NERD Senza macchia di Daniele Daccò
Da qualche parte nel mondo c’è una lavanderia misteriosa dove le grandi personalità di ogni epoca e luogo accorrono per avere i propri vestiti smacchiati. Dietro al bancone c’è Giulia, una ragazzina pigra e con poca voglia di studiare, e tutti questi intelligentoni che entrano dalla porta le sembrano ancora più noiosi dei secchioni che siedono al primo banco nella sua classe. Ma ecco che, racconto dopo racconto, Giulia scoprirà che ciascuno di questi celebri secchioni ha una storia straordinaria, tutta da scoprire: Nikola Tesla, inventore della corrente alternata, Ettore Fieramosca, arguto condottiero militare, Samantha Cristoforetti, astronauta, e tanti, tanti altri ancora. Scoprirà che i nerd non hanno per forza i capelli unti o problemi di peso. Le loro sono storie talmente eccezionali che Giulia decide di trascriverle tutte in un diario… proprio quello che avete tra le mani!
Recensione a cura di Dannyella – NERD Senza macchia di Daniele Daccò. Edito il 23.10.2018 da SEM. Genere: saggistica contemporanea. 120 pagine.
Ho tante cose da dire su questo libro che ho tra le mani da rischiare di fare confusione quindi cercherò di procedere con ordine e passo dopo passo cercherò di rivelarvi di cosa si tratta. Partiamo dall’autore, così per farvi un’idea di chi abbiamo davanti: Daniele Daccò. Sceneggiatore, autore di diversi libri e fumetti e, soprattutto, tra i fondatori del sito Orgoglio Nerd, seguito da più di 400.000 persone su Facebook. Conosciuto sul web come Rinoceronte. Porta la sua firma la premessa a questo libro, intitolata Cos’è un Nerd e già la sola lettura di questa intro merita l’intero prezzo del libro.
Essere nerd significa avere una passione e non vergognarsene, anzi, portarla avanti nonostante i bulli, nonostante le merende rubate e gli scherzi. […] Un nerd è anche qualcuno pronto a donare la vita per ciò in cui crede. Ma, al di là di ogni considerazione, nessuno può davvero dire a qualcun altro se è nerd oppure no: è qualcosa che sai solo tu, come quella macchia di sugo che ti sei fatto di nascosto e subito hai coperto con il cappotto.
E dopo delle parole del genere, già immagino tutti i nerd in incognito, prendere finalmente coraggio e farsi avanti, dichiarandosi orgogliosamente e definitivamente Nerd.
E adesso che la vostra curiosità è stata destata andiamo avanti con il parlare di questo libro. Nell’introduzione, a cura questa volta della protagonista, una ragazzina di nome Giulia, scopriamo che si tratta di un diario che questa spumeggiante ragazzina scrive nel pomeriggio dopo la scuola quando, suo malgrado, si ritrova nella lavanderia del padre, a guardare i clienti che gli consegnano i propri panni sporchi affinché tornino puliti: pomeriggi deprimenti e noiosi, sembrerebbe. Se non fosse che a Giulia la maestra affida una ricerca: scrivere dei personaggi che incontra, parlare di gente interessante. E allora a Giulia viene in mente di prestare attenzione a quelli che sono i clienti del padre, tutte quelle persone che frequentano la lavanderia e scrivere di loro e chissà… che non ne venga fuori anche un bel voto.
Ed è così che conosciamo, pagina dopo pagina, 55 dei clienti abituali della lavanderia del padre di Giulia… e che clienti! Astronauti, scienziati, artisti, compositori, musicisti, truccatori, scrittori, storici e filosofi: sono nomi altisonanti e ben noti che entrano nella lavanderia del padre per cercare di far tornare come nuovi i propri abiti e nascondere anche i propri piccoli segretucci. Alcuni sono divertentissimi, tutti assolutamente irriverenti, ma pagina dopo pagina, vi troverete di fronte clienti sempre più particolari. Chi resta più sulle sue, chi si diverte a scambiare alcune parole con Giulia, a favore della sua ricerca, chi rimane schivo e riservato. Il mondo che riempie questa lavanderia è a dir poco straordinario. Non voglio rovinarvi la sorpresa, ma alcuni personaggi sono assolutamente esilaranti, tra tutti faccio riferimento, per esempio, ad Alan Turing che quando entra in lavanderia rimane ammaliato e quasi commosso alla vista del portatile di Giulia.
Secondo me il signor Turing stava piangendo. Non ho visto nessuna lacrima, non ho sentito nessun lamento, ma per un attimo ho capito quello che ha capito anche lui. Il mio computer era lì anche per merito suo e qualcuno, quando lui ha fatto le sue scoperte, si è dimenticato di dirlo al mondo. Forse perché veniva considerato diverso dagli altri.
Quello che abbiamo davanti, dunque, è un Turing bistrattato che porta in lavanderia un enorme pastrano nero che deve essere lavato e che si commuove davanti alla vista di un pc. Imperdibile Tucidide che porta a lavare il lenzuolo con il quale se ne va in giro perché lui è un filosofo; oppure Piero Angela accompagnato da suo figlio, Alberto, qui ancora un bambino, che se ne viene in lavanderia sempre con qualche dinosauro di plastica e che si mette a giocare con Giulia mentre i grandi parlano tra loro. Cosicché quando Giulia riconosce in uno di quei dinosauri un tirannosauro, Alberto le spiega pazientemente che in realtà si tratta di un carnotauro, spiegandole le differenze e tutta la genealogia che ne consegue. Non voglio continuare con le citazioni e rovinarvi quindi la sorpresa riguardante gli altri personaggi che incontrerete all’interno di questo strano diario, ma una cosa devo ancora dirvela; la vera sorpresa che vi aspetta è quella di scoprire chi è la madre di Giulia, sempre al lavoro nel suo laboratorio, allontanandosene solo quando in lavanderia arriva Leonard Dimoy, l’attore interprete di Spock in Stra Trek che, naturalmente, porta in lavanderia la sua camicia sempre sporca di trucco: il trucco di scena.
Insomma, siamo alle prese con un libro decisamente fuori dalle righe, come lo è il suo autore, che si legge tutto d’un fiato con il sorriso sulle labbra e che alla fine, quando non te l’aspetti, attraverso una riflessione della piccola Giulia, ti dà pure una lezione finale:
Immaginate che noia se mi fossi circondata di decine di persone che la pensano come me e sanno le mie stesse cose: nessuno avrebbe imparato niente e io ora non sarei qui a scrivere la parola fine con un sorriso sulle labbra.
Ed ecco che la lezione è servita!
Un libro consigliatissimo, anche per un regalo di Natale a qualche amico un po’ nerd che ancora non sa di esserlo. Farete un figurone! Tutto il libro, in più, è corredato di illustrazioni che non fanno che renderlo ancora più prezioso. Grande SEM!