Odio quindi amo di Susan Elizabeth Phillips

odio quindi amo

Trama All’epoca delle scuole superiori a Parrish, Mississippi, Sugar Beth Carey aveva il mondo in pugno. Era la ragazza più ricca e più popolare della scuola, era lei che decideva quali erano i tavoli più in della mensa, con quali ragazzi si poteva uscire e se l’imitazione di una borsa di Gucci era accettabile se non eri la figlia dell’imprenditore più ricco della città e non potevi permetterti l’originale. Bionda e divina, aveva regnato incontrastata. Quando aveva lasciato Parrish per andare all’università, aveva giurato di non farvi ritorno mai più. Solo che adesso, quindici anni e svariati mariti dopo, si ritrova senza soldi, senza speranze e senza alternative, e si vede costretta a tornare nella città che pensava di essersi lasciata alle spalle per sempre per cercare un quadro di enorme valore lasciatole in eredità da sua zia. Qui scopre che Winnie Davis, la sua nemica di più lunga data, adesso ha tutto il successo, i soldi e il prestigio che un tempo appartenevano a lei. E, peggio ancora, Colin Byrne ‒ l’uomo a cui Sugar Beth aveva distrutto la carriera ‒ è diventato uno scrittore ricco e famoso e ha acquistato la villa in cui Sugar Beth è cresciuta. Come se non bastasse, tutti gli abitanti di Parrish, primo fra tutti proprio Colin Byrne, sembrano intenzionati a vendicarsi di tutte le cattiverie che Sugar Beth ha compiuto durante gli anni della scuola. Tuttavia, nonostante la sua insolenza e il carattere apparentemente duro, Sugar Beth non è più la perfida ragazzina viziata che tutti ricordano. Adesso è una donna molto più saggia e più matura, e piano piano riuscirà a riconquistare l’affetto della città e a fare breccia nel cuore delle persone che avevano più motivi per odiarla. Troverà così delle amiche, una sorella e un nuovo amore che non si sarebbe mai aspettata.

sugar beth e colin odio quindi amo

Recensione Con Odio quindi amo Susan Elizabeth Phillips ha fatto ancora centro, mi aspetto sempre tantissimo da lei e non rimango mai, e sottolineo mai, delusa. Le sue protagoniste ti rapiscono il cuore, in loro ti identifichi anche se con te non centrano veramente nulla, credo sia l’autrice che più di tutte riesce a farti empatizzare con donne piene zeppe di difetti.

Sugar Beth Carey, scusatemi il termine, è la capa delle stronze, la Queen Bee del liceo (personaggio che io amo da tempo immemore, una su tutte Blair Woldorf di Gossip Girl) che, dopo essersi lasciata alle spalle per sempre, o almeno così credeva, la cittadina di Parrish in Mississippi ha combinato un disastro dietro l’altro, tre matrimoni falliti compresi, ed è costretta a farvi ritorno con la coda fra le gambe.

Molte cose sono cambiate in quindici anni di assenza e lei, che della ragazzina di un tempo ha conservato solo la strafottenza, sa benissimo che deve fare ammenda con molte persone che ha profondamente ferito in passato, ma non si tira indietro perché ha bisogno di trovare il quadro che Lincoln Ash, grande espressionista astratto, ha dipinto per sua zia Tallulah e che le è stato lasciato in eredità insieme alla rimessa della Sposa del Francese, casa in cui aveva vissuto fino ai diciotto anni, e la vecchia stazione abbandonata.

Tra i tanti che aspettavano con ansia il suo ritorno per potersi vendicare c’è Colin Byrne, suo ex docente licenziato per colpa delle false accuse di molestia di Sugar Beth, oggi scrittore di successo, che è niente popò di meno che il nuovo proprietario della Sposa del Francese.

Sugar Beth e Colin entreranno ben presto in collisione e tra loro saranno scintille fin dal primo momento, due menti brillanti che non si lasciano piegare per nessun motivo al mondo.

Sugar Beth è un’adorabile stronza, risultato di una madre, Diddie, guida sociale e politica di Parrish, che l’aveva sempre adorata e di un padre, Griffin, alla testa dell’economia locale, che l’aveva sempre disprezzata riversando su di lei l’odio che provava per la moglie, e dando tutto il proprio amore a Winnie, la figlia illegittima che viveva nella stessa città.

Ovviamente tutta questa situazione aveva avuto effetti devastanti sulla giovane Sugar Beth che aveva cercato di vendicarsi di suo padre sulla sorellastra Winnie, combinandogliene davvero di tutti i colori e cercando di umiliarla pubblicamente appena ne aveva occasione, trascinando la stessa Sugar Beth nella sua scia distruttiva.

Diddie e Griffin sono entrambi morti e Sugar Beth è stata diseredata dal padre per non aver partecipato al suo matrimonio con la madre di Winnie appena cinque mesi dopo la morte dell’amata madre.

Il destino è stato decisamente troppo crudele con lei, visto che tutto il potere oggi è nelle mani della sua sorellastra Winnie e di suo marito Ken…ops scusate Ryan Galantine, ex ragazzo di Sugar Beth, lasciato al primo anno del college per sposarsi con un deficiente che non valeva nemmeno un decimo di lui, e incastrato dall’innocente sorellina rimasta incinta per costringerlo a sposarla.

A fare da contraltare alla spassosissima coppia Sugar Beth/Colin ci sono loro, i coniugi Galantine che sono la noia e abbastanza insopportabili, ma hanno una figlia Gigi che, andando contro al loro diktat, decide di voler conoscere la cara zia Sugar Beth e arriva perfino a scappare di casa per poterla incontrare.

Winnie, a dispetto delle premesse che ho fatto, è il personaggio negativo del libro, lei che ha avuto tutto dalla vita, la Sposa del Francese, un fondo fiduciario di qualche milione, la fabbrica, Ryan Galantine e l’affetto del padre, non riesce a lasciarsi il passato alle spalle e pensa di meritare la giusta vendetta. Ma, dico io, stai scherzando? Sugar Beth si sarà anche comportata da stronza al liceo, ma era una ragazzina, tu sei una donna adulta e hai avuto tutto quello che spettava a lei, perle di Diddie comprese, e non riesci a pensare ad altro che a doverti vendicare? Ditemi un po’ come si fa a non odiarla!

L’attrazione tra Sugar Beth e Colin cresce pagina dopo pagina, ma lei cerca in tutti i modi di mantenere le distanze dal suo datore di lavoro (è la sua domestica) sapendo bene che questo porterebbe altri guai.

La vendetta di Colin, di cui non è più così convinto di avere bisogno, ha luogo durante una festa in cui lei farà da cameriera, senza cedere di un millimetro, a tutte le persone che più la odiano, Winnie e le Coralline, di cui adesso la sorellastra è leader, altra dimostrazione di come certa gente viva tutta la propria esistenza rimanendo col cervello fermo al liceo.

Colin cerca in tutti i modi di arginare la cattiveria delle donne che lui stesso ha invitato, ma se c’è una cosa che Sugar Beth proprio non riesce a tollerare è la pietà e lo intima di restarsene al suo posto e lasciarle espiare la sua perfidia adolescenziale.

Sugar Beth è una donna forte e indipendente, sarcastica, dolce e divertente, una donna che ha potere, come lei stessa dice a Gigi “Il potere si guadagna imparando a prendersi le proprie responsabilità quando si sbaglia, e a rimanere fermi sulle proprie posizioni quando è la cosa giusta da fare”, e lei sicuramente ha seguito questo pensiero da quando ha imparato a proprie spese come crescere.

Sugar Beth per difendersi dal mondo si è creata un alter ego, una donna dura a cui non importa nulla di quello che la gente pensa di lei, che mostra difetti che non le appartengono, in realtà lei è altruista, generosa, ama i bambini e vorrebbe lavorare con loro e per loro, ma solo Colin si concede l’opportunità di vedere oltre questa maschera.

Colin e Sugar Beth sono due anime gemelle di cui vi innamorerete e che non vorrete lasciare andare girando l’ultima pagina di Odio quindi amo, quanto mi piacerebbe che “Riflessi” e “Una storia d’amore per Valentine” di Colin Byrne esistessero davvero.

valutazioni

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4 risposte

  1. Giugno 27, 2016

    […] Stars (sette libri in tutto) più alcuni altri suoi romance non facenti parte di alcuna serie, Odio quindi amo, Volare fino alle stelle, Le promesse di una vita, e Una scelta impossibile, sesto volume della […]

  2. Giugno 27, 2016

    […] mi sono rimaste nel cuore, uscite dalla magica penna di Susan Elizabeth Phillips, Sugar Beth di Odio e quindi amo e Rachel di Un piccolo sogno. Se Un sogno impossibile vi è piaciuto anche solo la metà di quanto […]

  3. Giugno 29, 2016

    […] Odio quindi amo […]

  4. Febbraio 9, 2017

    […] […]

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