Parigi, amore e altri disastri di Marta Savarino

Nadia vive a Torino, è giovane e un po’ cinica, con molto senso dell’umorismo e un talento per i disastri sentimentali. Carina e spavalda, si aggiudica il lavoro dei suoi sogni, diventando l’assistente personale del supermanager Andrea Gilardi, scapolo d’oro e irriducibile dongiovanni.

Travolta all’istante dal fascino del giovane imprenditore, il cui irresistibile profumo la inebria oltre ogni dire, Nadia si innamora perdutamente, mentre lui imperterrito colleziona fidanzate.

Un giorno, in modo del tutto inaspettato, Andrea la invita a cena e nella notte appassionata che trascorrono insieme i romantici sogni della ragazza sembrano avverarsi. Peccato che al mattino per lui sia già tutto finito.

Furiosa e col cuore a pezzi Nadia fugge a Parigi in cerca di pace, ma un profumo, quel profumo, torna improvvisamente a sconvolgerla ancora. Tra una fuga e un batticuore la disillusione ha però un gusto amaro e l’affascinante manager sembra avere davvero poche chance di riconquistare la testarda ragazza…

Parigi, amore e altri disastri

Recensione di Veronica – Parigi, amore e altri disastri di Marta Savarino, edito Amazon Publishing in una nuova edizione riveduta, in uscita il 30 ottobre.

Questo romanzo è una boccata d’aria fresca! E’ quello che ci vuole quando volete passare un pomeriggio spensierato, per riprendervi da una giornata un po’ difficile o fare una pausa da una lettura troppo impegnata. Non vi racconto nulla della trama perché credo che già quella pubblicata da Amazon dica anche troppo, però voglio dirvi perché mi è piaciuto tanto.

La protagonista Nadia è una ragazza spigliata, spavalda, senza peli sulla lingua ma moooolto disagita. Innamorata alla follia del suo capo con il quale lavora a stretto contatto come assistente personale, finisce per essere come tutte quelle donne “da una notte e via” che lei stessa ha scortato alla porta innumerevoli volte.

Ovviamente non le farà piacere scoprire di essere una delle tante, e diciamo che pure lui non ha saputo giocarsela proprio bene, sta di fatto che la nostra Nadia perde le staffe, si licenzia e vola nella magica Parigi.
Sto pensando agli avvenimenti degli ultimi giorni e rifletto su come le cose possano cambiare molto in fretta nella vita. Fino a giovedì pomeriggio avevo un lavoro, un equilibrio mentale seppur precario e una vita tutto sommato normale anche se frenetica. Mentre adesso, lunedì mattina, mi ritrovo disoccupata e con il cuore e la testa in subbuglio. «Colpa dello stronzo!»

Ma certe è il destino a scegliere per noi, e possiamo emigrare persino su Marte ma non possiamo sfuggirgli e quando busserà alla porta di Nadia, beh diciamo che non andrà tutto liscio.

Il romanzo non è lunghissimo, sono 200 pagine circa, ma grazie alla freschezza del linguaggio dell’autrice, allo stile scorrevole e alle battute esilaranti, si presta ad una lettura veloce. Io l’ho divorato in un pomeriggio, un po’ per curiosità un po’ perché continuava a strapparmi sorrisi e risatine a cui non volevo rinunciare.
Qualcuno potrebbe aver già letto questo libro nella sua precedente versione, io invece ho conosciuto la scrittura di Marta Savarino con “Quel che sarà di noi” (altro romanzo che consiglio) e quindi mi è sembrato di leggere un’autrice totalmente diversa ma non mi è dispiaciuto per niente conoscere anche questo suo lato più leggero, frizzante ed ironico.
L’intreccio è semplice e i personaggi, anche se ben delineati, non sono a mio avviso caratterizzati da un grosso spessore psicologico, non ci sono drammi sentimentali e il risvolto della trama è abbastanza lineare, però è una storia di quelle belle, che non scadono nell’assurdo e di cui puoi sognare un po’ ad occhi aperti.
La cornice parigina è un altro punto a suo favore e come mi è capitato di apprezzare nel precedente romanzo, l’autrice è capace di portanti in viaggio con i suoi protagonisti e di immergerti completamente nell’ambientazione della storia, e poi … quale luogo migliore di Parigi per ritrovare l’amore perduto?
Nadia è innamorata ma testarda, di quelle testarde che hanno le fette di salame spesse dieci centimetri sugli occhi, Andrea forse pensa di riconquistare una donna schioccando le dita, ma non ha ancora fatto i conti con una donna come Nadia, che non centra assolutamente nulla con Claudine, avvenente modella che non vede l’ora di entrare al Louvre per vedere la “Monna Luisa” . eh si cara Claudine, mi hai regalato immense gioie.
Andrea deve giocare questa partita con una donna sveglia e intelligente, con cui ha molti gusti in comune, e che nonostante la totale dipendenza dal suo profumo e dall’amore che prova per lui, non è più disposta a farsi prendere in giro e a soffrire.
Non voglio più saperne degli uomini. Basta. Capitolo chiuso. Sto seriamente valutando l’opzione di diventare lesbica.

Tra Nadia e Andrea gravitano poi tutta una serie di personaggi secondari che mi sono piaciuti tantissimo, prima fra tutte la cugina Angelica, teenager sognatrice che aspetta l’amore vero ma che nell’attesa non si nega certo il divertimento, e a cui Nadia cercherà, con un po’ del suo solito cinismo, di aprire aprirle gli occhi
«Angelica, in un mondo perfetto Freddie Mercury sarebbe ancora vivo e sarebbe il mio migliore amico e sarei sposata con Gerard Butler. La perfezione non esiste, ma mi auguro che troverai quello giusto che ti amerà e ti farà godere come in un film porno!»
Angelica mia, sono d’accordo con Nadia, ma alla fine, sognare non costa nulla e se trovassi davvero l’uomo perfetto , beh chiedigli se ha un fratello e poi chiamami!
Ma cosa sarà mai la perfezione? è un concetto così soggettivo… e siamo sicure di voler accanto un uomo perfetto? Perché Andrea Gilardi non lo è di certo, eppure Nadia non riesce a liberarsi di lui, lo era Pierre forse, ma .. Come non vi ho detto chi è Pierre? Beh se volete scoprirlo leggete questo romanzo e regalatevi un piacevole pomeriggio di relax, spensieratezza, sorrisi e batticuore.

L’autrice ha scelto poi un espediente narrativo molto particolare. La storia è raccontata principalmente dal punto di vista di Nadia, al presente, in prima persona, e da Andrea, la sua parte però viene narrata in terza e vi dirò, non mi è per niente dispiaciuta questa scelta che non toglie nulla alla piacevolezza della lettura.

Cara Marta, non hai mai pensato ad un secondo episodio? Qualche altra disastro da raccontare? Non sarebbe male conoscere ancora un po’ questi personaggi.

4 stelle

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