Overtime di Martina Pirone
Adriano Sempieri ha tutto sotto controllo: lo studio, il suo futuro, il suo ruolo da vicecapitano nel Trastevere Basket e i suoi rapporti occasionali con le donne.
È convinto che niente e nessuno possa distoglierlo dai suoi schemi precisi e dalle sue serrate tabelle di marcia, finché, un giorno, durante un viaggio a Londra, non conosce Cleo: il suo prototipo ideale di donna, almeno in apparenza.
Si tratta, però, solo di una bellissima parentesi fuori dalla sua solita routine perché una volta partito Adriano non la rivedrà più.
Cleo combatte ogni giorno con le cicatrici di un passato che ancora le grava sulle spalle, si nasconde dietro al suo sorriso, alle sue stramberie e cerca di ricostruirsi una vita lontana dalla sua famiglia a Roma.
L’incontro con Adriano è una folata di aria fresca, una carica di energia che purtroppo ha le ore contate.
Tuttavia, il destino ha altri piani per entrambi.
Una notizia terribile costringerà Cleo a tornare a Roma, lì dove tutto si è rotto. A ricominciare da capo, per l’ennesima volta.
Tra un’indagine per omicidio, un campionato da vincere e delle regole ferree che non si possono infrangere, riuscirà Cleo a fare capitolare il giocatore più amato del Trastevere Basket?
Overtime di Martina Pirone, sport romance con una importante componente suspense, terzo capitolo autonconclusivo della Never let me down series.
Prima storia per me di Martina, quando me lo ha proposto è stata dolcissima, mi stupisce sempre quando le autrici che conosco da tempo hanno paura di chiedermi di leggere un loro libro. Quando ho aperto il blog nel 2016 la mia priorità era il mondo self, scoperto per caso grazia all’acquisto del mio primo e-reader, all’epoca un kobo, che mi ha dato modo di scoprire tante autrici fantastiche. Da allora il mio rapporto col mondo self è stato quasi sempre idilliaco e ci tengo davvero a aiutare nel mio piccolo chi ama scrivere.
Martina è una delle persone più carine e gentili che abbia conosciuto, con un sorriso solare e tanta energia che traspare anche dalla sua penna.
Ovetime mi ha stupito, non sapevo cosa aspettarmi, ho accettato a scatola chiusa e quello che ho trovato mi ha convinto. La caratterizzazione dei protagonisti non è per nulla scontata e banale, non pensate di trovarvi davanti due bon bon perché Adriano Sampieri e Cleo sono due ricci, pieni di aculei che sanno sfoderare all’occorrenza, due teste calde, due bombe pronte ad esplodere.
Il loro primo approccio è infuocato, si incontrano a Londra dove lei vive da qualche tempo mentre lui è solo di passaggio, e passano una notte di passione che non dovrebbe avere nessun seguito, ma il destino ha piani ben diversi e i due non solo si ritrovano a nemmeno un anno di distanza nella stessa città, ma frequentano gli stessi posti e sono spesso costretti a trascorrere del tempo insieme. Dovrebbero essere felici, in fondo la parentesi di Londra è stata parecchio piacevole per entrambi, ma nessuno dei due ha bisogno di distrazioni in questo momento.
Adriano ha il basket e lo studio, Cleo ha una vita da rimettere in sesto e finché non farà luce su ciò che è successo a sua sorella Livia non riuscirà ad andare avanti. Per la loro sanità mentale dovrebbero stare distanti, quando sono vicini succedono sempre dei gran casini e per entrambi è difficile ignorare la passione che crepita tra loro, ma non si sa come questo buon intento sembra impossibile da mantenere.
Cleo deve indagare senza rischiare di finire nei guai, Adriano deve studiare e giocare al meglio delle sue possibilità, ma non riesce a ignorare Cleo e anche se le prova tutte per togliersela dalla testa il risultato è molto distante dalle aspettative. Lui che è così lineare, che non si è mai fatto distrarre dai suoi obiettivi deve ammettere, prima di tutto a se stesso, che per Cleo ha perso la testa ed è pronto a tutto per convincerla a dare una possibilità alla loro storia.
Cleo però è un osso duro, testarda come poche ed è così spaventata da quello che Adriano le fa provare da cercare in tutti i modi di allontanarlo, ma dovrà arrendersi all’evidenza e accettare tutto l’aiuto che lui è in grado di darle.
La parte suspense è molto importante così come lo è il racconto di Livia che ci accompagna durante la narrazione e ci fa scoprire poco a poco i suoi segreti, i suoi errori e quell’amore proibito vissuto con tutta se stessa.
Overtime di Martina Pirone non è una lettura leggera, perché il dolore di Cleo è sempre presente, il senso di colpa non la abbandona mai e per lei è difficile lasciarsi andare e concedersi di essere felice e spensierata come un tempo e poi c’è Adriano che vi farà arrabbiare, ve lo posso assicurare, ma vi farà anche innamorare, statene certe. Insomma smeraldi sono felice di aver conosciuto la penna di Martina e vi consiglio di recuperarla se ancora non avete letto nulla di suo.