Nikolaj di Kristen Kyle

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Trama Le mie origini mi perseguitano. Le mie mani sono sporche del sangue dei miei nemici. Ho lottato per essere libero. Ho combattuto per conquistare il mio posto nel mondo. L’ambizione e il successo hanno sempre placato il mio desiderio di riscatto. Ma non i miei incubi. Ora finalmente sono sul punto di raggiungere tutti i miei obiettivi e dimenticare il passato. Sulla mia strada, però, c’è un ostacolo: Anthony Calabrese.

Il boss della mafia italiana mi ha fatto una proposta che non posso accettare. La guerra è inevitabile, tuttavia non ho bisogno di un esercito. Isabella Calabrese sarà la mia arma. La principessa scoprirà che con i russi non si scherza. Suo padre dovrà scegliere tra il vivere senza il suo cuore o arrendersi a me. C’è solo un problema. Gli occhi di Isabella mi scavano dentro, leggono la mia anima corrotta, si insinuano nella mia mente disturbata. Riuscirò a piegarla prima che lei distrugga me?

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Recensione di Francesca Nikolaj, primo volume autocloncusivo della serie Men of Honor di Kristen Kyle, self publishing appartendente al genere erotic romance.

«Il potere è inebriante, il controllo è potere», questa è la frase che più rappresenta Nikolaj Sokolov.

Lui è un uomo maledettamente bello e altrettanto burbero, di origine russa a capo di una famiglia mafiosa americana. Viene messo alle strette dalla famiglia Calabrese, clan rivale, che pretende una percentuale sui suoi profitti, così per vendetta e per sottolineare che con lui non si scherza, rapisce la figlia del boss.

Il romanzo si apre con una scena alquanto calda, non tanto per le emozioni quanto proprio per le posizioni. Ed è quello che vede Isabella Calabrese, figlia del capo della più potente famiglia mafiosa italoamericana di Atlantic City.

Lei lo definisce stronzo esibizionista e privo di morale.

Lui la ritiene una strega dai poteri ammaliatori, grazie alla sua bellezza.

Tra i due scatta subito quella elettricità magnetica che si genera tra due poli opposti che si attraggono, nemici/amanti, ma la testardaggine di entrambi li fa lottare in una serie di frecciate lanciate solo per prevalere sull’altro.

«Non hai i mezzi per combattere I Calabrese. Voi siete solo scarafaggi pronti a divorare i nostri avanzi»

«Sei prigioniera in casa mia. Tuo padre sa che sei qui ma non osa avvicinarsi per paura che ti faccia del male.»

La sicurezza di lei infastidisce a tal punto Nikolaj da sfidarla a giocare alla roulette russa, con una pistola dritta alla sua tempia. Ma cosa accadrà veramente? Perché vuole vedere il terrore negli occhi di Isabella?

Lui, abituato a pagare per i piaceri della carne, con Isabella si trova a calpestare un campo minato, perché oltre a sfidare una famiglia potente come i Calabresi anche il suo cuore si trova a fare i conti con un sentimento a lui sconosciuto. Cosa accadrà appena Nikolaj chiederà il prezzo ad Isabella dopo averla fatta sua?

Il carattere imperturbabile che mostra al mondo cede durante i sogni, dove torna a essere un soldato bambino e i suoi incubi compaiono puntuali a tormentargli l’anima.

Le notti insieme a Nikolaj fanno capire ad Isabella che dietro alla sua facciata rude nasconde qualcosa di doloroso.

« C’era qualcosa di rotto in lui, come se un ingranaggio fosse saltato e non riuscisse a far funzionare bene la sua mente.»

I punti di vista alternati e in prima persona intensificano le sensazioni che entrambi i protagonisti provano, entrando subito nella mente di ognuno con facilità.

Nikolaj racconta di un uomo forte, passionale e dal passato oscuro, che all’interno del suo Falcon Hotel & Casino terrà prigioniera la bellezza ineguagliabile del “Fiordaliso” dei Calabresi. Isabella è uno di quei protagonisti che colpisce fin dalle prime battute. Sempre padrona di sé, combattiva, non si fa certo intimorire dallo sguardo granitico di Nikolaj. La sua famiglia è tutto per lei e quando si rende conto che Lui non può fare determinate scelte per la vita a cui è stato sottoposto e per il ruolo che occupa, le donerà il suo amore, nel dubbio di un rifiuto quasi certo e indipendentemente dalle conseguenze di un cuore innamorato, il suo, lei correrà il rischio.

Lo stile di Kristen Kyle nel descrivere le scene, i personaggi e le battute in russo mi hanno permesso di immergermi in quell’atmosfera stile Il Padrino, a tal punto, da non riuscire a staccare gli occhi dalla sua penna. I protagonisti, consapevoli della vita che vivono, interpretano i ruoli nel rispetto delle parti, è il loro essere leali verso quello in cui credono a colpire. Entrambi lotteranno per primeggiare sull’altro, finché uno dei due cederà, ma chi?

“ Stay with me” di Sam Smith è la canzone ideale per questo romanzo. Le parole del testo sono quelle che Nikolaj non ha mai pronunciato, in lui esiste la consapevolezza e il pieno controllo del suo mondo esteriore, ma di quello interiore? Riuscirà ad ammettere a se stesso ciò che prova per Lei? È stato uno di quei romanzi divorati tutto d’un fiato, apprezzandone la forza passionale e il tormento interiore di Nikolaj. Se come me amate le storie intense non vi rimane che leggerlo e, vi assicuro che, arrivati alla fine, ne vorrete ancora.

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