Non chiamarmi di lunedì di Daniela Volonté
Trama Greta vive a Milano, Patrik a Roma. Si conoscono quando lei viene ingaggiata dalla Betapharma, la società di Patrik, per occuparsi di un ridimensionamento del personale in un periodo di crisi aziendale. E lui, giovane ingegnere con possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, è tra quelli destinati a essere messi in mobilità. Quando l’ipotesi diventa una certezza, oltre al posto, Patrik deve dire addio anche alla sua storia d’amore. Greta invece non riesce a troncare un rapporto che non la porta da nessuna parte: Cris, l’uomo con cui ha una relazione, ha una moglie e pare proprio non volerla lasciare. Quando Patrik, ormai fuori dalla Betapharma, decide di concedersi una pausa e andare a trovare degli amici sul lago d’Orta, il caso vuole che incontri proprio Greta, quella che aveva ribattezzato come “la Lady di ferro”…
Recensione Non chiamarmi di lunedì è il terzo libro di Daniela Volonté pubblicato dalla Newton Compton, io li ho letti tutti e se il primo, Buonanotte Amore Mio, resta ancora il mio preferito, questo entra di diritto al secondo posto staccato di pochissimo.
Questo piccolo distacco è dato dai primi capitoli in cui l’autrice ci mostra le due vite diametralmente opposte che i nostri protagonisti conducono quando ancora non entrano in rotta di collisione, giustamente voleva farci notare quanto le loro vite fossero “vuote” prima di scontrarsi però mi hanno leggermente annoiata.
Greta Rovati, la Lady di Ferro, è il tagliatore di teste ingaggiato dalla ditta in cui lavora Patrik per sfoltire l’organico visto che la ditta versa in cattive acque, Greta ha trentacinque anni, abita a Milano ed è dannatamente brava nel suo lavoro, nei primi capitoli appare come una donna fredda, incapace di provare emozioni e invischiata in una relazione con un uomo sposato che sa benissimo non la porterà da nessuna parte.
Patrik Perri è un bellissimo ingegnere figlio di un senegalese e una svedese, con due occhi azzurri su una carnagione mulatta che creano un mix a cui è difficile restare indifferenti, fidanzato con una ragazza che è la quintessenza del menefreghismo e che si è lasciato trascinare dagli eventi degli ultimi anni della sua vita senza realmente prendere decisioni che lo facessero star bene.
Tutto cambia quando la Rovati convoca l’ingegner Perri nel suo ufficio per informarlo di essere stato scelto per essere messo in mobilità perché, vista la giovane età e la sua bravura, avrà più possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro. Patrik reagisce riversando su Greta degli epiteti non molto gentili che porteranno entrambi i protagonisti a riflettere sulle proprie vite.
Patrik nel giro di qualche giorno si ritrova a perdere sia il lavoro che la fidanzata fedifraga, ringraziando il cielo, e in quattro e quattr’otto stravolge la sua vita decidendo di ritornare a Milano, dove vive ancora il padre, per cercare un nuovo lavoro. Non rimane a lungo disoccupato ma prima di iniziare il nuovo incarico decide di andare a trovare un amico sul lago d’Orta ed è proprio qui che le strade di Patrik e Greta tornano ad incrociarsi. Greta è nel suo appartamento sul lago per qualche giorno prima di partire per la tanto agognata vacanza a Viareggio col fetente del suo fidanzato sposato che non si fa sentire da almeno una settimana. Orta è il suo luogo del cuore, dove è stata cresciuta dagli amati nonni materni ed è proprio qui che si rifugia quando ha bisogno di serenità…purtroppo le risulterà difficile trovare pace perché oltre alla mancanza assoluta di notizie del fetente ci si metterà di mezzo pure il destino facendole incontrare l’unica persona che credeva non avrebbe mai più rivisto, l’ingegner Perri che, evidentemente, non è riuscito a ricollocarsi, tanto da accettare di fare il cameriere in un bar e, udite bene, il gigolò.
La vendetta è un piatto che va servito freddo e Patrik quando la vede seduta al bar del suo amico non può resistere alla tentazione di farle credere di avergli rovinato la vita, uno scherzo innocente che li porterà, in una girandola di eventi, a cambiare le vite di entrambi.
Non vi racconto altro perché da questo punto in avanti il libro deve essere assolutamente letto, ogni episodio, ogni attimo trascorso insieme da Greta e Patrik li farà unire sempre di più, li farà crescere, maturare, ricominciare a vivere. Insieme riscopriranno la leggerezza perduta, si ritroveranno a ridere, scherzare, aprirsi e la passione che li travolgerà sarà dirompente, ma capire che sono fatti per stare insieme sarà un percorso lungo e tortuoso.
Greta e Patrik sono due anime fragili che si cercano. Due anime che insieme risplendono.
Intorno a loro ruotano parecchi personaggi, tra parenti e colleghi di lavoro e tutti si accorgeranno ben prima dei protagonisti che la loro vicinanza li trasforma, li migliora come persone e li apre al mondo come a entrambi non succedeva da tempo.
Consiglio vivamente Non chiamarmi di lunedì a chi abbia voglia di una storia coinvolgente, che ti fa ridere ma anche commuovere, e che ti fa capire che la vita è piena di seconde occasioni che possono stravolgere il tuo mondo da un momento all’altro.
2 risposte
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