Non fa più rumore di Elisa Gioia

non fa più rumoreTrama Ogni favola nasconde dei fantasmi.
Riuscirò a lasciare andare il passato?

A volte la vita è scandita da alcune scelte.
Io ho passato la mia a pagarne le spese per l’abbandono di mio padre. Se n’è andato che avevo solo sette anni, mandando tutto in frantumi e lasciando dietro di sé strascichi e tante domande senza risposta.
Mi sono ripromessa di non permettere più a nessun uomo di interferire con la mia vita.
Sono diventata la cattiva ragazza, non sono una principessa da salvare e tantomeno ho voglia e tempo da perdere in relazioni serie. Le mie regole sono semplici: una notte, nessuna replica, nessun coinvolgimento.
Fino a quando non ho incontrato Filippo e le ho infrante tutte.
Ognuno ha una storia da raccontare, questa è la mia.

non fa più rumore

Recensione a cura di Eleonora Il Dr. Filippo Matarrese riceve solo su appuntamento. Io ho prenotato una prima visita così giusto per curiosità ed è finita con un planning annuale di terapia!!!! NON FA PIU’ RUMORE di Elisa Gioia è stata una lettura attesa e divorata, in fondo chi non vuole essere analizzata da un dio del sesso con una fenice tatuata sul fianco, una cravatta nera al collo, petto nudo e jeans sgualciti appoggiati sui fianchi a mettere in risalto una V da guinnes dei primati? io di certo!!!!

“Come faccio? Come faccio a lasciar andare la paura?” “Devi vivere e non nasconderti. Solo così puoi sconfiggerla.”

Questa è la mia storia. Mi sono ripromessa anni fa di non permettere più a nessun uomo di interferire con la mia vita. Sono diventata la cattiva ragazza, non sono una principessa da salvare e tantomeno ho voglia e tempo da perdere in relazioni serie. Le mie regole sono sempre state semplici: una notte, nessuna replica, nessun coinvolgimento. D’altronde non ho mai cercato il Principe Azzurro e non mi sento nemmeno la Cenerentola di turno da salvare entro la mezzanotte. La vita non è un cartone dove basta cantare una canzoncina sui sogni. Non la mia.

Beatrice, cinica, ironica, sfrontata, testarda e bella da mozzare il fiato ad ogni uomo che la guarda. Ha eretto un muro insormontabile dopo il dolore che ha vissuto sulla sua pelle nel matrimonio dei suoi genitori. Un padre violento, che si ubriacava, picchiava la madre e poi scappava. Chiudeva la porta e dentro la casa restava solo il dolore di sua madre e le lacrime che Beatrice versava chiusa nell’armadio della sua camera con il suo orsetto. Un silenzio assordante che faceva troppo rumore. Troppo piccola per scoprire che la vita non è tutta rosa e fiori. E’ dovuta crescere in fretta e quando il padre le ha abbandonate ha giurato a se stessa che nessun uomo l’avrebbe mai fatta più soffrire. Da qui il “vangelo secondo Beatrice”. Non vuole il lieto fine, non vuole il “vissero per sempre felici e contenti” perché per lei non esite. Nessun coinvolgimento, soprattutto dopo la rottura con il suo ex che le ha inflitto ancora più dolore e l’ha chiusa a riccio verso l’amore.

Ha le ragazze, Gioia la sua migliore amica, Marco il suo amico gay e questo le basta per andare avanti. Gli uomini certo non le mancano ma ha fatto voto di astinenza perché nessun uomo riesce a farla godere come lei vorrebbe. E’ solo quando incontra Shake che tutte le sue teorie vanno a farsi benedire, i suoi piani scombussolati e la sua vita ribaltata. Ma la regola è sempre quella: una notte, basta.

Non fosse per il continuo martellare nella sua testa che Beatrice non riesce a dimenticare quelle mani, quel corpo, quel tatuaggio, quel…….insomma, non riesce a togliersi dalla testa il bartender dio del sesso in arte Shake.

Ma questo non le basta per risolvere i suoi demoni. Uno specialista, ecco cosa le serve. Su consiglio delle ragazze decide di rivolgersi ad uno psicologo e quando si arrende finalmente ad affrontare i suoi problemi si ritrova davanti agli occhi l’ultimo uomo che avrebbe mai immaginato: Shake, nella vita Filippo.

Eh si, Filippo è colui che le ha ridato l’orgasmo della sua vita, le ha regalato il suo O la notte del Cheers.

Non può nemmeno immaginare che sia lui la persona a cui dovrà confidare i suoi più intimi segreti e maledetti demoni. Non dopo averla vista nuda, scoperta e indifesa.

Filippo non crede ai suoi occhi, la sua “principessa” sta per diventare la sua paziente e meglio di chiunque altro sa che non si può mischiare lavoro e piacere. E’ bella da morire, non riesce a staccarle gli occhi, la rivede ansimante contro il muro della sua camera e non può cancellare quel ricordo meraviglioso.

Ma c’è qualcosa in lei, un tormento radicato nei suoi occhi, che mi spinge a proteggerla, anche se non sembra per nulla una tipina in cerca di protezione. É schietta, trasparente, non si fa problemi a esternare le proprie emozioni. E poi è fottutamente sexy.

Filippo sa di essere bravo con la mani tanto quanto con le parole. Sexy barista di notte e psicologo di giorno. Beatrice diventa la sua sfida, la sua missione. Capisce subito che ha bisogno di lei tanto quanto lei ne ha di lui. E’ disposto ad entrare nella sua vita in silenzio, lentamente ma con la certezza che non ne uscirà più.

Filippo è un concentrato di eros e dolcezza, sesso e amore e questo destabilizza Beatrice. Non vuole parlare con lui, non vuole avere nulla a che fare con lui, ma stranamente lo vuole dentro di lei, ancora e ancora. Lui sarebbe la sua eccezione alla regola ma sa che non può farlo, non vuole che diventi per lei una storia, una nota dolce che non saprebbe gestire, che prima o poi le farebbe del male e come tutti la lascerebbe. Si perché tutti quelli che la amano la lasciano. Prima suo padre, poi il suo ex ed ora anche sua madre. Se sta andando preda di una malattia che la sta consumando piano piano e lei si sente ancora una volta impotente nel non riuscire a salvarla, a salvare la persona che fino ad oggi l’ha cresciuta, amata e protetta.

Il rapporto tra Beatrice e Filippo è complicato, un mix di odio e amore. Non riescono a stare vicini senza farsi male ma non riescono a stare lontani senza volersi. Sono come i poli opposti, anche Filippo ha sofferto nella vita ma a differenza di Beatrice non si è mai chiuso in se stesso. Lei diventa la sua nuova meta: la vuole, non solo nel suo letto ma anche nella sua vita. E’ pronto a correre qualsiasi rischio, a mettere in gioco la sua carriera per lei. Sa di essere la sua salvezza.

Ma Beatrice vorrà essere salvata?

Lui nella vita risolve i problemi, io sono bravissima a crearmene. È riuscito a trovare una crepa, una falla nei muri che ho eretto. La scorsa notte è stato capace di sciogliere lo strato di ghiaccio che ricopre il mio cuore. Non sono in grado di controllarlo. Lui e lo strano bruciore che mi incendia il corpo ogni volta che lo penso o che mi sfiora. Anche in questo momento, con la sua pelle liscia e soda sotto le mie dita, mi sento sul ciglio di un baratro. Solo che non sono ancora pronta a buttarmi, voglio solo indietreggiare e combattere queste sensazioni che mi paralizzano il corpo.

Le parole di Filippo arrivano dirette al cuore di Beatrice e questo lascia intravedere uno spiraglio in quella corazza di ghiaccio che si è costruita per isolarsi dagli uomini. Beatrice si trova quindi indifesa, impaurita e spogliata da ogni pregiudizio agli occhi di Filippo. Ha paura, tanta, troppa. E’ distrutta dentro, il suo cuore è in mille pezzi e quel “rumore” non smette di farle male. Filippo non vuole rimetterli insieme, Filippo vuole amare ogni piccolo pezzo di lei, vuole cancellare ogni sofferenza, vuole prepararla all’amore vero, quello puro e sincero che lui è disposto a donarle. Se Beatrice fa un passo indietro, Filippo ne fa due avanti. Non vuole imporsi, vuole che sia Beatrice a capire che ha bisogno di lui e quando lei scappa non è lui a rincorrerla. La tiene d’occhio a distanza non la perde di vista ma lascia a lei la consapevolezza che senza di lui non può farcela. Ma ad ogni piccola vittoria segue una grande sconfitta.

Dio, non riesco a pensare con lucidità quando metto piede nel suo regno! La notte scorsa mi sono spogliata con lui, ho tolto ogni maschera e affrontato quel mostro che è più grande di me. Lui non mi ha toccato, eppure nessuno mi è mai stato così vicino. E questo non va bene. Ha decisamente oltrepassato la distanza di sicurezza.

A lungo andare è dura combattere da soli contro i mulini a vento.

“Sarà sempre così fra di noi? Io mi apro con te e tu scappi a gambe levate?”

“Io ti guardo Beatrice e vedo una persona speciale.” Abbasso la testa, per nascondere l’emozione che mi provocano le sue parole. “Non mi sento così speciale.”

“La mia regola di una notte è andata a farsi fottere nell’istante in cui sono entrato dentro di te.”

“ma non sei tu il problema. Sono io.”

Solo quando Beatrice lascia andare il suo scudo e permette a Filippo di potreggerla si rende conto di cosa voglia dire amare ed essere amata. La gioia e la paura sono come scariche elettriche che attraversano il suo corpo. Lui non la vede soltanto, la “guarda” dentro e lei lo sa. Si desiderano, si bramano, si amano e non resta che provare a lasciarsi andare. Lui sarà l’unico dentro di lei, non ci saranno più dubbi, paure, fughe.

Ma quanto dura la felicità?

Fino a quando il silenzio non fa più rumore…

“Quand’è che la mia vita smetterà di fare così male?”

CONCLUDENDO: Non fa più rumore, non fa più male, non ho più dubbi. Solo un’unica certezza: l’amore vero esiste e lo si trova nel cuore di chi vuole essere amato. Dalla testa di questa scrittrice sono usciti due personaggi meravigliosi, unici, inimitabili. Simili e diversi tra loro, caparbi, testardi, puri. Sono l’incastro perfetto di una storia imperfetta. Non è la classica favola del principe che salva la sua principessa con un bacio e la promessa di vivere in un bellissimo castello. Questa è la storia di un’anima ferita, danneggiata, distrutta che trova la sua salvezza in due occhi color whisky che le ridonano la voglia di vivere, di amare e soprattutto di essere amata da un uomo che la può rendere la donna speciale quale è. Beatrice l’abbiamo conosciuta nei primi due romanzi, nella storia di Gioia e Kelly, e si è presentata solare e piena di vita. In questo romanzo conosciamo la vera Beatrice, la donna che all’oscuro dei suoi amici ha vissuto all’ombra della paura verso l’amore, si è chiusa in una gabbia per non soffrire. Filippo invece è aria pura, libertà, vita. Si gode ogni momento e non si perde ogni occasione. Si è dovuto reinventare dopo la fine del suo matrimonio prematuro e con la donna sbagliata. Tutti e due hanno voglia di lasciarsi il passato alle spalle e solo aprendosi l’uno verso l’altra riusciranno ad amarsi incondizionatamente. All’inizio sono rimasta spiazzata quando si è presentato Shake…mi dicevo “scusa maa…questo fantastico Filippo dove sta?”…auhauhauha Brava Elisa per essere riuscita a confendermi durante tutto il romanzo. Ogni capitolo restava aperto, rimaneva sempre il dubbio di quello che avrei letto dopo e la voglia di scoprirlo non mi ha fatto mai lasciare la lettura. Filippo non si può non amare, chi non vorrebbe un uomo così al suo fianco? Dio del sesso e uomo dolcissimo, premuroso e gentile, voce e fisico da mozzare non solo il fiato ma anche la vista. Come prende lui il mento fra le dita nessuno mai. Beatrice è una scoperta inattesa. L’ho adorata da subito e con lei mi sono ritrovata a guardarmi dentro, a capire che anche un cuore spezzato può tornare a battere. Basta volerlo, basta amarsi per essere amati. Il dolore di rimettere insieme una vita distrutta non si può cancellare ma lo si può superare imparando a fidarsi di chi ci vuole davvero bene, amicizia o amore che sia. Questo romanzo è diverso dai precedenti, mi è piaciuto ritrovare qualche scorcio di Gioia e Kelly e della loro storia con qualche aggiunta in più. Mi è piaciuta la crescita professionale di Elisa sia nello stile che nei temi trattati. Non è facile mixare dolore, paura, amore, morte, fiducia. Lei ci è riuscita alla grande. La presenza degli amici è uno sfondo costante, l’affetto della famiglia e di un genitore disposto a tutto pur di proteggere una figlia è ammirevole, la passione di due corpi che bruciano lascia poco spazio all’immaginazione e l’amore, quello con A maiuscola, spezza quel filo di insicurezza e paura che lega la storia. La vita non sarà mai rose e fiori. Siamo noi gli artefici del nostro destino e non ci resta che prendere una tela e colorarla con ogni sfumatura possibile, lasciando il nero chiuso in cassetto. Indossiamo il nostro vestito migliore, i nostri tacchi e usciamo, la vita ci aspetta, godiamocela oggi, perché domani potrebbe essere troppo tardi. Ma soprattutto non rinunciamo mai all’amore, la quinta essenza della vita.

Grazie Elisa, è stata una lettura piacevole, scorrevole e delicata. Non è stata una sfida, è stata una vittoria. Spero non ci sia nulla in contrario se continuo la terapia con Filippo perché ne ho bisogno e non so come fare senza i suoi sussurri all’orecchio, la sua cravatta, il suo tatuaggio ma soprattutto non so come fare a dimenticare quegli occhi color whisky che mi hanno incendiato di desiderio.

Un abbraccio,

E.b.

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