Per lanciarsi dalle stelle di Chiara Parenti
Trama «Vorrei che per una volta tu provassi a lasciarti andare, a non aver paura di fallire, a non dire “no”, a fare quello che davvero vuoi. E sai come si vince la paura? Facendo proprio quello di cui si ha paura! Mettiti alla prova, ti sorprenderai tu stessa di quello che sei in grado di fare. Non dimenticare il mantra: “Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi!” e vedrai che più cose fai e più trovi la forza per farne altre. Sono poche le cose che abbiamo davvero ragione di temere, credimi.» “Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi e vedrai che troverai la forza per farne altre”. Sono queste le parole che Sole trova nella lettera che la sua migliore amica le ha scritto poco prima di ripartire per Parigi, subito dopo l’unico litigio della loro vita. Quel litigio di cui Sole si pentirà per sempre, perché non rivedrà mai più Stella, la persona più importante per lei. Sole non smette di guardare quel foglio perché, anche se ha solo venticinque anni, non c’è nulla di più difficile per lei che superare le proprie paure. Sa che, se le tiene strette a sé, non c’è nulla da rischiare: il lavoro sicuro per cui ha rinunciato al sogno di fare l’università; il primo bacio mai dato perché è meno pericoloso immaginarlo tra le pagine di un libro che viverlo realmente. Ma ora Sole non può più aspettare. Lo deve alla sua amica. Così per cento giorni affronta una paura alla volta: dal lanciarsi con il paracadute al salire sulle montagne russe; dall’attraversare un bosco sotto il cielo stellato al fare un viaggio da sola a Parigi. Giorno dopo giorno, scopre il piacere dell’imprevisto e dell’adrenalina che le fa battere il cuore. A sostenerla c’è Samanta, un’adolescente in lotta con il mondo che ha paura persino della sua immagine riflessa. Rivedendosi in lei, Sole prova a smuovere la sua insicurezza e a insegnarle ciò che ha appena imparato: è normale avere paura, quello che serve è solo un unico, singolo, magnifico istante senza di essa. Ma c’è un unico istante che Sole non è ancora pronta a vivere. L’istante in cui deve confessare la verità al ragazzo di cui è da sempre innamorata. Una prova più difficile di tutte le altre. Perché anche l’amore può vestirsi d’abitudine e confondere. E per amare davvero bisogna essere pronti a mettersi in gioco. Perché persino i sogni possono cambiare quando sono solo una favola.
Recensione di Margherita – Per lanciarsi dalle stelle dell’autrice Chiara Parenti, pubblicato da Garzanti il 14 giugno.
Cari Smeraldi scrivo questa recensione con gli occhi lucidi e con grande emozione, avevo previsto che il nuovo libro di Chiara Parenti mi avrebbe scombussolata ma non fino a questo punto. Sono molto tentata di dirvi subito le mie impressioni ma non voglio affrettare le cose, partiamo dalla trama e conosciamo meglio la nostra protagonista: Sole.
Sole è una ragazza di venticinque anni, un’inguaribile romantica che ama Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen ma che ha sempre visto il mondo dal suo angolino in modo passivo senza lasciarsi coinvolgere e travolgere lasciando che la paura condizionasse ogni aspetto della sua vita. Tutto questo però è prossimo a cambiare.
Stella è la migliore amica di Sole, unite fin da bambine, una ragazza solare, piena di vita ed entusiasmo, che afferra qualsiasi occasione la vita le ponga senza mai tirarsi indietro, insomma due ragazze amiche da sempre ma, una l’opposto dell’altra.
Un litigio mette a dura prova la loro amicizia, Stella affronta Sole e la mette davanti alle sue paure, la spinge a reagire ma l’amica non la prenderà bene, si lasceranno così, con parole dettate dalla rabbia che aleggiano tra loro. Questo fa sentire Sole amareggiata e scossa per quanto è stato detto, è il loro primo litigio e non c’è modo di chiarirsi perché Stella parte per Parigi e non si vedranno più.
L’unica cosa che le resta è una sua lettera, scritta prima della partenza:
«Vorrei che per una volta tu provassi a lasciarti andare, a non aver paura di fallire, a non dire “no”, a fare quello che davvero vuoi. E sai come si vince la paura? Facendo proprio quello di cui si ha paura! Mettiti alla prova, ti sorprenderai tu stessa di quello che sei in grado di fare. Non dimenticare il mantra: “Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi!” e vedrai che più cose fai e più trovi la forza per farne altre. Sono poche le cose che abbiamo davvero ragione di temere, credimi.» “Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi e vedrai che troverai la forza per farne altre”.
Queste parole le resteranno impresse ora più che mai, dopotutto la lettera è scritta dalla persona più importante della sua vita che la incoraggia a superare le proprie paure, ad affrontarle ed a vivere intensamente per la prima volta. Stilerà, così, una lista delle sue paure e giorno dopo giorno le affronterà tutte, una dopo l’altra, perché questo non lo deve solo a se stessa ma anche a Stella. Lei che è ancorata ad esse per timore di fallire e di mettersi in gioco, perché si sa le abitudini danno sicurezza, conforto e sostegno, meglio rinunciare ai propri sogni piuttosto che vivere nella realtà e rischiare ma, adesso sa che non può più continuare a farlo.
Lanciarsi con il paracadute, dormire in un bosco sotto un cielo stellato, salire sulle montagne russe, prendere tra le mani un ragno e viaggiare da sola sono solo alcune delle prove che affronterà, proverà per la prima volta quel brivido, quell’adrenalina che le farà battere il cuore e la farà sentire viva più che mai. Tra le tante, c’è quella di dichiarare il proprio amore all’unico ragazzo che ha occupato i suoi pensieri per anni, ma l’abitudine può confondere sentimenti come l’amore con altri meno profondi, bisogna solo trovare il coraggio di ascoltare il proprio cuore.
Non sarà sola, al suo fianco per darle supporto c’è Samanta, una ragazzina piena di paure che sta attraversando la tanto temuta fase adolescenziale. Troverà in lei una complice, un’alleata, e perché no, anche diventare un modello da seguire per tanti ragazzi che come lei vivono schiacciati dai loro più grandi timori le sarà di aiuto.
Sarà un percorso che porterà entrambe a cambiare molti aspetti della loro vita ed a trarre il meglio dalle esperienze fatte, a non lasciarsi scoraggiare dalla paura perché parte integrante di noi e che, con la sua assenza, ci dona la libertà tanto desiderata con un piccolo magnifico istante che merita di essere vissuto.
“Il vento dell’estate canta e mi chiama alla finestra dove tutto il cielo è popolato di stelle. Minuscoli puntini di un richiamo luminoso brillano su un drappo di seta blu. Respiro a pieni polmoni l’aria fresca della notte, e nella brezza che sa di gelsomino accendo il mio cuore. La notte risponde e col suo alito leggero mi sussurra di andare, che è già tardi, che l’estate sta per esplodere. E sarà un’estate magica. Un’estate senza paura.”
Dopo La voce nascosta delle pietre, Chiara Parenti torna con un nuovo romanzo, fin dalla lettura della trama mi aveva incuriosita parecchio e, adesso, posso dire di essere felicissima di averlo letto.
Una storia vera, profonda, emozionante con tematiche reali in cui, io per prima, mi sono identificata e forse proprio per questo ho sentito un forte senso di appartenenza verso questo romanzo provato davvero poche volte. Non c’è nulla di inventato o finto in quanto leggerete, l’autrice non lascia nulla al caso, con le sue parole mi ha catturata, commossa, emozionata e ho pianto al suo epilogo desiderando che non finisse mai.
Una storia incentrata sulla paura e soprattutto sul coraggio di affrontarle ogni giorno. Mi ha trasmesso tanto, tante emozioni, tanta speranza, tanta forza, mi sono sentita incoraggiata a non cedere più alla paura, qualsiasi essa sia(e io ne provo davvero tanta) e magari a stilare una mia lista personale.
Abbiamo una protagonista che vive costantemente nella paura, di quello che potrebbe accadere se attraversasse quel confine che separa la vita reale da una vita “più sicura”. Stella era la sua forza, il suo mondo e, dopo quanto accaduto, Sole si ritrova sola, con un enorme vuoto, senza sapere come reagire, convinta che nulla tornerà più come prima. Non si è mai pronte per certe situazioni e non si è mai sicure di poterle superare, dovrà fare i conti con i rimorsi, i sensi di colpa, con il dolore, con il senso di perdita e smarrimento.
La paura offusca ogni cosa anche la ragione, i pensieri, le emozioni, con essa non siamo più razionali e lucidi, sentiamo di essere allo sbaraglio prede di una forza all’apparenza più grande di noi, sicuri di non poterla contrastare.
Quando Sole riuscirà a metterla da parte per un singolo istante si renderà conto di sentirsi finalmente viva e libera, abbracciando ogni sensazione ed emozione che da essa ne deriva.
“Capisco che l’unico modo per superare una paura è affrontarla, buttarcisi dentro a capofitto, proprio come voleva Stella. La paura è uno specchio deformante che ci fa vedere le cose più brutte di quel che sono e io ho scoperto sulla mia pelle che sono più le cose che ci spaventano di quelle effettivamente pericolose. È la mia stessa percezione della paura ad essere completamente cambiata: ora la paura è un’opportunità per scoprire nuove emozioni, espandere i confini e superare i limiti. E se cambia l’atteggiamento verso la paura, cambia anche quello verso la vita.”
Ho ammirato il percorso interiore che compie la protagonista, sfidando i giudizi altrui, di chi scommetteva che non sarebbe riuscita a portare a termine il suo progetto, ha lottato ogni giorno contro le sue paure, per riuscire a tirar fuori la vera se stessa, intrappolata in qualche angolo buio della mente, che non aspettava che questi momenti per venir fuori.
Che dire di Samanta? Un’adolescente che non sa come farsi ascoltare, farsi notare e comprendere da chi le sta vicino, ma che ha bisogno solo di una spinta e di un incoraggiamento, di una guida che le indichi in quale direzione proseguire. Un confronto tra adolescenza e fase adulta ma che porta allo stesso punto: la paura di essere giudicati, di non essere accettati, di esser derisi e allontanati, e nel caso di Samanta e Sole non c’è nulla di più simile, unite dalle stesse difficoltà nell’attimo in cui arriva il momento di capire chi sono e cosa vogliono.
Per Sole non si tratta solo di scoprire se stessa e le proprie paure ma anche i luoghi, i sapori, i profumi della sua terra, parlo del Molise, una regione non abbastanza valorizzata. Insomma, una terra tutta da scoprire.
Ho amato questo romanzo in tutte le sue sfaccettature, per ogni singola pagina, per ogni riflessione a cui mi ha portato, per ogni suo aspetto, leggero, romantico e complicato che sia.
Per lanciarsi dalle stelle di Chiara Parenti merita appieno il mio secondo Smeraldo di questo 2018!
“Quello che ci serve, piccola, è solo un unico, singolo, magnifico istante senza paura. È in quell’istante che si fanno le cose più impensabili.”