Nearly Found di Elle Cosimano
Nearly Boswell ha da poco iniziato a lavorare come stagista in un laboratorio forense, quando una ragazza del quartiere di case mobili in cui lei vive viene trovata morta. In seguito viene anche rinvenuto il cadavere di una persona scomparsa da tempo, sepolto in un campo da golf e con inciso sulle ossa un messaggio diretto proprio a Nearly.
Quando Nearly scopre che quei resti sono del padre del suo compagno di classe Eric, inizia a temere che il ritrovamento sia collegato alla scomparsa del suo stesso genitore, avvenuta cinque anni prima.
Nearly, Reece e i compagni della ragazza, Vince, Jeremy ed Eric, si dedicheranno a indagare il passato dei loro padri, un passato che rischierà però di minacciare la fragile storia d’amore tra Nearly e Reece e che farà di tutti loro un bersaglio del killer.
Nearly Found di Elle Cosimano – secondo volume autoconclusivo della serie “Nearly Boswell”un thriller young adult con un pizzico di paranormale pubblicato da Hope Edizioni il 4 ottobre 2022
Nearly Boswell è tornata più misteriosa che mai in questo secondo libro autoconclusivo della serie e lo ha fatto mettendo in campo la sua intelligenza e la sua capacità di “sentire” le emozioni altrui senza per questo temere di stare male. La giovane, nonostante fosse convinta che dopo l’arresto dell’assassino che l’aveva tormentata nel libro precedente non avesse più nulla da temere si rende conto che qualcosa ancora non sta andando per il verso giusto e che tocca a lei cercare di venire a capo della questione.
Lei e Reece hanno trascorso un’estate all’insegna della dolcezza e dello scoprirsi più innamorati che mai ma, con l’arrivo del nuovo anno scolastico, le cose cambiano in modo quasi radicale. Reece viene trasferito in un istituto molto lontano dal suo e con un incarico abbastanza pernicioso. Lei inizia a ricevere minacce più o meno palesi e preoccupanti e quando scopre che non è la sola a riceverne e che a farne le spese sono anche alcuni dei suoi compagni di scuola che, guarda caso, sono anche i figli degli amici del padre, decide che è arrivato il momento di saperne di più sia sul suo di padre, quello scomparso senza lasciare tracce cinque anni prima, sia su quelli di tutti i suoi compagni di scuola.
Ed è così che ho ritrovato quasi tutti i personaggi del libro precedente a cui mi ero sinceramente affezionata per il ruolo che avevano svolto, solo che l’autrice ne ha sovvertito quasi interamente i modi di fare e di essere, come è successo nel caso di Ahn e Jeremy che incolpano Nearly di tutto quello che è capitato loro e la trattano malissimo. Ho fatto fatica all’inizio a capire anche il personaggio di Reece e le aspettative di Nearly nei suoi confronti ma poi, un tassello alla volta, tutto ha trovato il modo più giusto per incastrarsi e il merito va tutto all’autrice che sa usare così bene le parole e le situazioni da creare situazioni di forte pathos tanto che ho avuto più di una volta la tentazione di scorrere le pagine del kindle per capire chi ci fosse dietro le minacce e le morti ma poi mi sono fatta forza e ho resistito perché cercare di venire a capo del mistero è la parte più entusiasmante di un thriller e pure questa volta, arrivata alla fine, ho dovuto ammettere con me stessa che come poliziotta farei veramente pena oppure, il fatto che io non abbia capito chi fosse il responsabile è da attribuire completamente alla capacità dell’autrice di tessere un intreccio davvero ben congeniato. Adoro i libri di questo genere e proprio non riesco a fare a meno di leggerli sia che i protagonisti abbiano una certa maturità sia che siano dei ragazzi che si stanno affacciando alla vita dei “grandi” anche perché, se un autore è bravo fa passare questo fattore quasi in sordina tanto che pur non amando gli young adult non ho fatto alcuna fatica ad immedesimarmi con la protagonista che, rispetto al primo libro, è maturata moltissimo. Ho apprezzato soprattutto, il fatto che è capace di accettarsi molto più di prima a partire dal fatto che anche se è “diversa” rispetto al resto del mondo non deve viverla come una colpa come era successo nel primo libro, infatti, in questo secondo volume si apre di più con quanti la circondano da cui non si allontana più per paura di soffrire e se nel libro precedente si era trovata ad agire in un certo modo più perché viene costretta dall’assassino che per volontà propria, in questo libro è disposta a lottare e a mettersi in gioco per arrivare alla verità con più grinta di quanto ci si aspetterebbe da una giovane donna. Mi piace lei, mi piace il suo personaggio così ben articolato, la sento più vicina di quanto si potrebbe pensare ed è per questo motivo che spero proprio che l’autrice voglia scrivere ancora altre storie su di lei, anche perché, a mio parere ci sarebbe ancora così tanto da dire e da scoprire. E poi, a voler dire le cose come stanno, l’autrice dovrebbe farsi perdonare per aver dato a Reece meno spazio di quanto sperassi. In definitiva, non posso fare altro che consigliare la lettura a quanti amano i misteri con un tocco di paranormale e quelle storie in cui ci si emoziona per i primi turbamenti d’amore.