Padania Blues di Nadia Busato

Trama Ogno, un paesino come tanti nella pianura Padana, stretto tra i campi, le rotonde, i centri commerciali e i capannoni industriali che costellano il nord Italia. Sulla provinciale che attraversa il paese si affaccia Hair&Beauty, il parrucchiere gestito da Ric, quarantenne gay, dove lavorano Maicol e Barbie, una bella ragazza senza alcun talento che sogna di entrare nel mondo dorato dello spettacolo. Nel frattempo Barbie cambia partner al ritmo dei vestiti che sfoggia, convinta che prima o poi qualcuno o qualcosa la porterà a Milano, verso la celebrità.
Ma la vita di provincia sembra voler stroncare i suoi sogni ostinati e sciocchi. Nel paesino dove abita con la famiglia l’esistenza è regolata dalle consuetudini e dagli inviolabili principi della rispettabilità a tutti i costi. Un paesino dove tutto è tollerato purché non porti alcun cambiamento.
Una notte l’apparente tranquillità di Ogno viene interrotta da un incendio devastante. Com’è stato possibile che in un’isola di sicurezza e benessere sia successo un evento così inatteso? La chiave del mistero è racchiusa nei ricordi dell’unica testimone: Barbie, la giovane e ingenua protagonista con la testa piena di sogni.
Sarà proprio lei, al risveglio dal coma, a svelare i segreti nascosti dietro al moralismo di una piccola realtà dove gli uomini lavorano e si fanno la guerra, mentre le donne li sposano e li sopportano.
Un intreccio di storie ispirate a un fatto di cronaca reale, una tragicommedia in cui si sorride delle miserie di una comunità retrograda. Una ballata di malamore e ordinaria violenza, con una protagonista colpevole di aver creduto di potersene andare dal paese e da un destino infelice, senza che fosse un uomo a portarla via, contando solo su se stessa.

Padania Blues di Nadia Busato, libro di narrativa italiana pubblicato da SEM il 4 giugno 2020.

La copertina di Padania Blues è certamente una bomba: che piaccia o non piaccia è davvero difficile dimenticarla. Non sarà certo passata inosservata, sia negli store che sul web e, se siete curiosi quanto me, avrete anche cercato maggiori informazioni a riguardo. Ovviamente io vi consiglio l’acquisto, ma non lasciatevi ingannare dal mondo tinto di rosa di Nadia Busato, perché questo libro è tutto fuorché un’immersione nella sdolcinatezza!

Credetemi se vi dico che, di libri come questo, ne abbiamo estremo bisogno. Arriva dritto al punto senza bisogno di tanti giri di parole e come un pugno nello stomaco colpisce -forte e chiaro-. In un turbinio di situazioni i personaggi, che potrebbero essere i vicini della porta accanto, risultano straordinariamente vivi. E tra le pagine si snodano le vicessitudini di queste persone normali che appaiono come il riflesso di noi stessi, e che hanno come sfondo un concentrato di vita dei piccoli centri abitati della Val Padana.

Dopo lo scoppiettante Non sarò mai la brava moglie di nessuno, il nuovo romanzo di Nadia Busato è ambientato ad “Ogno”, fantomatico paese della pianura padana. E si sa, nei paesi piccoli la gente mormora, coltiva il trash e osserva il prossimo da dietro le tende della cucina. E Ogno non fa differenza, anzi è proprio quel classico paese in cui s’intravedono sempre le stesse facce, le stesse cose, dove la vita scorre lungo binari perfettamente allineati e nulla cambia perché nulla deve essere cambiato. Una realtà che, per molti, potrebbe risultare molto famigliare.

Vi starete senz’altro chiedendo perché la squallida quotidianità dovrebbe incentivarvi alla lettura ma vedete, è proprio questo il punto: la vera forza di questo libro è riuscire a sbatterci in faccia una realtà scomoda che noi tutti siamo abituati a nascondere come polvere sotto il tappeto.

Potrebbe sembrare una soap opera, degna della più perfetta americanata, ed invece questo libro è tratto da una storia vera, il che non fa per nulla ridere, anzi! Le vicessitudini di Ric e Maicol, una coppia di parrucchieri in contrasto, e Barbara detta “Barbie” la loro bella shampista, esplodono con prepotenza in circa trecento pagine, lasciando il lettore assolutamente a bocca aperta.

La cattiveria subdola si nasconde perfettamente dietro un mantello di ipocrisia, ma nella rivalità tra i personaggi principali, sullo sfondo dell’ “Hair&Beauty”, verrà smascherata. In un intreccio di giochi spietati e brutali che fanno emergere una quotidianità complicata fatta di speranze, rimorsi, schianti e disastri, i nodi arriveranno al pettine. Non ci sarà un buco più piccolo di Ogno nel quale nascondersi!

Perché l’ipocrisia ha un ruolo enormemente distruttivo per le relazioni, le dissolve, destruttura la personalità di chi la subisce, impedisce l’emersione dell’autenticità della vita, nasconde l’essenza delle persone. In definitiva, umilia l’umanità.

E non importa se il rovescio della medaglia evidenzia invece l’intenso e disperato desiderio di una felicità che sembra il Sacro Gral, preziosa quanto irraggiungibile. La Mistificazione, la manipolazione, l’inganno, la malafede, restano tutti mali del nostro mondo che Nadia Busato, scegliendo con dovizia le parole e con un tono quasi canzonatorio, riesce a portare alla luce -sotto una speciale lente di ingrandimento-. Questa storia dalle tinte fosche, decisamente noir, raccontata con un ritmo galoppante come se fosse un film, procede con il tono della commedia fino ad un epilogo da tragedia.

La quotidianità complicata, ma comunque vera, di Ogno verrà infatti interrotta da una tragedia dai contorni inizialmente incomprensibili, che romperà la quiete di quella presunta isola di sicurezza e benessere racchiusa nel potente cuore del nord Italia. Un evento imprevisto che solo Barbie, la giovane e ingenua shampista, attraverso i suoi ricordi, riuscirà a risolvere. Proprio colei che, bionda nel carattere e priva di qualsiasi talento, ha la testa piena di sogni che la vedono già protagonista del jet set e del mondo dorato dello spettacolo. Una Barbie appunto, che vive nell’attesa del proprio Ken di turno che la porti lontano, verso la celebrità.

E sarà proprio Barbie, diventata all’improvviso protagonista della storia, a dissipare la fitta trama dei segreti nascosti di questa piccola ma grande realtà “dove gli uomini lavorano e si fanno la guerra, mentre le donne li sposano e mal li sopportano.”

 

Padania Blues è la personale dichiarazione di guerra dell’autrice al produttivismo padano, al modello sociale sovranista che racconta il Nord Italia come il posto migliore in cui vivere, produrre, crepare. Racconta uno spaccato vero d’Italia, di quei paesini da cui molte persone cercano di scappare, specialmente per colpa del clima culturale retrogrado, coperto da un atteggiamento ipocrita. Con una vena tragicomica e uno spiccato senso dell’umorismo, mette in risalto la critica -in maniera eccelsa-  a questo territorio osannato come il mito della Padania, isola felice.

 

Posso dire WOW? Ecco l’ho detto, ed aggiungo che Nadia Busato ha una prosa eccellente, un ritmo tanto serrato quanto impeccabile che vi terrà incollati alle pagine fino alla fine, scavando non solo nella storia dei personaggi ma in quella di ognuno di noi. Consigliatissimo!

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