carey in qualche modo erano legati ma non riuscivo a trovare un filo conduttore. Per dissipare i miei dubbi ho riletto La casa in riva al lago e finalmente sono riuscita a trovare quel nesso utile per collegare tutte le tante vicende accadute e in quel momento è come se la mia mente avesse completato un puzzle, tutti i pezzi erano di nuovo al loro posto.
Se volete un quadro completo sull’intera storia il mio consiglio è di leggerli insieme, uno fa da approfondimento all’altro.
Tutto è descritto nei minimi dettagli, i luoghi, i personaggi, gli eventi storici, hanno reso tutto più vivido nella mia mente, si notano infatti le meticolose ricerche in ambito storico svolte dall’autrice che ci porta a conoscere la Parigi del ‘900 con i suoi teatri, la sua musica, la bella vita ma anche con le sue regole fino alla sua distruzione a causa della guerra.
Cat si ritroverà coinvolta nella storia della famiglia di Loic e lo aiuterà a far luce sui tanti segreti che quell’eredità custodisce da anni, ma quando scoprirà che sua nonna ha avuto un qualche legame con quella misteriosa donna diventerà inevitabile un suo personale coinvolgimento.
Da non dimenticare che anche in questo romanzo ci sono vicende storiche realmente accadute e determinati personaggi realmente esistiti che l’autrice ha unito con altri della sua immaginazione. Questo aspetto mi ha affascinata a tal punto da spingermi ad interrompere spesso la lettura per svolgere delle ricerche sull’appartamento di Mme de Florian ritrovato anche qualche anno fa, sono rimasta stupita della sua reale esistenza. Un’amante della storia come me non poteva non informarsi a riguardo, ho letto articoli e visto foto, il tutto riportato nella storia della Carey.
Nel collage preparato per la recensione ci sono un quadro raffigurante una donna ed una stanza, bene care lettrici, quelle che vedete sono il vero appartamento di Isabelle de Florian mentre la donna in quel dipinto è… toccherà a voi scoprire la sua identità.
Arrivata finalmente all’epilogo ero davvero incredula e sorpresa delle rivelazioni finali, a lettura terminata sentivo il bisogno di parlarne con qualcuno e di raccontare quanto avevo letto e scoperto perché scrivere una recensione non mi bastava.
Anche questo romanzo di Ella Carey ha lasciato un segno profondo in me, è una di quelle storie che difficilmente si dimenticano, se avete letto La casa in riva al lago non potete assolutamente non leggere Piccoli momenti d’amore a Parigi.