Ogni tuo passo di Alice Feeney
Trama Quando suo marito svanisce nel nulla, Aimee Sinclair è quasi sollevata: Ben era un fannullone irascibile e violento, che le stava rovinando la vita. L’unica cosa che la preoccupa è che sia scappato coi loro risparmi. Perciò, dopo aver denunciato la scomparsa, Aimee va in banca e scopre con orrore che il conto è stato prosciugato. Ma non dal marito. È stata lei a prelevare tutti i soldi. Aimee però non ricorda di averlo fatto. Così come non ricorda di aver mai alzato un dito su Ben. Eppure la polizia ha un video in cui si vede chiaramente Aimee che lo colpisce in un ristorante, oltre a una dichiarazione firmata in cui Ben sostiene che la moglie voglia assassinarlo. Aimee è sconcertata: certo, da bambina le era stata diagnosticata un’amnesia selettiva causata da un trauma, però lei aveva solo finto di non ricordare nulla di quell’episodio. Possibile che ora abbia davvero iniziato a soffrire di vuoti di memoria? O qualcuno, che la conosce fin troppo bene, sta cercando d’incastrarla? Di una cosa è certa. Lei non ha ucciso nessuno. Non di recente, almeno…
Leggere questo romanzo è come camminare in bilico sull’orlo di un precipizio, con il pericolo in agguato a ogni passo. E, proprio quando si è convinti di essere finalmente al sicuro, ecco che la terra sotto i nostri piedi crolla, rivelando una verità sconcertante…
Review Party – Recensione di Loreads – Ogni tuo passo di Alice Feeney, thriller psicologico, pubblicato da Nord editore oggi 9 maggio.
Quando ad agosto 2017 era uscito il primo romanzo di Alice Feeney, il mio era stato solo un sospetto. Mi trovavo di fronte ad un esordio letterario davvero potente e avevo pochi elementi per pronunciarmi. Ma dopo aver divorato anche I know who you are, titolo originale di “Ogni tuo passo”, posso finalmente dichiarare che Alice Feeney è, a pieno titolo, la regina del thriller psicologico. Avete presente quei libri che vi fanno saltare dalla sedia, impauriti e tremolanti, quei romanzi che vi fanno pentire di essere da soli a casa, che vi fanno aumentare il battito cardiaco e temere di restarci secchi? Ecco, questo è uno di quei titoli, ed io avevo delle aspettative altissime su questo romanzo, aspettative che non sono state disattese, anzi, posso confermare che questo secondo lavoro mi è piaciuto più del primo. Il punto è che, se non conosci questa autrice, ti farai fregare dalla sua genialità, ma succederà lo stesso anche se hai la presunzione di conoscere i suoi mezzi, la sua penna ipnotica, ammaliante. Ed io, stavolta, mi sentivo preparata, ero pronta a non lasciarmi sfuggire nessun elemento, ero convinta di poter smascherare i piani della scrittrice e arrivare alla soluzione prima che mi ci portasse lei. Ecco, anche in questo caso è stata decisamente più brava lei.
Aimee Sinclair è un’attrice esordiente che si sente più a suo agio quando può calarsi nei panni di qualcun’altra. Ha difficoltà ad essere pienamente se stessa, anche perché non sa esattamente chi è. Il suo passato è stato segnato da una serie di tragedie e ha sempre dovuto fingere di essere più forte delle prove che la vita le ha messo davanti.
“Fingere è il mio mestiere. Sono bravissima a diventare qualcun altro. Gli occhi sono l’unica parte di me che riconosco quando mi guardo allo specchio e fisso un volto truccato che non è il mio. Un altro personaggio, un’altra storia, un’altra menzogna.”
È sposata con Ben, un giornalista, che ha cercato di plasmarla a suo piacimento; quando i due si sono conosciuti, Aimee non aveva ancora sfondato nel mondo del cinema, il suo successo e l’affermazione di sé come donna hanno inevitabilmente corroso il loro rapporto di coppia. Ben non accetta di dividere sua moglie con le luci della ribalta. Per questo la loro lite del giorno prima sembra quella definitiva e, quando Aimee rientra a casa dal lavoro, di Ben non c’è traccia: è svanito nel nulla senza portare niente con sé, a casa sono rimasti i suoi abiti, la sua auto, perfino il suo portafoglio con i documenti, ma Ben non c’è, e se da un lato la donna si sente sollevata, perché il marito era un fannullone sempre arrabbiato e imbronciato con lei, dall’altro è preoccupata che possa essergli successo qualcosa. Perché ci sono donne che amano il loro aguzzino? Aimee si risponde così: ama il suo amore più di quanto odi lui, perché lo ritiene l’unico uomo con cui potrebbe immaginare di avere un figlio. Il suo desidero di maternità, la consapevolezza di poter essere una buona madre, è stato uno dei motivi che ha distrutto il suo matrimonio. Denuncia la scomparsa del marito e poco dopo si rende conto che sono spariti tutti i loro risparmi dal conto cointestato. Ma non è stato Ben a prosciugarlo, dagli storici di pagamento e dalle telecamere di sicurezza della banca risulta che sia stata proprio lei a ritirare tutti i soldi, e dalle indagini della polizia sulla scomparsa di Ben emerge un’altra sconcertante verità: le autorità credono che sia stata lei a far del male al marito, Ben infatti si era recato in passato dalla polizia con il viso tumefatto, dichiarando che era stata la moglie a ridurlo in quello stato. Per questo non credono ad una volontaria sparizione dell’uomo, ritenendolo una probabile vittima di omicidio per mano della moglie. Ma Aimee non ricorda di aver mai fatto del male al marito né tantomeno di aver prosciugato il conto. In passato le è stata diagnosticata una forma di amnesia selettiva. Ma è possibile che sia di nuovo affetta da quei vuoti di memoria? Soprattutto visto che non è mai stata sincera riguardo alle sue amnesie. Aimee non ha mai dimenticato niente, ha solamente mentito, come le piace fare, fingendo di essere qualcun’altra, fingendo di non ricordare che cosa le fosse successo in passato. Ma stavolta è certa di non essere stata lei a far sparire il marito. Forse qualcuno, che la conosce veramente bene, sta cercando di incastrarla.
Mi sono limitata a parlarvi solo ed esclusivamente della trama, ma sappiate che vi ho taciuto tutto. Non voglio assolutamente togliervi il piacere di scoprire questo libro, di lasciarvi soli e disarmati nelle mani dell’autrice. Alice Feeney sviluppa personaggi che ti fanno dubitare di ogni dettaglio, non riuscirete a distinguere cosa sia reale e cosa pura illusione, e questo grazie soprattutto ad una narrazione incentrata quasi esclusivamente sul pov di Aimee, la protagonista. Dovrete fidarvi di lei, perché non avrete altri appigli, credere alla sua versione a scatola chiusa, perché non ci sarà nessuno che vi fornirà un altro punto di vista, che possa screditarla o darle ulteriore credito. E fidatevi, quando arriverete al finale, non crederete ai vostri occhi. Chiuderete l’ultima pagina consapevoli di aver letto un capolavoro.