Ovunque mi porti di Livia Sarti
Trama Cosa succede se desideri ciò che non è tuo?
Arianna e Leonardo vivono un sogno. Entrambi bellissimi, hanno tutto: un lavoro prestigioso, una casa di lusso e una vita da favola. Il loro matrimonio è perfetto fino all’arrivo di Luca, il collega che tutte le donne vorrebbero avere.
Arianna è costretta a fare i conti con la passione che la unisce a lui e, fra segreti e bugie, dovrà fare la sua scelta.
Recensione L’altro giorno girovagavo tra i self publishing su Amazon e il mio occhio si posa sulla bellissima copertina di Ovunque mi porti di Livia Sarti, leggo la trama e penso: farà per me? Invogliata dalle recensioni positive mi butto a capofitto nella lettura con la mente libera da qualsiasi preconcetto e ben conscia del fatto che ci sarebbe stato un tradimento. Quello che non avevo immaginato è che entrambi fossero sposati, anche se le due situazioni in cui li troviamo possono definirsi agli antipodi, da un lato un marito perfetto, dall’altro una moglie folle. Ovunque mi porti è però prima di tutto un romanzo che parla di una storia d’amore totalizzante, tra due anime che si riconoscono all’istante, una storia d’amore che ogni donna vorrebbe vivere.
Arianna è una bellissima donna di 28 anni con una doppia laurea, un master, uno studio di ingegneria ben avviato, un prestigioso premio in bacheca e un marito perfetto: Leonardo. Arianna sembra avere tutto ciò che una donna possa volere dalla vita, ma non è una che si accontenta, lei punta ancora più in alto. Da sempre sogna di entrare a far parte della RAL, la più importante azienda ingegneristica al mondo, e quando ci riesce, addirittura come vice presidente, le sembra di toccare il cielo con un dito. Purtroppo la sua vita perfetta sarà spazzata via come un castello di carte dal suo vicino di ufficio, e co-vicepresidente, l’ingegner Luca Ferrari.
Fin dal loro primo incontro Arianna proverà una fortissima attrazione che faticherà non poco ad arginare. Lavorare tutti i giorni a così stretto contatto, e a persiane alzate, non sarà per nulla semplice e se in più aggiungiamo l’assenza del dolce maritino per lavoro, il gioco è fatto!
Luca sembra tutto ciò di cui Arianna ha bisogno e Leonardo solo uno sbiadito ricordo. Tutte noi sogniamo un uomo perfetto e la mente di Livia Sarti è riuscita a crearne addirittura due. Vero la protagonista è Arianna, ma a me risulta piuttosto difficile empatizzare con una donna che ha tutto e non si accontenta, fa un passo avanti e due indietro e molto spesso si comporta in modo infantile. Per me sono Luca e Leonardo i due protagonisti di cui vale la pena leggere. Ho amato e compreso il modo di comportarsi di entrambi, il loro amore sconfinato per questa donna indecisa e che mostra poco coraggio nelle proprie azioni. Luca e Leonardo ti entrano nel cuore e vorresti vedere il lieto fine per entrambi, lieto fine che inevitabilmente uno dei due non avrà con la donna che ama.
La storia imbastita dalla Sarti ti rimane cucita addosso, scusate il gioco di parole, e, aldilà dell’epilogo che ti lascia basita per il salto temporale, è bello poter leggere di intrighi lavorativi, astuzie, giochetti, sotterfugi e, ovviamente dell’amore che divampa dirompente tra Luca e Arianna. Due anime gemelle.
Tante recensioni sono state scritte su Ovunque mi porti di Livia Sarti e io non posso fare altro che accodarmi e suggerire la lettura di questo bell’esempio di self publishing tutto italiano. Ah dimenticavo, Livia Sarti, viste le tante richieste ha deciso di raccontarci tutto di questo salto temporale perciò vi saluto e corro a leggere Quattro anni per averti.
3 risposte
[…] qui a parlarvi di Quattro anni per averti di Livia Sarti, richiesto a gran voce dalle lettrici di Ovunque mi porti che volevano sapere tutto ciò che aveva condotto Arianna e Luca al loro tanto agognato lieto fine. […]
[…] nata l’idea di “Ovunque mi porti” e in quanto tempo l’hai scritto? L’ho costruita nel tempo, scena per scena. Vedevo un uomo e […]
[…] tra le autrici italiane ce ne sono moltissime che spiccano per la loro bravura. Per citarne alcune, Livia Sarti, Jenny Anastan, Elisa Gioia… potrei andare avanti per diverse righe citando colleghe […]