P.S. I like you di Kasie West

ps i like you

Trama Il sogno di Lily è comporre canzoni. Scrive versi ovunque le capiti. Anche durante le lezioni che proprio non riesce a digerire, per esempio quelle di chimica. Almeno fino al giorno in cui l’insegnante, esasperato dalla sua disattenzione, fa sparire dal suo banco qualsiasi oggetto possa distrarla: tutto tranne un foglio e una penna per prendere appunti. Ma la passione è più forte di tutto. E così Lily inizia ad appuntare versi sul banco, sperando che nessuno se ne accorga. Qualcuno però la scopre. Qualcuno che legge e aggiunge parole alle sue, sul banco. A ogni lezione di chimica. Tre volte a settimana. Quella che nasce tra Lily e il suo misterioso interlocutore è una vera e propria corrispondenza, che la entusiasma, le dà energia e la spinge a trasformare quelle frasi in testi di canzoni. Quanto può durare la magia?

P.S. I like you

Recensione di Sara – P.S. I like you di Kasie West

Buongiorno smeraldine, oggi parliamo di una fresca ed avvincente commedia ambientata tra i banchi di scuola, nel vero senso della parola. È proprio il caso di dire: galeotto fu quel banco di scuola!

Curiose vero? Allora continuate a leggere perché sto per raccontarvi la storia di Lily, una sedicenne introversa e sensibile, stramba nel vestire e consapevole di essere invisibile ai suoi compagni di scuola. Ha una grande passione però: quella di scrivere testi di canzoni. In qualunque posto sia, qualunque cosa lei stia facendo, se colta da improvvisa ispirazione, deve necessariamente fermarsi ed appuntare sul suo amato quadernetto quello che le è passato per la testa.

E quando dico ovunque si trovi, lo dico con cognizione di causa, perché questa sua necessità di appuntare pensieri e parole non si placa nemmeno durante le lezioni, specie durante quelle di chimica. Ma il professore, stanco di vedere che Lily si estranea e si isola fingendo di prendere appunti, le vieta, almeno durante le sue ore, di tenere sul banco il suo vitale quaderno, imponendole solo un semplice foglio di carta che dovrà mostrargli a fine lezione.

Più che un insegnamento, Lily la ritiene una “strana punizione davvero crudele”. Per lei è impossibile rinunciare al suo quadernetto verde e viola ” popolato da centinaia di idee per canzoni e testi, versi lasciati a metà, disegnini e scarabocchi “, che lei definisce la ” sua ancora di salvezza“.

Ma anche la punizione del professore di chimica non ferma la sua creatività, per questa ragione il suo banco prende inevitabilmente il posto del suo tanto amato quaderno. Infatti riversa proprio sul banco i suoi pensieri più intimi, le sue idee e i suoi appunti. Quello che non considera è che da quel momento in poi i suoi pensieri non saranno più soltanto suoi, ma alla mercè di tutti!

Tant’è che dopo qualche giorno, accanto alle sue scritte, ne trova delle altre, altri pensieri ed altre parole che uno sconosciuto ha lasciato sul suo stesso banco, seguendo il suo esempio. Comincia così un vero e proprio rapporto “epistolare” con uno sconosciuto che le da la spinta e la carica giusta per trasformare finalmente quell’insieme di frasi e di parole in veri e propri testi di canzoni.

È un romanzo frizzante, allegro e, sebbene non sia molto avvezza agli Young Adult, perché ritengo di essere un po’ troppo “vecchia” per comprendere a pieno pensieri e sentimenti di una giovane ragazza di sedici anni, devo ammettere che ho faticato a staccarmi da questo romanzo. La scrittura è fluida e consente una facile e veloce lettura, coinvolgendo ed incollando il lettore alle pagine dall’inizio alla fine.

Il personaggio di Lily rende questa storia davvero spassosa e divertente e il divertimento sarà ancora maggiore quando scoprirete chi è il suo “misterioso” amico di scritte.

Lily è descritta come la classica ragazza insicura ed introversa, che riesce ad esprimersi solamente attraverso testi di canzoni appuntati segretamente sul proprio quaderno, è spesso presa di mira dai suoi compagni di liceo e questo non la rende certo una ragazza popolare e di compagnia! Ma la musica e le sue canzoni la fanno stare bene, la fanno sentire al sicuro e protetta.

La musica, come i libri del resto, è anche questo: un luogo del tutto personale in cui si può trovare rifugio, e attraverso cui si può sognare e lasciarsi trasportare dalle note, dalle parole e dalla melodia. La musica altro non è che una forma espressiva molto potente di tutto quello che ognuno di noi ha dentro di sé e fatica a mostrare agli altri.

bello

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. Veronica ha detto:

    Avevo già letto la trama di questo libro e mi ispira un sacco .. spero di poterlo leggere presto..
    Grazie per la recensione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.