Palazzo di sangue di June Hur
Essere figlia illegittima nella Corea del 1700 significa non avere futuro. E infatti nessuno scommetterebbe su Hyeon, diciotto anni e una passione per la medicina. Neanche chi l’ha messa al mondo. Eppure, la sua determinazione la porta fino al palazzo del principe, dove trova lavoro come infermiera di corte. Non diventerà mai medico, certo, perché è solo una donna, ma se non farà troppo rumore forse riuscirà a ottenere almeno il rispetto di suo padre. Nel palazzo, però, niente è come sembra. Jeongsu, la sua mentore, la mette in guardia fin da subito: i pettegolezzi possono essere pericolosi. Possono esplodere… In una sola notte vengono assassinate quattro donne, i loro corpi sono rinvenuti nell’ambulatorio di Jeongsu. Nessuno ha visto nulla, ma per la polizia trovare un capro espiatorio tra le donne non è difficile. È Jeongsu la colpevole. E merita la morte. Hyeon è certa che la sua amica non abbia commesso quegli omicidi ed è intenzionata a provarlo. Anche se per farlo potrebbe attirare su di sé il biasimo di tutti. Ricostruire i fatti che hanno portato al massacro, però, è più pericoloso del previsto e nemmeno la strana alleanza che Hyeon stringe con Eojin, giovane ispettore dai modi autoritari e lo sguardo intenso, può proteggere la ragazza dalla rovina. Soprattutto perché… la scia di sangue non accenna ad arrestarsi. June Hur dà vita a un romanzo basato su fatti storici reali, l’inquietante storia di un Jack lo Squartatore coreano.
Palazzo di sangue di June Hur, mistery young adult storico pubblicato da DeA il 17 maggio.
Che lettura appassionante e avvincente, non mi aspettavo riuscisse a catturarmi così tanto e invece mi sono davvero immedesimata nella giovane infermiera Hyeon e ho trepidato con lei per l’ispettore Eojin e per il pericolo che corre pagina dopo pagina.
Questa uscita è passata troppo in sordina per i miei gusti, eppure molte lettrici e molti lettori vanno ghiotti di mistery young adult, forse è stata l’ambientazione a frenarli, credo sia il primo libro che trovo sulla Corea del 1700 e questa scelta così inusuale è stata uno dei motivi che mi hanno spinto a chiedere una copia per poterlo recensire.
Non avevo nemmeno capito che ci sarebbe stato spazio per la storia d’amore, e sono rimasta piacevolmente coinvolta dall’interesse che nasce tra Hyeon e Eojin fin dal loro primo incontro, vedere un dolce amore che sboccia in un luogo in cui sarebbe proibito e in una situazione in cui entrambi sono in pericolo è sempre molto emozionante. Hyeon, essendo una figlia illegittima, non può avere grandi ambizioni, nonostante la sua mente acuta resterà al massimo un’infermiera e, nonostante l’interesse di Eojin, il massimo a cui potrebbe ambire è il ruolo di concubina perché i matrimoni devono essere tra appartenenti alla stessa casta.
Hyeon e Eojin si incontrano sul luogo di un omicidio plurimo, Hyeon si intrufola e quando sta per essere scoperta Eojin la aiuta a fuggire, ma il luogo è piccolo, la gente mormora e qualcuno ha visto che si trovava dove non avrebbe dovuto e le intima di farsi da parte e smetterla di cercare la verità. Hyeon non ha nessuna intenzione di demordere, la sua mentore è stata accusata e lei è certa che non sia opera sua quel massacro, quindi deve riuscire a scoprire la verità per scagionare la donna che per lei è stata una madre.
Eojin capisce che Hyeon può essere una risorsa, l’unica a sua disposizione visto che c’è chi spinge per mettere a tacere tutto e incolpare un’innocente. Eojin e Hyeon si incontrano di nascosto, indagano, mettendo le loro vite in pericolo. Ma Hyeon non è sicura nemmeno tra le mura del palazzo reale perché le voci che si rincorrono sul principe nascondono un’amara verità che quando verrà alla luce provocherà lo spargimento di altro sangue.
Palazzo di sangue è una lettura coinvolgente che porterà i giovani lettori in una terra di cui conoscono poco, con tradizioni sue e usi e costumi che per noi sono lontani anni luce e a volte poco comprensibili, ma è proprio questo il bello della lettura, viaggiare e scoprire nuove culture restando ancorati alla nostra realtà. Sono certa che questo libro saprà stupire e che June Hur sia da tenere d’occhio.