Review Party – Nella casa della bestia: Non cercarmi. Trovami di Rosalie Hawks

 

“La Bestia cambiava le sue vittime dall’interno, le mutava grazie all’orrore che incuteva loro, le faceva a pezzi e le riplasmava secondo il proprio gusto. Tutti sapevano che chiunque entrasse nella Casa della Bestia ormai era perduto.”

A ventisette anni Alex, lontano dal posto isolato e per niente accogliente in cui è cresciuto, ricorda di quando poco più di sette anni prima si offrì come vittima sacrificale per la misteriosa Bestia che aiutava la sua città a prosperare. La Bestia era una creatura strana di cui nessuno aveva mai visto l’aspetto. Lei era obbligata a supportare la città per via di un patto stretto fra essa e i cittadini tramite una Strega, in cambio ogni sei anni riceveva un anno di vita di un giovane. Alex fu costretto a convivere per dodici mesi in una casa misteriosa con la Bestia, vivendo una sorta di fiaba contemporanea che lo ha portato a essere ciò che è ora.

Review Party – Nella casa della Bestia: non cercarmi. Trovami di Rosalie Hawks, pubblicato il 18 ottobre 2019, dalla Queen Edizioni

Non avevo ancora letto nulla di questa autrice ma quando, quasi per caso, mi è capitato di leggere la trama di questo romanzo non ho potuto fare a meno di pensare a una delle mie favole preferite di quando ero bambina e, lo ammetto, anche a certi racconti mitologici che leggevo da ragazzina. Che dite, l’autrice avrà saputo darmi quello che pensavo di trovare? Avrò sognato insieme ai protagonisti? Non vi resta che seguirmi in questa avventura e scoprire cosa mi ha fatto battere il cuore.

Leggere questo libro è stato come immergermi in un mondo fatato dove tutto è il contrario di tutto e ogni azione, ogni singola parola nascondono un significato profondo che è stato capace di far venire a galla il modo in cui mi sentivo da ragazzina e, forse, a capire un po’ di più i miei sentimenti di allora. Non è facile parlarvi in modo approfondito di questa storia, farlo significherebbe svelare troppi fatti e situazioni e non è questo il mio compito, che è piuttosto quello di parlarvi della sua intensità, di come scava nel profondo nell’animo umano senza provocare paure o traumi, ma cercando con delicatezza di aiutarti ad accettarli e forse a capirli un po’ di più.

Tutto ha inizio con un prologo avvenuto in tempi lontanissimi con il racconto di quando una strega decise di intrappolare la Bestia che gli aveva tolto tutto, relegandolo all’interno di una casa in uno sperduto paesino del Maine. Come ultimo atto, prima di morire la strega legò la Bestia agli abitanti del luogo convincendoli che sacrificandogli un anno di vita dei loro giovani una volta ogni sei anni, avrebbero prosperato a dispetto di tutto e tutti. E così, nel corso dei secoli ogni sei anni gli abitanti del paese estraevano a sorte uno dei loro giovani e lo mandavano in quella casa per assolvere al loro compito. Tutto ciò che sappiamo è che, trascorso quel periodo di tempo con la Bestia, quando il giovane di turno usciva dalla casa era così tanto cambiato che abbandonava il paese per non farvi quasi più ritorno. Quindi era opinione comune che la Bestia cambiava chi restava con lui, ma se lo facesse nel bene o nel male nessuno riusciva a capirlo perché nessuno di coloro che avevano vissuto con lui, una volta fuori, parlava di cosa fosse avvenuto tra quelle mura.

Il libro ci viene raccontato in prima persona da Alex, protagonista assoluto della storia, su due livelli temporali, quello attuale e quello di sette anni prima, momento in cui il sacrificio è stato compiuto proprio da lui, anzi, a voler essere sinceri, il poverino è stato costretto a compierlo da suoi concittadini che lo hanno sempre trattato come un appestato e lui, come per tante altre cose della sua vita, non ha obbiettato. Non ci è andato di buon cuore ma semplicemente perché nulla lo interessava, nulla lo toccava più da quando, a sette anni, ha visto morire accanto a se i suoi genitori senza poter far nulla per aiutarli. Nella sua testa tutti lo hanno lasciato indietro e le cose non sono certo migliorate nel corso degli anni. Tutti lo sbeffeggiavano, tutti avevano qualcosa da dire su di lui e su quello che faceva, e lui, cercando di schivare questa o quella situazione di sofferenza si è annullato tanto da non sapere più cosa è, cosa vorrebbe essere e soprattutto se vuole ancora essere. 

“…Si chiese cosa altro potesse essere lui se non qualcosa che serviva agli altri nel momento più opportuno e adesso che era stato del tutto usato quale mai potesse essere il suo ruolo nel mondo…” 

I suoi demoni interiori lo spingono sempre più spesso in un luogo buio e freddo da cui altrettanto spesso non ha molta voglia di uscire. L’entrata in quella casa strana, magica ma anche luogo di pace assoluta e l’incontro con la Bestia saranno l’inizio di un lungo viaggio in se stesso, un viaggio che poco alla volta gli darà modo di conoscersi, di capirsi e, talvolta di trovare il coraggio di osare. La Bestia con i suoi modi a volte dolci, altri teneri, altri ancora sarcastici ma anche spiritosi gli darà la spinta giusta per trasformare quella vita che si è sempre lasciato vivere. Gli farà capire che può usare i suoi demoni interiori per dare un calcio a tutto quello che non gli piace e a trovare un suo posto nel mondo. Lo aiuterà a capire che dentro di lui c’è tanta rabbia per come è stato trattato e che può usarla per ribellarsi e diventare una persona migliore soprattutto per se stesso e poi per gli altri. 

“Al mondo esiste una persona sola a cui appartieni e a cui dovrai sempre tutto e quella persona sei tu”

E la Bestia chi è? Lo so che ve lo state chiedendo, ebbene per scoprirlo dovrete arrivare alla fine della storia perché per buona parte di essa non lo sa nemmeno Alex che non riesce mai a guardarlo del tutto. Per mesi tenta di capire chi sia, qualche volta cerca anche di scoprirlo usando qualche furbizia ma poi si rende conto che non sarebbe onesto da pare sua, perché la Bestia è stato sempre onesto con lui, cercando di aiutarlo con una delicatezza non da tutti e soprattutto inaspettata per come gli era sempre stato descritto dagli abitanti del paese. 

Ho amato molto il personaggio di Alex che tanto ha sofferto in passato e che nel corso della storia dovrà fare un grande sforzo su se stesso per cambiare, ma devo ammettere che fra i due ho letteralmente adorato la Bestia per la sua dolcezza, per il suo modo di fare scanzonato, per il suo sarcasmo e per quella luce di malinconia che gli vela lo sguardo e che è dovuta alla consapevolezza che alla fine dei dodici mesi, come accade da sempre, rimarrà di nuovo solo ma che, nonostante tutto, continuerà ad aiutare quanti hanno bisogno di lui. Ringrazio l’autrice perché attraverso la Bestia ha saputo sussurrare parole di conforto che forse potranno dare modo a qualcuno di capire qualcosa in più sulla propria adolescenza come è successo a me. Perché sì, questa storia parla al cuore di chi ha subito atti di bullismo ma anche a quanti, non comprendendo la diversità di un proprio simile, preferisce trattarlo male invece di avere il coraggio di accettarlo, a quelli che per paura di essere trattati nello stesso modo preferiscono voltare lo sguardo da un’altra parte e anche a coloro che, pur avendo l’autorità per porre fine ai tormenti di chi è più vulnerabile, preferiscono far finta di nulla. “Nella casa della Bestia: non cercarmi. Trovami” è un libro intenso, che affronta temi importanti dell’adolescenza analizzandoli con delicatezza ma anche con una vena di profonda malinconia. È un libro scritto così bene che mi è parso di stare al centro della storia, sentendomi talvolta uno degli oggetti che volano per la casa e altre immedesimandomi con il personaggio principale. È una storia che se non avesse scene così superbamente carnali mi sentirei di consigliarla non solo agli adulti ma anche agli adolescenti perché in ognuno di loro c’è un Alex e ognuno di loro ha bisogno della Bestia per accettarsi e vivere con gioia la propria vita, in qualsiasi modo si decida di viverla.

smeraldo

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