Noemi nella tempesta di Alberto Pellai e Barbara Tamborini

Una minaccia spaventosa, una cameretta troppo stretta, e due fratelli determinati a ritrovare l’amico scomparso. I Pellai raccontano una storia che parla dei nostri giorni, e lo fanno senza veli, trattando i ragazzi come veri adulti.

Oggi non è un giorno come gli altri per Noemi: quando entra in classe, ha la sensazione che qualcosa andrà storto. E infatti, tempo un secondo, si ritrova a dividere il banco con Li, il compagno con i baffi che proprio non sopporta! Noemi, però, ha un asso nella manica: lo specchietto “magico” che la nonna le ha regalato, capace di avverare qualsiasi cosa. Un attimo dopo aver espresso il desiderio di non dover fare mai più squadra con Li, Noemi però inciampa e il prezioso oggetto va in mille pezzi. E ora?, si chiede disperata… finché il telegiornale non grida un annuncio straordinario: da lunedì le scuole rimarranno chiuse. Niente lezioni. Niente compiti. E soprattutto: niente più Li! Noemi non potrebbe essere più felice. Sì, deve condividere casa con quel troglodita di suo fratello Luca, ma in fondo è un piccolo prezzo da pagare per non dover vedere Li e i suoi baffi. Ma poi Noemi scopre che il motivo per cui le scuole sono chiuse è la diffusione di una malattia chiamata Covid-19, che sta contagiando tante persone. E se fosse lei la causa di questo disastro? Ora che non ha più uno specchio magico a cui chiedere aiuto, Noemi dovrà cavarsela da sola per rimettere le cose a posto, a partire proprio dalla ricerca del suo compagno di banco Li, che sembra essere sparito nel nulla… Una storia attuale, che insegna come, anche a distanza e nelle difficoltà, sia sempre possibile fare squadra.

Noemi nella tempesta di Alberto Pellai e Barbara Tamborini, libro per ragazzi pubblicato ieri, 23 febbraio, da DeA.

Questo è un libro speciale perché parla di un argomento che tutti noi conosciamo fin troppo bene ormai e lo fa mettendosi dalla parte dei ragazzi. Essendo una docente della celeberrima prima zona rossa ho vissuto sulla mia pelle fin da subito la paura degli studenti, la sensazione di smarrimento, la mancanza dell’affetto dei propri compagni di classe. Quel 21 febbraio il nostro mondo è stato stravolto e se accettarlo è stato complicato per noi adulti figuratevi per i ragazzi che da un momento all’altro hanno visto svanire i loro punti di riferimento. Perché qualsiasi cosa dicano la scuola è mancata a tutti durante quei lunghi mesi trascorsi rinchiusi in casa e sarebbe stato meglio avere 5 compiti in classe al giorno piuttosto che vedere docenti e compagni attraverso lo schermo del computer.

Ricordo ancora quella mattina come fosse ieri, anche se è ormai trascorso un anno intero, mentre facevo colazione sento la notizia del primo caso Covid ed è proprio a Codogno, cittadina in cui sono nata di cui il mondo ignorava l’esistenza. Vado a scuola e vengo informata che Mattia ha seguito un corso con alcuni collaboratori scolastici, la prima reazione di noi docenti è stata di timore, ma ovviamente nulla doveva trapelare perché i ragazzi avevano il diritto di passare una tranquilla mattinata. L’ultima ora di quel venerdì così particolare avevo supplenza in una terza e le domande sul Covid sono state parecchie, domande a cui ammetto di non aver dato risposte esaustive, l’unica mia preoccupazione è stata quella di far passare a loro il messaggio che non erano in pericolo, che questo virus difficilmente minava la salute dei ragazzi sotto i diciotto anni. Non so se sono riuscita nel mio intento, ma so che da quel giorno la vita di nessuno di noi è più stata la stessa e gli autori sono stati davvero bravi a immedesimarsi in Noemi e Luca.

Noemi è in quinta elementare, Luca in terza media. Per loro andar d’accordo non è mai stato semplice, i bisticci sono all’ordine del giorno. Luca appena vede un appiglio per poter mettere in cattiva luce Noemi lo coglie al volo. Noemi è una bella peperina, è brava a scuola e cerca di primeggiare sempre, non è semplice avere a che fare con lei e la sua voglia di mettersi in mostra.

Il giorno in cui la maestra decide di formare le coppie di lavoro a scuola per Noemi è un dramma, il suo nuovo compagno di banco sarà Li, un ragazzino cinese che non è bravo quanto lei a scuola e ha dei fastidiosissimi baffetti. Insomma Noemi non vuole lavorare con lui e si fa venire un finto malore per non farsi venire a prendere prima della fine delle lezioni. Certo non può sapere che quello sarà l’ultimo giorno in presenza dell’anno scolastico. Essendo una bambina crede che lo scoppio della pandemia sia colpa del desiderio espresso di fronte allo specchio magico che le ha lasciato la nonna. Specchio che è andato distrutto e che quindi non potrà mai più compiere nessuna magia. Quando al telegiornale danno la notizia della chiusura delle scuole Noemi è talmente felice da ballare di gioia e Luca non perde occasione per filmarla in modo da poter usare quel filmato contro di lei.

Iniziano le lezioni a distanza e Li non si presenta, Noemi inizia a pensare gli sia successo qualcosa e Luca, da gran furbone, si offre di aiutarla a rintracciare Li. Durante questo periodo però, grazie alla Dad prende coraggio e si avvicina a Francesca una sua compagna di classe che lo sprona a essere un fratello migliore. Il rapporto tra Noemi e Luca inizia così a crescere e sarà proprio grazie a lui se la madre andrà dai genitori di Li e scoprirà il motivo per cui non sta frequentando le lezioni a distanza. Perché se è stato difficile per noi della prima zona rossa immaginate quanto può essere stato complicato per i cinesi che vivono in Italia? Tacciati da tutti di essere gli untori, anche se non visitavano il loro paese di origine da anni. Da tutta questa brutta storia Luca e Noemi usciranno più maturi e più generosi e chissà che possa esserci del bene in questa catastrofe.

Noemi nella tempesta è il libro perfetto per tutti i bambini e i ragazzi che hanno vissuto queste situazioni sulla propria pelle, lo consiglio dai 9 ai 13 anni, certa che rivedranno se stessi e si sentiranno capiti e molto meno soli.

4 stelle

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.