Narcos 1 di Alessia Cucè

narcos

“Sei una bestia” sibila velenosa.
E se davvero fossi una bestia, lei rimarrebbe comunque l’unica in grado di esaltare il meglio di me.
Cosa succederebbe se il narcotrafficante più potente del Messico incontrasse la narcotrafficante più potente del Venezuela?
King Snow e Alma Oro Varela, due cartelli di rilievo nel traffico di cocaina, intrecciano le loro vite per far fronte a un nemico comune che sta scombussolando gli equilibri di un mondo spietato e contravvenendo alle regole ferree. Lei, una donna costretta a essere ciò che non vorrebbe. Lui, un uomo che ha sempre desiderato essere ciò che è diventato. Due caratteri forti, decisi e determinati. Un Rey e una Reina che tra insidie, alleanze e tradimenti, si ritroveranno a dover fare i conti con il pericolo più grande che gli si sia mai presentato: se stessi.

narcos volume 1

Recensione di Karmen – Il Romanzo di cui vi parlo oggi, Narcos volume 1, è un Self di Alessia Cucè, un’autrice di casa nostra, ahimè, fino a questo momento a me sconosciuta, ma rimedierò lo prometto!

Narcos 1 è il primo capitolo di una duologia Dark Romance con protagonisti due narcotrafficanti, no un attimo, non è un m/m ma avete letto bene, i protagonisti sono due temibili narcotrafficanti sudamericani avidi di potere.

Vi ho incuriosite?

Allora lasciatevi catturare dalla storia di King e Alma.

Lui è Kingston, un trentenne a capo del cartello messicano del narcotraffico di cocaina, un uomo astuto, temibile, determinato, nato in una famiglia povera ma, grazie alle conoscenze giuste e al suo essere un uomo d’onore, è entrato nelle grazie di Diego Del Gado.

Un uomo che lo ha preso al proprio fianco come fosse un figlio donandogli tutto quello che King ha sempre desiderato: IL POTERE.

King è El Rey

Lei è Alma Oro Maria Verela, la trentenne figlia del jefe del cartello venezuelano del narcotraffico. A differenza di King, non ha mai desiderato essere quel che è, anzi, avrebbe preferito nascere in una famiglia normale, colma di spensieratezza e frivolezza per non dover portare sulle proprie spalle un fardello così imponente, con un padre che l’ha addestrata ed istruita per diventare l’unica erede del jefe.

Alma è La Reina

Entrambi abili nel maneggiare ogni tipo di arma e senza scrupoli nell’usarla una volta stanato un Rata.

King usa le donne come degli oggetti, casa Juliana è piena di putas in topless, per compiacere ogni istinto animale suo e dei suoi uomini, per il semplice piacere della carne.

Alma, invece, ha un’anima pura che, seppur spregiudicata ed efferata, è sempre pronta ad espiare i propri peccati, invocando il proprio perdono davanti al capezzale della Vergine Madre che impera alla sommità del suo letto.

Due esseri così diversi ma allo stesso tempo così simili.

Andare d’accordo sembra impossibile e di fare affari insieme è improbabile e poi Alma è una mujer.

«Chiariamo una cosa, mujer, qui l’unico che ti scopa, sono io.»

Si avvicina al mio viso.

«E chiariamone un’altra»

sbraita, mentre continuo a mantenere la calma.

«Qui l’unico che può ucciderti, sono io.»

Ma Alma, dopo la morte del padre, ha bisogno di King, ha bisogno di protezione, ma soprattutto di sapere al sicuro la sua mamà, la persona a cui la Reina tiene più al mondo.

«Sono stanca di questi giochini. Tu sei el Rey, io sono la Reina,

comportiamoci da tali.

Devo parlarti di affari.»

«Non. Con. Una. Donna.» scandisce.

«Siamo più simili di quanto tu possa immaginare.

Abbassa il tuo orgoglio maschile, non ho intenzione di sovrastarlo.»

«Non ne saresti all’altezza, mujer.»

L’unica soluzione possibile sembra quella di creare un’alleanza tra di loro, ma a che prezzo?

«Non mi aiuterai» affermo, comprendendo il suo cipiglio.

«No.»

«Perché?»

«Perché non temo nulla.»

«Non temi neppure il giudizio divino?» inveisco.

La sua risata risuona macabra tanto quanto il suo sguardo tetro.

«Non ho un’anima, Alma. Non temo nessun giudizio.»

«Tutti ne abbiamo una.»

«Io non più. Ho rinunciato alla mia scendendo a patti con l’infierno.»

Cosa pretenderà in cambio King?

«Devi darmi qualcosa in cambio»

«Non ho nulla che tu non abbia già.»

«Sforzati di far sembrare questa trattativa più interessante.»

«Dimmi cosa vuoi e vedrò cosa posso fare»

«Parla, King ed evita di dire altre stronzate.»

«Voglio te» sibila in un tono che non ammette repliche.

«Sforzati di chiedermi qualcosa che non sia così scontato.»

«Voglio te» ribadisce ancora più lascivo. Il suo sguardo mi intrappola, mi immobilizza e la sensazione di avere le sue mani addosso, mi rende inerme.

«Scordatelo.»

«E allora non se ne fa nulla.»

Lo scontro sarà immediato.

La lotta al potere inevitabile.

Chi avrà la meglio El Rey o Le Reina?

Per scoprirlo non vi resterà che leggere questo primo capitolo della duologia.

Cari Smeraldi, Narcos è uno di quei romanzi che non dovreste farvi scappare, un mix di Lotte, Sfide, Promesse, Colpi di scena, Suspense e Passione, tanta tanta Passione.

Voglio vederla, voglio toccarla, desidero annusarla e cerco una scusa plausibile per avvicinarla senza farla fuggire da me, cosa che accade da oramai troppi giorni.

Ogni volta che incrocia i miei occhi, cambia direzione e questo suo evitarmi mi sta rendendo ancora più dipendente, come un drogato.

Io, che non sono mai stato dipendente da nulla se non dal potere.

Potrei avvicinarmi, afferrarla e costringerla a rimanere immobile dinnanzi a me,

a non fuggire.

La potrei pretendere anche contro la sua volontà,

la potrei esigere senza rispettarla,

ma in cuor mio so che non è quello che voglio.

Non sono capace di fare una cosa simile…

Alma e King sono due protagonisti inusuali, testosterone e progesterone che si incontrano e si scontrano creando veri e propri incendi, i loro scambi di battute sono esilaranti.

Alma è un’ingestibile guerriera, coraggiosa, audace, ambiziosa, indomita e pericolosa.

King è un uomo orgoglioso, forte, determinato, autoritario, presuntuoso, arrogante abituato a sottomettere al proprio potere uomini ma soprattutto donne: una bestia.

E se davvero fossi una bestia, tu rimarresti comunque la mia bella.

Rimarresti comunque l’unica in grado di esaltare il meglio di me,

penso mentre sono ancora seduto sul suo letto a guardarla.

Ma con Alma troverà pane per i propri denti e La Reina saprà come fargli perdere i cinque minuti.

Si può essere vittime mentre si è carnefici?

Mentre ci si ciba della propria preda?

E si può essere tanto offuscati dalla bramosia

di possedere una donna e perdere la ragione in tale maniera?

Se tra le braccia hai Alma, sì.

Si viene travolti da un tumulto, un uragano

che spazza via ogni pensiero e ti investe con la sua irruenza,

ti soffoca con la sua polvere e ti fa roteare all’impazzata sino a sbatterti e sbatterti, fino a che di te non rimane nulla.

È questo l’effetto che mi sta dando e quasi dimentico chi sono,

pervaso da un desiderio che mi fa tremare fino nelle viscere

e mi rende ancora più rude e selvaggio di quanto sia mai stato prima d’ora.

Una sfida senza esclusione di colpi tra fughe, imbrogli, attacchi al potere ed attentati.

Un solo passo falso potrebbe portare via più di quello che si è conquistato in una vita intera, più del potere, qualcosa che difficilmente potrà mai essere reso: il cuore o la vita?

Oppure entrambi?

Chi crede alle favole è solo un illuso…

Non esistono così come non esiste il lieto fine.

Lascerò a Narcos 2 le mie considerazioni, per ora godetevi la storia di Alma e King.

«Alma» sussurra, «ricordi quando ti dissi che non ho un’anima?

Che l’avevo patteggiata per il mio potere?»

«Ogni singola parola di quel tuo discorso insensato.»

I suoi occhi si fanno seri, le sue labbra una linea dura,

mentre con la mano mi sfiora la collana.

«Sei tu la mia anima, Alma» sussurra e io deglutisco sconvolta.

«Sei l’anima che ogni Re vorrebbe possedere, e io adesso ti posseggo.»

bellissimo

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