Maybe Now di Colleen Hoover – capitolo 4 in italiano
Maybe Now di Colleen Hoover – capitolo 4
a cura di Veronica
SIDNEY
Seguo il percorso delle dita di Ridge che fanno avanti e indietro sulla mia pancia. Siamo sdraiati così da cinque minuti. Lui sta muovendo le sue dita in modo circolare sulla mia pelle mentre mi guarda, ogni tanto mi bacia ma siamo entrambi esausti per lanciarci in un secondo round.
Non so nemmeno come abbia fatto a svegliarsi. La scorsa notte a casa mia ha a malapena dormito, perché è rimasto in piedi a scrivere quella canzone per me, e poi non appena sono arrivata qui, un’ora e mezza fa, ci siamo subito infilati in camera da letto e siamo stati alquanto occupati. Sono circa le otto adesso e se non mangio subito qualcosa per cena, credo mi addormenterò direttamente sul suo letto.
Il mio stomaco brontola e Ridge ride mentre ci preme sopra il suo palmo. “Sei affamata?”
Mi volto a guardarlo “cosa te lo fa credere?”
Fa un cenno “Lasciami fare una doccia e poi penserò alla cena”. Mi bacia e rotola fuori dal letto, diretto al suo bagno. Trovo la sua T- shirt e la indosso prima di dirigermi in cucina per prendere qualcosa da bere. Appena apro il frigorifero, sento qualcuno dietro di me salutarmi “Ciao”.
Strillo e poi cerco di tenere la porta del frigo sufficientemente aperta nel tentativo di nascondere dietro la parte inferiore del mio corpo ancora svestita. Brennan è seduto sul divano e sta sorridendo.
Così come i due ragazzi della sua band che non mi sono ancora stati presentati.
Brennan inclina la sua testa “La prima volta che ti ho incontrato non indossavi la maglietta. E ora, una maglietta, è tutto ciò che indossi”.
Non riesco a ricordare un momento più umiliante di questo in vita mia. Non ho nemmeno messo le mutande e anche se la maglia di Ridge copre il mio sedere, non so proprio come fare a percorrere il tragitto che da qui mi porta alla camera di Ridge senza perdere l’ultimo briciolo di dignità.
“Ciao” dico, “ragazzi, vi dispiacerebbe guardare da un’altra parte così che io possa passare per andare a cercare un paio di Jeans?”
Tutti e tre ridono, ma guardano verso il muro, concedendomi qualche secondo per correre verso la camera di Ridge. Chiudo la porta del frigorifero nello stesso momento in cui quella d’ingresso si spalanca e Warren entra con passo pesante all’interno dell’appartamento. Riapro nuovamente la porta del frigorifero nel tentativo di nascondere, di nuovo, il mio corpo.
Bridgette entra come una furia dietro a Warren e poi lui chiude con forza la porta. “Vai!” le dice, salutandola da lontano non appena lei attraversa agitata il soggiorno con l’intento di dirigersi in camera. “Vai a nasconderti nella tua camera e regalami il tuo trattamento del silenzio come fai sempre”.
Bridgette chiude la porta sbattendola. Guardo verso Warren che sta fissando Brennan e gli altri due ragazzi senza accorgersi di me “Che succede?”
Nessuno di loro lo sta guardando perché gli avevo chiesto di girarsi verso il muro, per cui Brennan sta ancora guardando il muro mentre dice “Hey, Warren”.
“Perché state fissando il muro?”
Brennan punta il dito contro il frigo ma continua a guardare il muro “Stiamo aspettando che lei corra nella sua camera per mettersi qualcosa addosso”.
Warren riversa su di me la sua attenzione e i suoi occhi si accendono
“Che magnifica vista per questi occhi stanchi”, dice gettando le sue chiavi sul bancone. “So che per tutto questo tempo ci siamo comunque visti, ma è bello finalmente ritrovarti in questo appartamento”.
Deglutisco, facendo del mio meglio per rimanere stoica “È… bello essere di nuovo a casa, Warren”.
Punta alla porta del frigorifero “Sinceramente, non dovresti stare lì in piedi con la porta del frigorifero aperta. Ridge ha voluto che dividessimo la quota delle bollette e tu stai sprecando un sacco di elettricità”.
Annuisco. “Si…hai ragione… ma diciamo che non indosso gli slip e se tu potessi andare laggiù e girarti verso il muro come quei ragazzi, io potrei chiudere la porta e tornare nella camera di Ridge”.
Warren inclina la testa, poi con due passi mi raggiuge e si sporge alla mia destra come se stesse cercando di guardare dietro il frigorifero.
“Vedi?” Bridgette urla dall’altro lato della sua stanza “Questo è proprio quello di cui stavo parlando Warren! Tu flirti con CHIUNQUE”. La porta risbatte nuovamente.
Warren ruota testa ed occhi, poi raggiunge la loro camera e io approfitto dell’occasione per una folle corsa verso la camera di Ridge. Chiudo la porta e mi ci appoggio contro, coprendomi la faccia con le mani.
Non tornerò mai più di là.
Raggiungo Ridge in bagno non appena apre la porta. Ha un asciugamano avvolto attorno alla vita e con un altro si sta asciugando i capelli. Corro nella sua direzione e avvolgo le mie braccia attorno al suo corpo, nascondendo il mio volto nel suo petto e chiudo gli occhi. Avevo appena iniziato a scuotere la testa quando lui mi allontana dal suo petto in modo tale che possa guardarmi. Non oso nemmeno immaginare cosa lui stia vedendo perché sono imbronciata e mi lamento e rido allo stesso tempo per quanto sono imbarazzata.
“Cos’è successo?”
Indico il soggiorno e inizio a segnare “Tuo fratello. Warren. La band. Qui.” Poi punto verso la metà nuda del mio corpo facendo notare il fatto che le mie chiappe praticamente fuoriescono dalla sua maglia. Lui fa scorrere il suo sguardo su tutto il mio corpo dall’alto verso il basso, poi getta un’occhiata verso il soggiorno, poi guarda di nuovo verso di me, strizzando gli occhi come se si fosse appena ricordato di qualcosa.
“La prima volta che hai incontrato Brennan … tu indossavi solo il reggiseno. Ora indossi …”
“Lo so.” Mi lamento, lasciandomi cadere sul suo letto. Ridge comincia a ridere mentre indossa i suoi Jeans. Poi si china in avanti e penso che stia per baciarmi, invece fa scivolare la sua maglietta sopra la mia testa e me la toglie. È totalmente vestito ora mentre io sono più nuda di quando sono entrata in questa stanza. Mi passa i miei vestiti e capisco che vuole presentarmi ufficialmente alla band, ma io vorrei solo rannicchiarmi dentro una palla e nascondermi finché tutti non saranno andati via.
Cerco di calmarmi e inizio a vestirmi perché Ridge mi sta sorridendo come se trovasse divertente tutta questa storia, e il suo sorriso mi fa dimenticare quanto io sia imbarazzata. Il bacio che mi ha dato mentre mi spingeva verso la porta me l’ha fatto dimenticare ancora di più.
Quando arriviamo in soggiorno, Brennan è seduto sul bancone con le gambe a penzoloni che dondolano avanti e indietro. Mi fa un sorrisetto, ed è inquietante quanto lui e Ridge si somiglino anche se caratterialmente sono completamente diversi. Ridge mi porta fino al divano dove gli altri due membri del SOUND OF CEDAR si stanno alzando per stringermi la mano.
“Spencer” dice quello alto e bruno. Lui è il batterista, lo so perché li ho visti suonare. Solo che di fatto non mi erano ancora stati presentati.
“Price” dice l’altro stringendomi la mano. Lui è il chitarrista principale e la seconda voce. E dal momento che la star della band è senza dubbio Brennan, penso che Price gli dia del filo da torcere. Ha il portamento spavaldo della Rockstar, anche se la loro musica non è tipicamente rock, ha più uno stile pop/alternativo. Ma lui probabilmente riuscirebbe bene in qualunque tipo di suono perché è molto carismatico sul palco. Brennan qualche volta semplicemente fa un passo indietro e lascia che lui brilli.
“Sono Sydney” dico con un tono di confidenza “È così bello potervi conoscere finalmente. Sono una grandissima fan della band”. Scuoto le braccia tra di loro e verso Brennan “È davvero impressionante pensare a quanto siete stati veloci a registrare”.
Price ride e mi risponde “Sydney noi siamo tutti tuoi grandissimi Fans. Ridge ha passato un lungo periodo di astinenza prima del tuo arrivo”.
I miei occhi si allargano e guardano verso Ridge che sta guardando verso Brennan che sta segnando tutto quello che ognuno di noi dice. Ridge immeditamente guarda verso di me e poi verso Price.
“Astinenza?” dice Ridge a voce alta.
“Astinenza lirica” dice Price chiarendo ciò che voleva dire “intendevo lirica”. Ora Price sembra imbarazzato.
Dio, questo è molto imbarazzante.
“Ho fame” dice Brennan battendo le mani sul banco ai lati del suo corpo. “Qualcuno ha mangiato?”
“Il cinese mi sembra una buona idea” suggerisco.
Brennan prende il suo telefono e lo guarda “una donna che sa quello che vuole. Mi piace” e appoggia il telefono al suo orecchio “E cinese sia! Ordinerò giusto una tonnellata di ogni cosa”.
Ho cercato di non fissarlo troppo intensamente. Ma non riesco a superare il fatto che fisicamente assomigli così tanto a Ridge ma che abbiano due personalità completamente diverse. Ridge è responsabile e maturo, mentre Brennan sembra essere uno che se ne sbatte. Di tutto. È come se non avesse nessuna preoccupazione e così suo fratello più grande deve portare il fardello di prendersi in carico ogni singola cosa.
“E così, nel caso non lo aveste notato, io e Bridgette abbiamo litigato” dice Warren prendendo posto sul divano e facendo scorrere i messaggi sul telefono. Poi guarda verso di me “Dice che flirto troppo con le altre”.
Rido. “Sì, lo fai”.
Warren alza gli occhi al cielo e borbotta “Traditrice. Dovresti essere dalla mia parte”.
“Non ci sono parti quando si tratta di una discussione su fatti” dico. “Tu flirti con me. Flirti con Bridgette. Flirti con la vecchia signora che vive nel mio condominio. Dannazione, flirti persino col suo cane. Tu sei uno che flirta Warren”.
“Lui flirta con me” dice Spencer.
Warren sta ancora facendo scorrere i suoi messaggi quando nota qualcosa che lo blocca. Ride e poi guarda verso Ridge e Brennan. “Maggie si è lanciata col paracadute oggi”.
Trattengo il respiro al suono del suo nome. Ovviamente guardo verso Ridge che è appoggiato contro il bancone vicino a Brennan. Brennan copre il microfono del telefono con la mano e dice “Buon per lei”.
Ridge fa un semplice cenno, senza espressione “Lo so, me l’ha detto prima”. Mi guarda per una frazione di secondo e poi rivolge lo sguardo al suo telefono.
La mia bocca si asciuga e stringo le labbra. C’è stato un momento prima, quando sono uscita dal bagno e ho visto Ridge che guardava il telefono con un’espressione combattuta, ma non avevo idea di cosa avesse causato quella reazione. Ho solo dedotto si trattasse di lavoro.
Ma… non era il lavoro. Era Maggie. Lui era preoccupato per Maggie.
Non mi piace come mi sento in questo momento. Tiro fuori il telefono dalla mia tasca e cerco di tenermi impegnata. Ma mi trovo goffamente in piedi nel bel mezzo del soggiorno. Brennan ha terminato la chiamata al cinese, Warren e Ridge stanno entrambi guardando il telefono e io mi sento improvvisamente fuori posto. Come se non appartenessi a questo soggiorno, a queste persone, a questo appartamento. Brennan segna qualcosa a Ridge senza parlare, dopodiché iniziano una conversazione silenziosa con Warren, troppo veloce affinchè io possa starci dietro, il che mi fa pensare che loro non vogliano che io capisca cosa stanno dicendo. Cerco di ignorarli ma non posso fare a meno di alzare lo sguardo quando sento Warren dire “Tu ti preoccupi troppo, amico”.
“Tipico di Ridge” dice Brennan. Ma appena lo dice, guarda verso di me, poi verso Ridge e si irrigidisce un pochino. “Scusa. È strano vero? Non dovremmo parlare di Maggie. È strano.” Poi guarda verso Warren che ha sollevato l’intera questione “Chiudi quella cazzo di bocca Warren”.
Warren ignora il commento di Brennan con un gesto irriverente nella mia direzione “Sydney è in gamba. Non è una FIDANZATA PSICOTICA E GELOSA COME QUALCUNO” urla in direzione del suo bagno.
Due secondi dopo Bridgette apre la porta e dice “non sono la tua ragazza. Io ho rotto con te!”
Warren sembra offeso. E confuso. “E quando?”
“Proprio ora” dice Bridgette “Ho chiuso con te proprio ora razza di stronzo”. Sbatte nuovamente la porta per chiuderla e ahimè, nessuno presta molta attenzione alla cosa. Alcune cose non sono cambiate per nulla e Warren nemmeno si alza dal divano per correrle dietro.
Sento il mio telefono vibrare, perciò leggo il messaggio che ho ricevuto.
RIDGE: Ciao.
Guardo verso di lui che ora è seduto sul tavolo accanto a Brennan. Stanno entrambi dondolando le gambe, seduti nello stesso modo e Ridge mi sembra così adorabile mentre mi sorride. Lo sguardo che mi lancia è inebriante. Mi fa cenno di andargli vicino, perciò lo raggiungo e lui divarica le gambe, facendomi voltare finché la mia schiena non è contro il suo petto. Mi dà un bacio sulla testa e avvolge le braccia attorno alle mie spalle.
“Hey Sydney” mi dice Brennan. “Ridge ti ha suonato la canzone che Price ha scritto?”
Guardo verso Price e dopo di nuovo verso Brennan. “No, qual è?”
Brennan segna a Ridge di farmi sentire la canzone, Ridge posiziona il telefono davanti a me mentre cerca il file.
“Even if Your Back is Turned” dice Price dal divano.
“L’abbiamo registrata la scorsa settimana” dice Brennan “Mi piace. Penso verrà bene. Price l’ha scritta per la sua mammina”.
Price getta un cuscino in direzione di Brennan “Fanculo” dice. Poi guarda nella mia direzione e scrolla le spalle “sono un mammone”.
Ridge trova la canzone e preme play. Appoggia il telefono sopra la sua coscia e poi torna ad avvolgere le braccia attorno a me. Non appena la canzone inizia a suonare, la notifica di un messaggio compare sul telefono di Rigde e gli occhi mi cadono lì.
MAGGIE: Indovina una cosa? Finalmente ho guidato una TESLA!
Ridge deve aver visto il messaggio non appena l’ho sentito e letto anche io, perché le sue gambe smettono di dondolare e sento che si irrigisce un po’. Stiamo entrambi guardando il telefono e lo so che lui sta aspettando una mia reazione, ma la verità è che non so come dovrei reagire. Non so nemmeno come dovrei sentirmi in questo momento. È semplicemente tutto troppo strano. Mi allungo verso il telefono e scorro sulla notifica del messaggio in modo tale che sparisca. Poi metto in pausa la canzone e dico a Price “La ascolterò più tardi, c’è troppo rumore qui”.
Ridge stringe maggiormente il suo braccio attorno ai miei fianchi, mentre con la mano libera prende il telefono e scrive un messaggio. Non so se sta rispondendo a lei o no, ma immagino non sia un mio problema. Non so nemmeno se dovrei essere arrabbiata. Non penso di essere arrabbiata. Confusa è la parola migliore per descrivere il mio stato d’animo in questo momento. O forse a disagio è quella che incarna in modo perfetto quello che sto provando.
Ridge prende la mia mano, e io mi giro per guardarlo. Mi trovo ancora tra le sue gambe, ma ora i nostri volti sono uno di fronte all’altro, lo guardo cercando di non fargli capire quali sono i miei pensieri. Mette il suo telefono nella mia mano, e mentre io abbasso lo sguardo per leggere cosa ha scritto nell’applicazione note, lui inclina la sua fronte verso la mia.
Lei è una mia amica Sydney. Capita di scriverci qualche volta.
Mentre leggo la nota sul suo telefono, la sua mano scivola delicatamente lungo il mio braccio in un gesto che mi trasmette conforto. È magnifico come lui riesca a comunicare non verbalmente tutto ciò che lo fa sentire frenato con la sua comunicazione verbale. Accostando la sua fronte alla mia, mentre io leggo ciò che lui ha scritto, è come se mi dicesse “Siamo una squadra Sydney. Tu ed io”.
E il modo in cui fa scivolare la sua mano lungo il mio braccio, equivale a centinaia di rassicurazioni verbali.
Immaginavo che lui parlasse ancora con Maggie. Quello che non mi aspettavo era che la cosa mi seccasse così tanto. Ma non perché penso che Ridge o Maggie stiano sbagliando. È più che altro perché mi sento come se sarò sempre la ragazza che si è messa tra di loro, e non importa quanto in amicizia loro rimangano. Posso essere amichevole con qualsiasi amico di Ridge, ma non sono sicura di poter essere amica di Maggie, per cui il fatto che lui sia suo amico, mi fa sentire come fossi il terzo incomodo in questa loro amicizia.
È una strana sensazione. E non mi piacciono le sensazioni strane. Non posso fare a meno di nascondere la mia visibile reazione. Soprattutto a Ridge. Lui nota ogni mia reazione non verbale perché è il suo modo di comunicare.
Restituisco il telefono a Ridge e mi sforzo di sorridere, ma so che probabilmente ciò che sto provando ce l’ho scritto in faccia. Lui mi afferra con un abbraccio che sa di rassicurazione, poi mi dà un bacio al lato della testa. Premo il mio volto contro il suo collo e sospiro.
“Dio, voi due siete così adorabili insieme” dice Brennan “mi fate venire voglia di avere una ragazza. Forse addirittura per un’intera settimana”.
Il suo commento mi fa ridere. Mi allontano da Ridge e mi rigiro in modo da avere di nuovo la schiena contro al suo petto.
“Stai per averne una per molto più di una settimana” dice Spencer “Sadie aprirà i nostri concerti per i prossimi due mesi”.
Brennan si lamenta “non ricordarmelo”.
Accolgo la distrazione “Chi è Sadie?”
Brennan mi guarda puntantomi e dice “Sadie è Satana”.
“Il suo nome è Sadie Brennan” dice Warren alzandosi. “Da non confondere con Brennan Lawson. Coincidenza vuole che dividano una parte del nome e sempre coincidenza, che Brennan pensasse che fosse una groupie la prima volta che l’ha incontrata”.
Brennan fa un gemito e afferra un rotolo di tovaglioli dal tavolo per gettarlo contro Warren “È stato un errore senza secondi fini!”
“Penso che questa sia una storia che ho bisogno di sentire”, dico.
“No” dice Brennan con fermezza.
Ma nello stesso istante in cui Brennan dice “no”, Warren alza la voce in modo esaltato e dice “te la racconterò”. Gira intorno ad una sedia del tavolo e si accomoda con lo sguardo rivolto verso di noi.
“Brennan ha un rito” dice e segna Warren “Sounds of Cedar non è una band così nota, ma a livello locale, lo sai, hanno un discreto seguito e un discreto numero di fans che viene a tutti gli incontri organizzati dopo gli show. “
Warren sta segnando ogni cosa per Ridge, perciò mi fa scoppiare una risata quando la testa di Brennan si inclina indietro con un lamento e poi lui segna “stai zitto” nello stesso momento in cui lo dice. Non si stancheranno mai di segnare ogni cosa per Ridge. È come se fosse la loro seconda lingua madre e non si accorgono nemmeno di farlo. Questo è il mio obiettivo. Voglio imparare a comunicare in quel modo, affinché io e Ridge possiamo parlare senza barriere.
“Qualche volta, dopo lo spettacolo, se Brennan pensa che una ragazza sia carina, lui le passa un biglietto con le informazioni dell’hotel dove alloggia, chiedendole se preferisce scambiare quattro chiacchiere in privato. 5 volte su 10 lori si presentano entro un’ora alla porta della camera del suo hotel. “
“Dieci volte su dieci” lo corregge Brennan.
Dio, lui e Ridge sono così diversi.
Warren alza gli occhi al cielo e continua “È successo che Sadie è stata una delle ragazze a cui Brennan ha lasciato il suo foglietto. Ma quello che lui non sapeva era che lei non era lì per incontrarlo come fan. Ma era lì perché voleva parlargli per un ingaggio. E quello che lei non sapeva era che lui consegnava il suo indirizzo alle donne con le quali aveva intenzione di provarci. Lei invece ha pensato che lui le avesse dato quel biglietto perché voleva parlare con lei circa la possibilità di aprire per la band nel loro imminente tour. Per cui quando lei è apparsa alla porta della sua camera quella notte, beh …lasciami solo dire che c’è stata parecchia confusione”
Guardo verso Brennan che si sta coprendo il volto con le mani quasi in imbarazzo “Amico, odio questa storia”
Probabilmente la odia, ma io mi sto divertendo un mondo “Cosa è successo?”
Brennan geme “possiamo semplicemente concludere qui la storia?”
“No!” Dice Warren, “Ora è quando tutto si fa interessante”
Brennan sembra così imbarazzato, ma è lui stesso a continuare il racconto “Lasciami solo dire che ci ha impiegato pochissimi secondi per realizzare il motivo per cui io pensavo che lei fosse lì, e che io ci ho messo più di pochissimi secondi per realizzare che lei non fosse lì perché voleva che le levassi la t-shirt di dosso”
“Oh no, povera ragazza”
Brennan mi fa una smorfia “povera ragazza un corno! Te l’ho detto che lei è Satana, fa perfino sembrare Bridgette un angelo!”
“Ti ho sentito” urla Bridgette dalla sua camera.
Brennan scrolla le spalle “È vero”
“Lei non è una cattiva ragazza” dice Price a Brennan “lei semplicemente ti odia”.
“Ma …lei aprirà i vostri concerti al prossimo tour, giusto? Non può odiarti così tanto”, dico.
Brennan scuote la testa “no, lei decisamente mi odia, ma ha anche un talento mostruoso e questo è l’unico motivo per cui ha ottenuto l’ingaggio”.
“Non hai nessuna sua canzone?” chiedo “Vorrei sentirne una”.
Brennan scatta verso di noi e mi mette in mano il suo telefono dopo aver fatto partire un video su YouTube. Ridge si allontana e scende dal tavolo per mettere in tavola i piatti per il cinese. Non posso fare a meno di fissare il video sul telefono di Brennan in completa ammirazione. Quella ragazza è davvero molto bella e ha un talento mostruoso. Guardo un primo video, e poi un altro e poi un terzo prima di realizzare che Brennan non muove un muscolo. Può far finta di non essere interessato a lei, ma ha trattenuto il respiro per la durata di ogni video senza distogliere gli occhi dallo schermo.
Stiamo guardando il quarto video quando arrivano le ordinazioni del cinese. Facciamo i piatti e ci sediamo intorno al tavolo. È il primo pasto che io e Ridge consumiamo insieme come coppia. È seduto proprio accanto a me, con la sua mano sulla mia gamba. Quanti pasti abbiamo mangiato insieme, intorno a questo tavolo, mentre ci sforzavamo di stare seduti uno lontano dall’altra quanto più ci era possibile? Mi fa stare bene poter stare seduta accanto a lui e toccarlo senza combattere una battaglia interna che mi fa sentire che è tutto sbagliato.
Mi piace.
La porta del bagno che c’è tra le vecchie camere di Bridgette e Warren si apre. Bridgette è in piedi avvolta in un’asciugamano, bagnata fradicia dopo la doccia. I suoi occhi percorrono il tavolo fino a quando non vede Warren e allora getta contro di lui qualcosa, colpendolo al petto. Qualunque cosa fosse, cade nel suo piatto, dopodiché la porta sbatte nuovamente.
Tutti guardiamo verso Warren. Lui tira su il blocco di qualunque cosa gli è stata tirata addosso e lo fissa per qualche secondo. Poi lo annusa. Lentamente la tua testa ruota verso Ridge.
“Formaggio? Hai messo del formaggio nella mia doccia?”
Guardo Ridge che si sta trattenendo dal ridere.
Warren annusa il formaggio e dopo ne prende un piccolo pezzo. Copro la mia bocca con la mano nel tentativo di non vomitare. Non ha capito che Bridgette ha spalmato il pezzo di formaggio in alcune parti del suo corpo prima di realizzare che non fosse una saponetta?
Warren sistema il formaggio sul suo piatto con l’entusiasmo di qualcuno che ha ricevuto una portata omaggio.
Mi sono mancati così tanto i loro scherzi, nonostante alcuni siano davvero disgustosi. Stringo la gamba di Ridge per fargli sapere che ha avuto un colpo di genio.
Al termine della cena, scrivo a Ridge che devo andare via. Domani mattina dovrò alzarmi presto e saranno passate le dieci di sera prima che metterò piede in casa. Saluto i ragazzi e Ridge mi accompagna giù. Quando raggiungiamo la mia macchina, apre la portiera ma non mi dà un bacio per salutarmi. Aspetta che io mi sieda al posto di guida e poi fa il giro dell’auto e si siede dal lato del passeggero.
Prende il telefono che avevo appena collegato all’autoradio. Poi me lo passa.
È tutto ok?
Faccio cenno di sì con la testa, ma lui non sembra convinto. Non so come dire “Smetti di avere amiche” senza sembrare Bridgette.
Ti ha seccato?
Non ha bisogno di specificare a cosa lui si stia riferendo. Lo sappiamo entrambi, e non so cosa rispondergli. Non voglio essere la fidanzata gelosa che crea problemi per ogni singola cosa, ma come faccio a non essere gelosa quando c’è ancora una parte di me che invidia Maggie?
Per favore Syd, cerca di essere onesta. Ho bisogno di sapere a cosa stai pensando.
Sospiro, grata del fatto che lui ci tenga a parlare di questa cosa, ma allo stesso tempo con una sorta di desiderio di nascondere tutta la polvere sotto al tappeto.
Sydney: Mi sento a disagio. Mi secca che tu sia così preoccupato per lei, ma mi seccherebbe anche se tu non lo fossi. Quindi credo sia solo… strano. Servirà solo del tempo per abituarmi, suppongo.
Ridge: Mi preoccupo per lei. E mi prendo cura di lei. Ma non sono innamorato di lei Sydney. Sono innamorato di te.
Quando finisco di leggere il messaggio, lui si allunga sul sedile e prende il mio viso tra le sue mani. “Ti amo.”
La sincerità nel suo sguardo mi strappa un sorriso “Lo so, ti amo anche io.”
Mi fissa per un momento, alla ricerca del più piccolo rimasuglio di dubbio nella mia espressione. Poi mi dà il bacio della buonanotte. Scede dall’auto e percorre le scale due alla volta. Non appena raggiunta la sommità, mi scrive un messaggio
RIDGE: Scrivimi appena arrivi a casa sana e salva. E grazie.
RIDGE: Per essere come sei.
Guardo verso di lui, sorrido, poi sparisce all’interno dell’appartamento. Osservo la sua porta per un momento, poi getto il telefono nella borsa, quando d’improvviso qualcuno bussa al mio finestrino. Salto per aria e premo la mano al petto. Mi volto verso il finestrino, alzo gli occhi al cielo.
Stai scherzando, vero?
Hunter è in piedi, davanti al mio finestrino e mi guarda con gli occhi speranzosi. Dimenticavo che anche lui frequenta questo complesso di appartamenti. Suppongo che questo significhi che sta ancora insieme a Tori. Lo fisso per un momento e non sento assolutamente nulla. Nemmeno la rabbia.
Metto la retromarcia, allontanandomi dalla zona residenziale senza guardarmi indietro.
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RIDGE: Stai dormendo?
Guardo l’ora del suo messaggio. L’ha inviato due minuti fa. Tolgo l’asciugamano dalla testa e passo le dita tra i capelli prima di rispondergli.
SYDNEY: Non ancora. Sono appena uscita dalla doccia
RIDGE: Ah si? Quindi sei nuda!
SYDNEY: Ho addosso un’asciugamano. E no, non ti mando una foto.
RIDGE: Non voglio una foto. Voglio che tu apra la porta di casa e mi lasci entrare.
Getto un’occhiata al soggiorno e poi di nuovo al telefono. Lui è qui? Ho lasciato il suo appartamento un’ora fa. Mi precipito in soggiorno con la preoccupazione che mi colpisce alla bocca dello stomaco. Spero che non sia successo niente. Spero che Hunter non abbia fatto qualcosa di stupido dopo che mi sono allontanata.
Guardo attraverso lo spioncino ed eccoli lì, che fissa la porta. Ho lasciato la luce del soggiorno spenta dal momento che sto aprendo con solo un’asciugamano addosso. Ridge si infila dentro il mio appartamento e chiudo la porta, l’ambiente è avvolto nel buio. Poi improvvisamente non indosso più il telo, le labbra di Ridge sono sulle mie e la mia schiena è appoggiata al muro del soggiorno.
Ridge non è esattamente il tipo di persona che si presenta a casa mia senza prima chiedermelo, ma non mi importa. Non mi importa per niente.
Gli sfilo la maglietta e sbottono i Jeans, la sua bocca è ovunque ma le sue mani mi tengono bloccata contro il muro. Si sfila i boxer e poi mi solleva, avvolgendo le mie gambe intorno ai suoi fianchi. Comincia a dirigersi verso la camera da letto, poi realizza che siamo più vicini al divano, così torna indietro e mi ci sdraia sopra.
Ci stiamo ancora baciando quando lui si posiziona sopra il mio corpo e subito dopo è dentro di me, ed è incredibile. Sono così innamorata di quest’uomo.
Smette di baciarmi per un momento e lascio la mia testa cadere all’indietro tra i cuscini e mi rilasso mentre lui prende a baciarmi il collo. Quando raggiunge nuovamente la mia bocca porta indietro il viso e mi osserva. Sposta indietro i miei capelli, dalla finestra filtra su di noi luce a sufficienza per vedere tutta l’emozione nei suoi occhi. Mi guarda con un tale sentimento mentre mi dice “Ti amo Sydney”, fa una pausa in modo che io possa concentrarmi totalmente sulle sue parole e su nient’altro “Ti amo più di quanto abbia mai amato qualunque altra donna”.
Devo chiudere gli occhi perché l’impatto delle sue parole mi colpisce ovunque. Non ho idea di quanto volessi sentire queste parole. Avevo bisogno di queste parole. E lui sa che non gli avrei mai chiesto di dirmi una cosa del genere o di paragonare la nostra storia alla sua ultima relazione, ma eccolo qui, pronto a distruggere ogni minimo dubbio che si è insinuato nella mia testa questa sera nel suo appartamento. Silenziosamente ripeto le sue parole, per nulla al mondo voglio dimenticare questo momento. Questi sentimenti.
“Ti amo più di quanto abbia mai amato qualunque altra donna”.
La sua bocca calda preme delicatamente contro la mia e la sua lingua scivola tra le mie labbra. Mentre gli restituisco il bacio, avvolgo le mie mani tra i suoi capelli e lo spingo più che posso contro di me. Nei successivi minuti, Ridge mi dimostra quanto io sia importante per lui, senza aver bisogno di parlare o di cantare nessun’altra parola.
Anche quando è tutto finito, trascorriamo un po’ di tempo con le nostre bocche ancora appiccicate. Ogni volta che cerca di smettere di baciarmi, non riesce. È un continuo di baci, uno dietro l’altro. Alla fine, seppellisce il suo volto contro il mio collo e lo sguardo sulla mia pelle “posso stare con te questa notte?”
La sua richiesta mi fa ridere. Non so perché. A questo punto è come se fosse un dato di fatto.
Non appena annuisco, afferra le mie braccia e mi aiuta a tirarmi su insieme a lui. Poi mi solleva e mi porta in camera. Mi sdraia sul letto e si infila con me sotto le coperte avvolgendo le sue gambe nude attorno alle mie. Adoro che nessuno dei due sia vestito. Questa è una prima volta.
Lo bacio sul naso e vorrei parlargli con i segni ma è buio e lui non riuscirebbe a leggere nemmeno le labbra, per cui prendo il mio telefono.
SYDNEY: è stato completamente inaspettato
RIDGE: preferisci che il tuo ragazzo sia più prevedibile?
SYDNEY: preferisco che il mio ragazzo sia tu. Questa è la mia unica e sola richiesta. Sii solo Ridge Lawson e potrai uscire con me.
RIDGE: sei fortunata. Sono piuttosto bravo ad essere Ridge Lawson
Siamo così smielati. Odio questa cosa di noi, ma la amo anche.
SYDNEY: sorprendente o prevedibile, amo ogni versione di te.
RIDGE: anche io amo ogni versione di te. Anche se il resto della nostra vita sarà prevedibile, non mi stancherò mai di te. Possiamo vivere in continuazione lo stesso giorno e comunque chiederei di averne ancora.
SYDNEY: come se ricominciassimo sempre da capo. Mi sento nello stesso modo.
RIDGE: Tu rendi la quotidianità qualcosa che in realtà mi ritrovo ad aspettare con ansia. Se ora mi dicessi di andare a lavare i piatti insieme, mi ecciterei.
SYDNEY: e cosa mi diresti se ti proponessi di fare il bucato? Ti ecciterebbe anche questo?
La luce che proviene dai nostri telefoni mi aiuta ad osservarlo mentre mi guarda. Lentamente fa un cenno con la testa, come se il pensiero di fare il bucato con me lo infiammasse. Faccio un sorrisetto e guardo di nuovo verso il telefono.
SYDNEY: Sicuro che non vedi l’ora di mangiare lo stesso pasto ogni giorno?
RIDGE: si, se lo mangio con te
SYDNEY: sarai in grado di bere la stessa bevanda ogni singolo giorno?
RIDGE: se la bevo con te, e continuerei a sentirmi assetato anche sul letto di morte
SYDNEY: oh, questa è una bella frase, continua.
RIDGE: Se potessi ascoltare la musica, sentirei la stessa canzone in continuazione e non mi stancherei mai a condizione che io possa ascoltarla con te.
Scoppio a ridere.
SYDNEY: Vedo che hai mantenuto l’autoironia che hai sempre avuto con le battute sui non udenti.
Ridge raggiunge la mia bocca e la sfiora. “E tu hai ancora lo stesso splendido sorriso che hai sempre avuto”. Il suo pollice scorre lungo il mio labbro inferiore e i suoi occhi diventano sempre più intensi mentre fissa la mia bocca “Stesso sorriso …stessa risata”, ritira la mano dalla mia bocca e si solleva. “Sembrano i versi di una canzone” e nello stesso istante in cui lo dice, scivola via dal letto e accende la lampada. “Carta?” Apre un cassetto, non trova fogli però recupera una penna e poi mi guarda con urgenza “mi servono dei fogli”
Mi alzo anche io dal letto e raggiungo la scrivania. Prendo un blocco per gli appunti e un libro sul quale possa appoggiarsi e lui li afferra dalle mie mani ancor prima che io possa risedermi a letto e poi comincia a scrivere i versi di una canzone. Mi è mancato così tanto guardarlo. Scrive qualche frase e io mi sporgo al di sopra delle sue spalle per guardarlo.
Gli stessi posti sul divano
Le stesse bevande quando usciamo
Stesso sorriso, stessa risata.
Lo sai, non ne avrò mai abbastanza
Fa una pausa e poi mi guarda. Mi sorride e mi passa la penna. “È il tuo turno”. Sembra proprio come ai vecchi tempi. Prendo la penna, il blocco e mi prendo un momento per pensare prima di scrivere la mia strofa.
Alcuni vestiti sul pavimento
Alcuni cani fuori dalla porta
Stessa stanza, stesso letto
Non potrei desiderare nient’altro
Fissa il testo della canzone, fino a quando salta giù dal letto e si mette a cercare qualcosa sul pavimento. “Jeans?”
Gli indico il soggiorno. Lui fa un cenno, come se avesse dimenticato che siamo arrivati nudi in camera. Indica sopra le spalle “Chitarra. Mia Macchina”. Si precipita fuori dalla mia camera e un minuto dopo lo sento uscire dalla porta di casa. Abbasso lo sguardo sulla pagina e rileggo nuovamente il testo della canzone. Avevo già scritto altri due versi quando lui rientra nella mia camera con la chitarra.
Mentre tutto sta cambiando
baby, tu sei scolpito nella pietra.
Sistema la chitarra sul letto e guarda la canzone. Poi mi indica di passargli la penna. Strappa la pagina e inizia a scrivere accordi e note su un altro foglio. Questa è la parte migliore. È come una magia – guardarlo ascoltare una canzone che nemmeno è stata suonata e neanche esiste ancora. La penna scorre frettolosamente sul foglio di carta. Ripone nuovamente il testo della canzone di fronte a lui e inizia ad aggiungere gli accordi.
Feels like we made it
Got something of our own
Maybe it’s predictable
But I can’t complain
With you and me
All I need Is more of the same
Mi passa penna e blocco, poi afferra la sua chitarra e inizia a suonare mentre io leggo la strofa. Chiedendomi come lui faccia a fare tutto ciò con così poco sforzo. Così, ha creato una nuova canzone. Un’intera canzone nata da nient’altro se non poche frasi e un po’ di ispirazione.
Inizio a scrivere altri versi mentre lui suona gli accordi.
Same songs in the car
We never needed to go too far and
I won’t leave you alone
Just stay the same baby
I’ve always known that
When everything is changing
Baby we’re written in stone
Feels like we made it
Got something of our own
Maybe it’s predictable
But I can’t complain
With you and me
All I need Is more of the same
Quando termino di scrivere nuovamente il ritornello, lui la guarda e la rilegge per intero. Poi mi passa il testo, si appoggia alla testata del letto e mi fa segno di sedermi tra le sue gambe. Lo raggiungo gattonando, mi giro e appoggio la schiena al suo petto, così lui fa scivolare la chitarra attorno a noi. Non deve nemmeno chiedermi di cantarla. Inizia a suonare, appoggiando la sua testa contro la mia ed io inizio a cantare la canzone per lui, in modo che lui possa perfezionarla.
La prima volta che ha suonato per me, eravamo seduti esattamente in questo modo. E proprio come quella prima volta, sono completamente incantata da lui. La sua concentrazione è stimolante, e il modo in cui crea questi suoni così meravigliosi che lui nemmeno può sentire, rende difficile concentrarmi sui versi. Voglio girarmi e guardarlo suonare. Ma amo anche il fatto che siamo legati insieme qui sul mio letto e io sia ingabbiata contro di lui dalla sua chitarra, e che lui di tanto in tanto, posi dei baci al lato della mia testa.
Potrei fare questo con lui ogni santa sera e non mi stancherei mai.
Abbiamo riprovato il pezzo tre volte e lui si è fermato al termine di ogni prova per aggiungere delle note. Dopo la quarta ed ultima volta, getta la penna sul pavimento e appoggia la chitarra sull’altro lato del letto. Poi mi prende e mi fa girare e poco dopo mi ritrovo a cavalcioni sul suo grembo ed entrambi stiamo sorridendo.
Un conto è realizzare la propria passione, e un altro è essere in grado di dividere quella passione con la persona di cui sei innamorato. È divertente ed intenso, e penso che entrambi stiamo realizzando per la prima volta che per noi questa cosa è valida, possiamo farlo ogni volta. Scrivere canzoni, baciarci, fare l’amore, ispirarci e scrivere altre canzoni. Ridge mi bacia, poi si scosta appena e dice “questa è la mia nuova canzone preferita”.
“Anche la mia”
Fa scivolare entrambe le sue mani sulle mie guance, serra leggermente le labbra, poi si schiarisce la gola “With you and me… All I need …Is more of the same” (con noi due… tutto quello di cui ho bisogno… è sempre la stessa cosa)
Oh mio Dio, sta cantando. Ridge Lawson sta cantando per me. Ed è terribile perché è così stonato. Una lacrima mi cade dagli occhi perché è la cosa più bella di cui io sia stata testimone e che abbia mai ascoltato o sentito.
Asciuga la lacrima con il suo pollice e sorride “È stato così pessimo, Eh?”
Rido e scuoto la testa e poi lo bacio con molta più passione di quanto abbia mai fatto perché non c’è alcun modo in cui io possa esprimere verbalmente quello che provo per lui in questo momento, per cui lo amo silenziosamente. Lui non interrompe il bacio nemmeno mentre cerca di raggiungere la lampada alle sue spalle e la spegne. Afferra le coperte per coprirci e poi infila la mia testa sotto il suo mento mentre il suo corpo si avvolge al mio.
Nessuno dei due dice Ti amo prima di addormentarsi.
Qualche volta due persone condividono un momento di silenzio, così profondo e potente, che una semplice frase come Ti amo, rischia di perdere tutto il suo significato se pronunciata ad alta voce.
NOTA INFORMATIVA: la canzone scritta da Ridge e Sydney esiste davvero, si intitola Same ed è di Peterson Griffin. Ecco il link per ascoltarla. (Io lui lo adoro!)
https://youtu.be/qVJucksXe3c
Così come la canzone scritta da Price, Even if your back is turned, sempre di Peterson Griffin
https://youtu.be/_ykJmDOmUl0
Scusa vorrei sapere se questo libro fa parte di una serie e se è così quale è il primo? Grazie
è il seguito, che l’autrice sta pubblicando su wattpad, di Forse un giorno. Devi assolutamente leggerlo, è stupendo!