Nowhere girls di Amy Reed

Nowhere girls di Amy Reed

Chi sono le Nowhere Girls? Sono tutte le ragazze, ma per cominciare sono in tre: Grace, tenera e impacciata, è nuova in città, dove si è dovuta trasferire a causa dei pregiudizi nei confronti della madre; Rosina, lesbica e punk, sogna di diventare una rockstar, ma è costretta a lavorare nel ristorante messicano di famiglia; ed Erin, un’asperger con due fissazioni, Star Trek e la biologia marina, vorrebbe assomigliare a un androide ed essere in grado di neutralizzare le emozioni. In seguito a un episodio di stupro rimasto impunito, le tre amiche danno vita a un gruppo anonimo di ragazze per combattere il sessismo nella scuola. Le Nowhere Girls, una moltitudine di voci diverse, dovranno superare la paura e l’imbarazzo per confrontarsi con coraggiosa onestà e opporsi alle minacce di chi si sente forte e non è disposto a mettersi in discussione. Ma alla fine riusciranno in ciò che sembrava impossibile: le cose possono cambiare e tutti hanno diritto alla felicità. Senza compromessi. Senza discriminazioni.

Recensione in pillole

valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐

consigliato a: ragazze dai 13 anni in su

perché leggerlo: La tematica affrontata da questo libro è attualissima, ma a questa si mescolano tantissimi aspetti che coinvolgono le protagoniste. Una storia coinvolgente che mostra quanto in alcune circostanze si debba ancora fare, quanto si debba lottare per far sentire la propria voce. Perché i gesti di coraggio vanno premiati e le donne quando sono unite sono imbattibili.

Nowhere girls di Amy Reed, romanzo young adult pubblicato da Piemme il 27 febbraio 2018.

Vi starete domandando perché abbia deciso di recensire un libro uscito nel 2018 e la risposta è semplice: per la prima volta ho trovato il tempo per recuperare un arretrato. Ne possiedo in quantità industriale perché sono un’accumulatrice di libri, quando leggo una trama che mi piace non so resistere e così Nowhere girls giaceva nella mia libreria da quasi due anni, lo vedevo in mezzo alle centinaia di non letti che la popolano e in questi giorni in cui non ci sono nuove uscite mi sono decisa a recuperarne qualcuno partendo proprio dal genere young adult. La tematica affrontata da questo libro è attualissima, ma a questa si mescolano tantissimi aspetti che coinvolgono le protagoniste. Come si può restare indifferenti di fronte a un reato rimasto impunito? Come si può condannare chi ha subito uno stupro lasciando impuniti i carnefici? Come si possono tollerare tutte le forme di maschilismo che vogliono relegare la donna a mero oggetto sessuale di cui disporre a proprio piacimento? Sembra impossibile che nel 2020 persista questa mentalità, ma sono ancora tantissimi i casi in cui dimostrare uno stupro sembra quasi impossibile ed è questo uno dei motivi che spinge molte donne a non denunciare per la paura di non essere credute. Nowhere girls è una finestra aperta su tutto questo e nasce dalla voglia di una singola ragazza di cambiare le cose avvalendosi dell’aiuto di altre ragazze come lei. Potrebbe essere definito un romanzo corale perché sono tantissime le ragazze a cui viene data voce, ma le protagoniste sono tre.

Abbiamo Grace, la ragazza cicciottella che crede poco in se stessa con una madre ingombrante che le ha insegnato a non arrendersi davanti alle evidenze e ha instillato in lei la voglia di combattere contro le ingiustizie. Grace è la nuova arrivata, appena trasferita perché la madre, predicatrice, è stata cacciata per le sue idee innovatrici e progressiste. Per Grace era impossibile restare nella vecchia scuola, aveva perso tutte le amicizie e veniva guardata con biasimo ovunque andasse. Non le dispiace dover ricominciare da capo in un luogo in cui nessuno sa chi sia e in cui la madre viene accolta come una star.

Abbiamo Erin, una fanatica di scienze che sa tutto sulla biologia marina e ha la sindrome di Asperger. Erin si sente soffocare dalla madre che passa tutto il giorno a cercare di tenere sotto controllo l’umore della figlia non comprendendo che a volte l’unica cosa di cui abbia davvero bisogno è essere lasciata in pace. Erin ha difficoltà nell’esprimere le proprie emozioni, non sa relazionarsi con gli altri e i suoi comportamenti sono spesso incompresi. Ha un segreto ben nascosto nel proprio passato, un segreto che ha costretto la famiglia a trasferirsi.

Abbiamo Rosina, una ragazza di origini ispaniche che sogna di diventare una rockstar e nel frattempo deve occuparsi della sua numerosa famiglia con la madre che non manca di farla sentire un’ingrata. Rosina è la più estroversa delle tre protagoniste, non te le manda certo a dire e ha sempre la battuta pronta per non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Però quando è stato il momento di fare qualcosa per Lucy Moynihan non ha mostrato il coraggio che la contraddistingue. Nessuno a scuola ha fatto abbastanza e così Lucy è stata vittima due volte e ha dovuto andarsene con la famiglia per provare a dimenticare, non solo di essere stata stuprata da tre ragazzi che l’avevano fatta ubriacare, ma anche di non essere stata creduta nemmeno dalle ragazze della sua scuola.

Grace sa che per passare indenne l’anno deve decidere bene con chi fare amicizia a scuola e il momento migliore è quello della pausa pranzo, dovrebbe scegliere quelli che stanno a metà della gerarchia sociale, né troppo cool né troppo looser e lei cosa fa? Getta alle ortiche tutti i suoi buoni propositi per sedersi proprio con Erin e Rosina che in breve tempo diventano sue amiche. Grace scopre che le scritte nella sua stanza appartengono a Lucy, chiede a Rosina di spiegarle la sua storia e da quel momento nella sua mente inizia a formarsi l’idea folle di aiutarla ed è proprio una predica di sua madre che la accende Sarebbe troppo semplice alzare le mani e dire: “Tanto è inutile. È così e basta. Non c’è nulla che io, che una sola persona possa fare per cambiare”. D’un tratto Grace sa che dentro le brucia un sentimento tutto nuovo. L’immobilità opprimente della tristezza ha ceduto il passo a qualcosa di più veloce, di più infuocato, qualcosa che finora era rimasto fuori dalla sua portata. Rabbia. Collera. Furia. È faticoso anche solo provarla. Ed è così che nascono le Nowhere girls perché solo unite le ragazze possono ribellarsi alla piega sessista di questa società, solo insieme possono cambiare le carte in tavola e non avere più paura di dover subire ciò che è successo a Lucy. L’idea è semplice: Erin deve entrare in possesso di tutti gli indirizzi mail delle ragazze della scuola per inviare loro una mail che spieghi il senso di questo gruppo che vuole fare giustizia. Il cammino sarà impervio perché le autorità non vedranno di buon occhio questa ribellione e cercheranno di mettere loro i bastoni tra le ruote in ogni modo possibile, anche con minacce non proprio velate. Ma la forza delle ragazze può abbattere qualsiasi muro e l’omertà che vige nella comunità verrà presto meno grazie all’aiuto di tutti quei ragazzi che non hanno niente a che vedere con i cattivi e a quelle ragazze che prenderanno coraggio e andranno a denunciare i reati di quei tre esseri abominevoli.

Dovete sapere che i fatti raccontati da Amy Reed in Nowhere girls prendono spunto da un episodio reale Grazie alla mia comunità di Asheville, in North Carolina, per avere ispirato alcuni aspetti della resistenza presente in questo libro. I lettori forse avranno sentito parlare di un episodio del settembre 2015, quando i proprietari del Waking Life, un bar nella mia zona, si sono rivelati gli autori di una serie di registrazioni e post misogini, inclusa una lista oscena e umiliante di conquiste sessuali che coinvolgevano donne del posto, che ha ispirato il blog dei Veri uomini di Prescott in Nowhere Girls. La popolazione di Asheville ha reagito subito, boicottando il locale e mandando così un messaggio chiaro: il sessismo palese di quegli uomini e l’abuso nei confronti delle donne non verrà tollerato nella nostra comunità. Negozi del posto hanno smesso di vendere i loro prodotti. Uomini e donne, insieme, hanno organizzato manifestazioni di protesta fuori dal locale. Entro un paio di settimane i proprietari hanno lasciato la città, con la coda tra le gambe. Asheville ha messo bene in chiaro che starà dalla parte delle donne, che si opporrà alla misoginia e alla discriminazione sessuale. Sono fiera della mia cittadina di montagna.

Sono davvero felice di aver recuperato questa lettura che mi sento di consigliare a chi ama il genere young adult e ha voglia di una storia coinvolgente che mostra quanto in alcune circostanze si debba ancora fare, quanto si debba lottare per far sentire la propria voce. Perché i gesti di coraggio vanno premiati e le donne quando sono unite sono imbattibili. Siate sempre solidali le une con le altre, imparate ad ascoltare senza giudicare e non abbiate mai paura di far sentire la vostra voce. Girl power ragazze!!!

5 stelle

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