Non dirlo al cuore di Viviana Guarini
Trama Sessa. È questo il nome inciso di nero su una piccola imbarcazione bianca attraccata nel porticciolo di Bari, sempre nello stesso punto, quasi abbandonata a se stessa e al trascorrere indissolubile del tempo. I passanti la guardano e si chiedono cosa possa celarsi dietro quel nome così singolare. Se lo chiede anche Luppola, tutte le volte in cui ritorna a quel molo a guardare l’orizzonte di una vita che ha mutato forma, standosene come quella barca, in silenzio e indiscreta a leccarsi le ferite, attaccandosi alla forza dell’amore che tutto toglie e tutto dà. E forse entrambe hanno una storia da raccontare.
Recensione di Dannyella – Non dirlo al cuore di Viviana Guarini pubblicato da Les Flaneurs il 4 luglio.
Quando ho incontrato questo libro, stavo venendo fuori dalla delusione della precedente lettura, un caso editoriale acclamato come altamente poetico, ma secondo me non all’altezza del clamore che portava con sé. Ed ecco che subito dopo mi ritrovo tra le mani questo libricino di poche pretese, perfettamente curato da una casa editrice della mia città e che, inaspettatamente, si rivela essere un esempio vero di poeticità.
Siamo alle prese con un esordio letterario: l’autrice, Viviana Guarini, è al suo primo libro grazie al quale ha vinto la terza edizione del Premio Les Falneurs. Eppure non è difficile credere che questo piccolo libricino sia solo un esperimento con il quale l’autrice abbia voluto mettersi alla prova per stupirci, tra qualche tempo, con un romanzo che saprà arrivare dritto al cuore di chi legge.
In questo romanzo si parla d’amore, è vero, ma non solo quell’amore che fa sognare e che ti fa camminare tra le nuvole, ma anche quell’amore che finisce, che ti spezza una parte di cuore e ti cambia in qualche modo per sempre. In prima persona è Luppola a parlare, è lei che ci mette davanti all’amore, quello che fa male. Ma lo fa in un modo meraviglioso. Ogni donna che ha provato cos’è l’amore e poi l’ha perso non potrà non identificarsi nelle sue parole, ricordando di quanto faccia star male quell’amore non corrisposto che ci ha spezzato il cuore almeno una volta.
Ti avrei amato come si amano le rose, quelle con le spine, con la paura costante di ferirmi e di non riuscire a tornare indietro mai più. Ti avrei amato con la consapevolezza che avremmo potuto scoprire mille giardini segreti, nel silenzio dei nostri battiti. E invece ti lascio andare con la nostalgia di non averti neanche preso la mano per convincerti a restare.
Lei per lui voleva essere la donna perfetta, assecondandolo sempre, senza dirgli mai di no. Quante spesso noi donne siamo capaci di comportarci così per non farci sfuggire l’uomo che amiamo? Per sembrare perfette ai suoi occhi, eppure poi quasi sempre succede che sbagliamo perché lui ci lascia con la solita scusa del “non sono pronto” e noi abbiamo finito per non rispettare nemmeno noi stesse.
O semplicemente dobbiamo soltanto convincerci che ameremo tanti esseri umani nel nostro viaggio in treno, e che non sempre amare significherà essere amati. E che l’importante sarà aver corso sul treno amando all’impazzata. E che l’importante sarà riconoscere quando è ora di cambiare vagone e sedersi lato finestrino. Perché comunque vada, meritiamo passeggeri che abbiano voglia di guardare fuori insieme a noi.
Eppure questo è anche il romanzo dell’amore felice, quello da film, di due giovani ragazzi che si incontrano in un ristorante per caso, mentre stanno aspettando ognuno qualcun altro e che avranno il loro dolcissimo lieto fine.
E, infine, è il romanzo di Marco, l’uomo che tutti potremmo vedere durante le nostre passeggiate se solo fossimo più attenti al dolore degli altri, a chi resta in silenzio immerso nei propri ricordi e nel rimpianto della felicità.
Non dirlo al cuore è il romanzo che consiglio di leggere a tutte: alle mamme, alle ragazze più giovani, alle donne sposate e a quelle che hanno rinunciato all’amore. Prendetevi un paio d’ore per voi stesse, questo libro non richiede di più, e immergetevi nell’ambiente che più vi piace: che sia il divano con una coperta sulle gambe o la vasca da bagno circondate dalle vostre candele profumate e gustatevi le parole di questa giovane autrice. Fatevi riportare indietro alle vostre delusioni per apprezzare di più quello che avete oggi, oppure per rinnovare le vostre aspettative per quello che potrà arrivare. Anche agli uomini, a dir la verità, non farebbe male leggere un libro del genere.
Appuntamento al prossimo romanzo di Viviana Guarini che chissà quanto di sé avrà avuto il coraggio di far intravedere in questo piccolo gioiello.