Never. Non perdermi di Laura Kneidl

«L’unica cosa che so è che mi manchi.»
Quando Sage è arrivata a Melview, senza un tetto sopra la testa e senza un soldo in banca, aveva alle spalle un passato da scordare e davanti a sé un futuro tutto da scrivere. A chilometri di distanza da casa, sperava di realizzare i suoi sogni, i suoi desideri. E così, in fondo, è stato. L’inaspettato incontro con Luca, poi, le ha regalato una felicità mai provata. Un passo alla volta, è riuscito, infatti, a farsi strada tra le sue paure, insegnandole cosa significhi davvero fidarsi. Vivere. E amare. Ma, all’improvviso, il passato di Sage è tornato, travolgendo ogni cosa. Anche la storia con Luca. Il suo sguardo glaciale e la sua ultima parola sono ancora impresse a fuoco nella memoria e nel cuore di Sage. Sparisci. Ogni giorno che passa senza di lui, Sage si sente come se le mancasse una parte di sé. Dimenticarlo sembra impossibile, nonostante gli sforzi. Un giorno, però, a sorpresa, Luca si presenta alla sua porta e le chiede di tornare. La situazione è più confusa che mai. Ma, a volte, c’è solo un modo di superare le proprie paure: insieme.

Recensione di Esmeralda – Never. Non perdermi di Laura Kneidl, romanzo new adult in uscita oggi, 5 marzo, grazie a Sperling & Kupfer, seguito di Never. Non amarmi.

Grazie alla splendida politica di Sperling ho dovuto attendere poco per scoprire come sarebbe andata a finire la storia d’amore tra Sage e Luca. Adoro che comprino le serie una volta concluse e che pubblichino i libri che ne fanno parte in tempi record, da lettrice appassionata li ringrazio immensamente. Il primo volume era finito malissimo provocando in me molta agitazione. Adoro i cliffhanger perché sono masochista e qui il finale ti lascia davvero con fiato sospeso e la voglia di scoprire cosa succederà dopo.

Il problema, nel mio caso, nasce proprio a questo punto, il seguito non è riuscito a coinvolgermi più di tanto. Mi aspettavo un inizio col botto, ero convinta che i problemi di Sage si manifestassero fisicamente a bussare alla sua porta e invece tutto rimane abbastanza piatto senza picchi adrenalinici degni di nota. Un vero peccato visto che Non amarmi è stato il mio primo smeraldo del 2019. Ma andiamo con ordine.

Abbiamo lasciato Sage mentre fugge senza voltarsi indietro. Le parole di Luca, dopo aver scoperto che Sage gli ha mentito, sembrano definitive, senza diritto di replica. Quello Sparisci ripetuto più volte è una lama affilata piantata nel cuore di Sage e anche se è stata lei stessa a volere quell’epilogo non passa giorno in cui non soffra per quella decisione. L’amicizia di April l’aiuterà non poco a restare a galla, avere dalla sua parte la sorella di Luca è bello per Sage anche se April forzerà la mano per cercare di farli rimettere insieme. Luca in questo volume compie un unico passo falso, che gli perdonerete in fretta, e per cui lo capirete anche. La delusione in lui è molto forte, essere lasciati senza alcuna spiegazione dall’unica ragazza con cui hai aperto il tuo cuore sarebbe devastante per chiunque e Luca non fa eccezione. Ma si ravvedrà velocemente perché se c’è un ragazzo perfetto questo è proprio lui. Continuo a non trovargli difetti, lui è pulito, lineare, buono come il pane e appena scoprirà dove alloggia Sage si presenterà alla sua porta per portarla a vivere nuovamente con lui e April.

La convivenza non sarà semplice, i sentimenti non passano in un lampo, specie quando sono così profondi e Sage e Luca soffriranno in silenzio, trincerandosi dietro a finti sorrisi e frasi di circostanza, almeno fino al momento in cui non potranno più nascondersi. Perché Sage e Luca sono fatti per stare insieme, loro si capiscono anche senza bisogno di parole, loro si sfiorano con lo sguardo e non possono smettere di vedere un futuro in cui saranno uniti. Nonostante tutte le paure di Sage, nonostante il passato che non sembra voler lasciarla in pace, nonostante non sappiano come far funzionare bene le cose.

Ciò che più mi è mancato in questo seguito è la crescita di Sage, avrei voluto si aprisse prima con Luca, avrei sperato che affrontasse di petto il proprio passato e le proprie paure. Se non fosse stato per Luca lei sarebbe rimasta rintanata nel suo bozzolo fatto di paura e non si sarebbe aperta a lui in alcun modo. Luca è il perno di tutto, a lui si devono i maggiori stravolgimenti, a lui si deve l’azione, per quanto sia troppo poca per i miei gusti. Luca porta avanti la narrazione e permette al romanzo di funzionare ma questo non basta per mantenere il livello del precedente. Alcuni passaggi li ho trovati noiosi, alcuni episodi erano fini a se stessi e non aggiungevano nulla alla trama, spezzavano solo il ritmo. Nel primo ho sentito forte l’angoscia di Sage, il pathos era sempre alto, qui invece tutto si appiattisce e anche l’orco non emerge come mi sarei aspettata.

Con questo non voglio dire che non dobbiate leggere Never. Non perdermi, lungi da me affermare questo, una conclusione è giusto darla e anche se non mi ha soddisfatto al 100% resta comunque un libro ben scritto e scorrevole che vi permetterà di passare qualche ora interessante in sua compagnia. Quindi, se ancora non lo avete fatto, comprate la dilogia Never e non fatevi fuorviare dalle aspettative.

4 stelle

Never. Non perdermi

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