Noi contro di voi di Fredrik Backman
Björnstad – la città degli orsi – è piccola e sperduta in mezzo ai boschi della Svezia: al centro della vita dura e monotona della comunità c’è la passione per la locale squadra di hockey. Per questo, è davvero un colpo bruttissimo quando il team viene smantellato e i giocatori passano nelle file degli strarivali di Hed. Il club sembra destinato al fallimento, ma grazie alle oscure manovre di un politico abile e senza scrupoli rinasce. Viene ingaggiato un inatteso e sorprendente allenatore, e a mano a mano prende forma una nuova squadra, costruita attorno a giovani promesse come il velocissimo Amat, Benji il lupo solitario e Vidar il piantagrane. È inevitabile che i vecchi legami dentro e fuori dal team si rompano e se ne formino altri, imprevedibili, mentre la rivalità con Hed diventa sempre più aspra. Ma prima che finalmente venga giocata la partita più attesa, quella che vale un’intera stagione, più di un abitante di Björnstad sarà morto, e la gente di entrambe le città si vedrà costretta a chiedersi se, dopo tutto quello che è successo, il gioco che amano potrà mai tornare a essere qualcosa di semplice e innocente.
Sospeso tra il folclore scandinavo e la tragedia greca, Noi contro di voi è un romanzo dark e grintoso intessuto di momenti di speranza travolgente, una dichiarazione d’amore per tutte quelle storie grandi e piccole, luminose e cupe, che alla fine costituiscono il cuore pulsante delle nostre società.
Noi contro di voi di Fredrik Backman, secondo volume della serie cominciata con La città degli orsi, pubblicato da Mondadori il 29 ottobre.
Appena vista la cover ho deciso che doveva essere mio, poi è arrivata la trama, così oscura da essere quasi impenetrabile. Non so spiegare con esattezza cosa mi abbia spinto a buttarmi su un libro così diverso dal mio genere, ma il mio istinto non ha sbagliato e l’ho divorato in pochissimo tempo, incapace di posarlo e dedicarmi ad altro.
La scrittura di Backman è ipnotica, ti fa sentire dentro una spirale da cui è impossibile uscire, ti fa vivere tutto il buio che i protagonisti hanno dentro, senti l’oscurità entrarti sotto pelle e fatichi a farla uscire una volta girata l’ultima pagina. La traduzione è ottima e fa emergere le personalità dei personaggi che animano la scena in modo preponderante. Noi contro di voi è un romanzo corale, nessuno degli interpreti emerge sull’altro, sta al lettore riuscire a entrare in sintonia con ognuno di loro e lasciarsi trascinare dalla storia complessa che l’autore è riuscito a intessere con grande maestria.
A volte le brave persone possono fare cose terribili nella convinzione di cercare di proteggere ciò che amano. Un ragazzo, il campione del nostro club di hockey, ha violentato una ragazza. E noi ci siamo persi.
Una comunità è la somma delle scelte dei singoli, e di fronte alla versione di uno dei nostri figli contro quella di un’altra figlia abbiamo scelto di credere a lui. Perché era più facile, perché se era la ragazza a mentire le nostre vite potevano continuare come sempre. Quando abbiamo saputo la verità siamo crollati, e la città con noi.
Questa è la storia di ciò che è accaduto dopo, dall’estate all’inverno. Parla di Björnstad e della città vicina, Hed, e di come la rivalità tra due squadre di hockey può crescere fino a una lotta furibonda per i soldi, il potere e la sopravvivenza.
Siamo a Björnstad, un paese sperduto tra i boschi della Svezia, un paese in cui si vivono mesi di luce totale e mesi di buio assoluto. La vita non è semplice, il lavoro scarseggia e l’unica cosa che sembra appassionare veramente la popolazione è l’hockey su ghiaccio. La squadra di Björnstad non se la sta cavando bene, ci sono buone possibilità che, dopo lo scandalo dello scorso anno, non esisterà nemmeno una prima squadra per cui fare il tifo e sarà Hed a vincere per sempre la loro storica sfida.
E qui entrano in gioco i poteri forti, la politica, o meglio un politico arrivista in grado di muovere le fila di tutto restando sempre nell’ombra e uscendone come colui che ha a cuore gli interessi di tutti. Questo politico è lo specchio esatto di tutto ciò che più mi fa paura nella politica di oggi e leggendo di lui continuavo a pensare a chi vorrebbe governarci, chi cerca di mettere gli uni contro gli altri per emergere, chi fa della paura dell’altro una bandiera.
Björnstad rischia di perdere la propria identità, dopo aver perso la faccia, ma la vita va avanti anche per i ragazzi che sono state vittime e carnefici delle vicende della scorsa estate. Per fortuna il carnefice decide di abbandonare la città che lo ha amato tanto, si spera che in questo modo la vittima possa riuscire a dimenticare, ma dimenticare è impossibile per chi ha subito una violenza sessuale, ogni notte torna in quel luogo e l’unica cosa che vorrebbe essere stata in grado di fare è uccidere chi le ha arrecato tanto dolore. Anche se il dolore e l’umiliazione peggiori sono arrivati dalla gente che ha preferito credere alla propria star piuttosto che a una ragazza che aveva avuto il fegato di denunciare.
Per fortuna accanto a Maya c’è la sua migliore amica Ana Si beccano in continuazione, si vogliono bene nonostante tutto, fin da piccole hanno avuto giorni in cui si sono sentite sole contro il mondo intero. Dopo ciò che è successo a Maya la scorsa primavera, è stato così ogni giorno. L’estate che trascorrono insieme è solo loro, un’estate in cui sono libere, in cui nessuno può dir loro cosa essere e cosa fare, un’estate per ricominciare e che porterà con sé delle alleanze inaspettate.
Ma non è stata solo Maya a subire la violenza, anche i genitori che si sono sentiti inermi di fronte a questo fatto e soprattutto Leo, dodici anni, per lui è un fallimento non essere riuscito a proteggere sua sorella e adesso cova dentro una rabbia che lo porta a gesti sconsiderati che potrebbero metterlo in guai seri.
Ha dodici anni e quest’estate sta imparando che la gente sceglie sempre una menzogna facile piuttosto che una complicata verità, perché la menzogna ha un vantaggio imbattibile: la verità deve raccontare tutto ciò che è successo, alla menzogna basta essere facilmente credibile.
Potrei stare qui a raccontarvi tantissime cose di ognuno dei protagonisti, ma verrebbe una recensione lunghissima che difficilmente catturerebbe l’attenzione del lettore. Vi basterà sapere che per cambiare le sorti di una stagione che si prospettava fallimentare ci vorrà tutta l’incapacità di parlare con le persone dell’allenatrice della squadra, Elisabeth Zackell. Sicuramente uno dei miei personaggi preferiti in grado di strapparmi anche qualche sorriso in mezzo a tutta questa amarezza, una vera forza della natura che non ha nessuna intenzione di piegarsi per compiacere gli altri. Infatti la Zackell decide che è il momento di dare una scossa a questa squadra e per farlo ha i nomi che possono fare al caso loro, tutti ragazzi di Björnstad, tutte personalità complesse e difficili da contenere, ma che potrebbero far fare il salto.
Bisogna sono crederci e mettere tutte le carte in tavola, senza sotterfugi e inganni. Sarà solo così che Benji, Amar, Bobo e Vidar, con tutti i loro problemi, con tutte le rogne che si portano appresso, impareranno a crescere e a non aver paura di mostrare se stessi agli altri, anche quando questo non verrà compreso, anche quando questo li farà apparire diversi.
Noi contro di voi non è un libro semplice, non è un libro che si legge a cuor leggero, è un libro che ti scava dentro e ti mette di fronte a tutti i tuoi limiti, a tutte le tue debolezze e i tuoi peccati. Fredrik Backman è un grande scrittore e merita di essere conosciuto da tutti voi.