Morte in prima pagina di Lyndee Walker
Morte in prima pagina di Lyndee Walker – primo volume della serie thriller “Le indagini di Nichelle Clarke” pubblicato da Hope Edizioni nella collana Hope Crime il 10 giugno 2021
Era da qualche mese che non trovavo un thriller così affascinante da tenermi sveglia fino alle due di notte per finirlo. “Morte in prima pagina” è il romanzo con cui esordisce in Italia un’autrice che va tenuta d’occhio perché il suo modo di scrivere trasmette adrenalina pura e un bel po’ di umorismo. Nel caso specifico ha dato vita ad una protagonista che vi strapperà più di un sorriso mentre insegue le notizie di cronaca nera su tacchi a spillo, rigorosamente firmati Manolo Blahnik, e altrettanto rigorosamente comprati con aste all’ultimo minuto su E-bay. Grazie alle punte acuminate di quei tacchi sfuggirà più volte dalle grinfie dei “cattivi” correndo da una parte all’altra della città per tenere buono il suo capo, primeggiare nei confronti di una cronista di un’altra testata giornalistica e stroncare le mire espansionistiche di una collega che vorrebbe soffiarle il lavoro saltellando da un letto ad un altro. In questo primo capitolo, la bella Nichelle, si ritroverà tra le mani due spacciatori uccisi a cui non sono stati sottratti né i soldi né la “merce”, due giovani poliziotti saltati in aria durante un intervento che nessuno ha richiesto, un onesto procuratore distrettuale finito in fondo al fiume e, dulcis in fundo, un mafioso che opera ai confini tra legalità e illegalità con un certo “savoir faire”. Insomma, la ragazza non ha molto tempo per annoiarsi, non è proprio nelle sue corde farlo, visto che le succede di tutto e di più. Forte, intelligente, sarcastica, ostinata e ambiziosa non ha nessuna intenzione di mollare uno scoop appena ne sente l’odore e quello che ha tra le mani questa volta è davvero notevole, lo intuisce fin dalla prima soffiata che le viene fatta. Non è solo una report però, contrariamente ad altre protagoniste, Nichelle ha una vita oltre le notizie che pubblica. Una madre amorevole, un’amica del cuore un po’ pazzerella, un capo burbero in cui lei vede una figura paterna e buona parte della redazione che lei considera come una grande famiglia. Certo, a ventinove anni è ancora single ma pur non essendo un problema per lei non è nemmeno una donna che si è chiusa alle relazioni o al mondo. Certo il suo sogno è lavorare al Washington Post e ricevere un Pulitzer, ma nel frattempo se dovesse capitarle di innamorarsi non né farebbe una tragedia. D’altronde lì fuori ci sono ben tre candidati più o meno adatti ed io sono curiosa di sapere a chi dirà di sì. Anche se, scegliere tra un mafioso sexy come il peccato, un ex giocatore di baseball, ora giornalista, e il suo primo amore, è durissima. Per quanto mi riguarda, tifo per il bad boy, ma anche gli altri due sono dei tipetti niente male. Anzi, mi piacerebbe sapere per chi tiferete voi, dopo aver letto questa storia che merita davvero tanto. Non mi sono annoiata nemmeno per un attimo, gli intrighi sono ben orchestrati, le descrizioni rendono vive le pagine, i dubbi e le perplessità della protagonista vi costringeranno a fare le ipotesi più disparate pur di arrivare a scoprire cosa si nasconde dietro tutte queste morti ma, la parte migliore di tutte, rimane la simpatia di Nichelle, la sua credibilità. Non è una super eroina, è una ragazza come tante, con difetti e speranze che ha dalla sua parte tenacia, costanza e tanto cuore. Vero, vuole essere al top, sbaragliare la concorrenza, arrivare sempre prima su una notizia, ma non dimentica che le vittime sono padri, fratelli, amici di qualcuno e che queste persone vanno aiutate a scoprire la verità e consolate. Pochi giornalisti si fanno gli scrupoli che si pone lei nei confronti dei familiari delle vittime e questa è una cosa che mi è piaciuta motlissimo, specie se la paragono al giornalismo che ci circonda da qualche decennio.
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