Non è un principe di Stevie J. Cole e L.P. Lovell

Zepp Hunt non era il re della Dayton High School. Era al vertice della catena alimentare.
E, nella lista delle sue prede, io ero la prossima. O almeno così credeva lui.
Le brave ragazze volevano addomesticarlo. Le cattive ragazze volevano essere sedotte da lui.
Tutti si inchinavano al suo cospetto. Io, invece?
Lo odiavo con tutta me stessa.
Era il motivo per cui mi tenevo alla larga da quel cattivo ragazzo arrogante con i tatuaggi e la fedina penale sporca.
Finché non mi fu impossibile continuare a farlo.
Finché per uno scambio di favori non gli dovetti tre mesi della mia vita. Non avrei mai pensato di finire nel suo letto, e quando successe fui costretta a ricordarmi che mi odiava quanto io odiavo lui.
Finché non potei più farlo.

Zepp Hunt non era un principe, e io non avevo intenzione di essere la sua damigella in pericolo

Non è un principe di Stevie J. Cole e L.P. Lovell, primo volume new adult della “Dayton Series” pubblicato il 17 marzo dalla Triskell Edizioni

Amate i romanzi new adult? Vi sono sempre piaciute quelle storie in cui due studenti, magari lo sportivo e la  ragazza complicata di turno, si innamorano e fanno di tutto per stare insieme? Ebbene, in questo libro troverete due personaggi che sono il contrario di tutto quello che, personalmente, ho letto fino ad ora. Qui non ci sono principi che salvano donzelle in pericolo, perché entrambi contano solo e soltanto su loro stessi per arrivare a fine giornata. Presi singolarmente non avrebbero alcuna difficoltà a dare fuoco a quello che li circonda, insieme sono un uragano che può spazzare via tutto. Ognuno di loro ha tanto da nascondere al resto del mondo che cercare di decifrarli, all’inizio, sarà quasi impossibile. Nonostante la giovane età, Zepp e Monroe, sono duri, implacabili, arrabbiati e delusi e non hanno alcuna intenzione di far entrare qualcuno nelle loro vite. Hanno già visto troppo, sofferto troppo per permettersi il lusso di credere in qualcosa di diverso da loro stessi, quindi, se qualcosa o qualcuno si metterà sul loro cammino, non dovranno fare altro che spazzarlo via. Il problema è che ognuno dei due finirà nel radar dell’altro e, spazzarsi via a vicenda, sarà un po’ difficile.

Zepp è bello ma anche cattivo, sexy ma anche spietato. Le ragazze non sono altro che passatempi momentanei, semplici momenti con cui alleggerire gli stati d’animo. Non c’è nulla che non faccia per arrivare a fine giornata: spacciare erba tra i ragazzi del liceo che frequenta, “sgraffignare” nelle case delle ragazze ricche con cui si diverte e rubare auto a qualche sprovveduto. Tutto è lecito per sopravvivere in quel buco di Dayton, Alabama. Aiutato da Hendrix, il fratello a cui manca più di una rotella, e dagli amici di una vita, più “svalvolati” di lui, ma sempre pronti a dargli man forte, sia che si tratti di scazzottate, che di aiutarlo in un furto, Zepp è il re cattivo che manovra tutto e tutti.

Monroe è bella, sfacciata e volubile. Il caratterino che si ritrova conferma, una volta di più, che le rosse sono un bel peperino. Ma è normale che sia così, con una madre sempre “fatta” a lei non è rimasto altro che rimboccarsi le maniche e tirare avanti, e se questo significa sporcarsi un po’ le mani, non si pone grandi problemi. Ha un obiettivo, diplomarsi con il massimo dei voti, ricevere una borsa di studio completa e andare via da Dayton senza voltarsi più indietro. Niente la trattiene in quel luogo miserevole, dove chi come lei vive nelle roulotte, è solo feccia.

Con due personaggi simili era praticamente impossibile non avere fuoco e fiamme fin dall’entrata in scena degli attori principali. Monroe, sa da sempre che deve stare alla larga da Zepp, non deve farsi notare, deve mantenere un profilo basso perché nel caso dovesse entrare nel suo radar sarebbe solo un caos tremendo, ma quando, quasi per caso, si ritrovano a rubare la stessa auto su cui ha messo gli occhi lui, il modo implode e non nel modo in cui la ragazza ha sempre pensato. Zepp, la costringe ad accettare di essere sua debitrice per tre mesi ma dopo averla coinvolta in un paio di “affari” non vede più solo la formosa rossa con le calze a rete e la minigonna inguinale. No, lui vede altro, anche se fa di tutto per tenere gli occhi chiusi e non lasciarsi coinvolgere da quella strafottenza che nasconde di sicuro qualcosa e quella testardaggine che lo eccitano da morire. La stessa Monroe inizia a capire che oltre quello che vede con i suoi occhi c’è ben altro. Ma quando si è vissuto senza avere nulla, combattendo anche per quello che agli altri è dovuto, quando hai dimenticato il valore di un sorriso e la bellezza di una carezza è difficile lasciarsi toccare da qualcuno, anche se questo qualcuno ha sofferto quanto e come te.

Ebbene, questo libro mi ha letteralmente risucchiato tra le sue pagine. La storia che ci raccontano queste due autrici è a tratti cruda e a tratti di una dolcezza struggente. Il dolore è palpabile nelle azioni e negli sguardi dei personaggi. La vita li ha fatti nascere in una situazione difficile eppure lottano, l’una per avere un destino migliore e l’altro solo per tirare avanti. Sì, forse lei non è una principessa delicata, ma ci vuole più coraggio a fare quello che fa lei per sopravvivere, che essere solo la belloccia di turno. E Zepp? No, lui non è assolutamente un principe pronto a girare di casa in casa per ritrovare la sua bella, ma se gli stai a cuore sarà capace di usare la mazza da baseball in modi altamente fantasiosi per proteggerti ad ogni costo. Non sono perfetti, ma lo sono l’uno per l’altra. Nessuno dei due ha mai desiderato qualcosa, eppure, ognuno dei due rappresenta per l’altro quello di cui hanno bisogno. Nessuno dei due ha bisogno di essere cambiato, hanno solo bisogno di rimettere insieme i pezzi di cui sono fatti.

 In questa storia la sofferenza la annusi nell’aria, così come la cattiveria di chi ha di più, ed è qualcosa che ti disturba, ti deprime, ma la singolare giustizia di Zepp, della sua “banda e della stessa Monroe, ti premette di respirare un’aria più pulita. Ho adorato i personaggi primari ma anche quelli secondari, tanto da sperare in un libro tutto per Hendrix. Credetemi, quando incontrerete lui non potrete fare a meno di farvela sotto dalle risate. In una delle sue scene più folli ho riso fino alle lacrime ed erano le tre di notte, sembravo una stupida, anche perché, molto probabilmente, in un altro libro una scena simile mi avrebbe destabilizzato. Ma le autrici sono brave, spero solo di poter leggere ancora altro scritto da loro.

Quindi, a conti fatti, è un libro che consiglio assolutamente, sia alle amanti del genere, sia a quante vogliano una lettura diversa, con due personaggi sopra le righe.

 

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