Mansfield college di Amabile Giusti
“Mi chiamo Fanny e ho diciassette anni. Purtroppo ho perso entrambi i genitori e sono i miei zii a occuparsi di me. Be’, occuparsi è una parola grossa: diciamo che mi sopportano.
La zia Mary non sarebbe male se non avesse sposato da poco un uomo detestabile, Lord Bertram, vedovo e con due figli già grandi. Julia ha la mia età e mi guarda dall’alto in basso, mentre Edmund ha vent’anni, è ironico, sfrontato, brillante e… pericolosamente sexy.
Non si prospetta un grande anno, per me. Insieme ai miei cugini dovrò frequentare il Mansfield College, un istituto che pare tirato fuori da un romanzo dell’800. Dovrò indossare un’uniforme e fingermi quieta e paziente anche se sono testarda e ribelle. Dovrò aspettare di compiere diciotto anni per poter fare quello che voglio della mia vita. Ma, soprattutto, dovrò evitare a ogni costo di innamorarmi di Edmund.“
…
«Sei molto gentile a immaginarmi come la protagonista di un romanzo. La mia vita è assolutamente anonima, invece.»
«Anonima? Allora, vediamo un po’: sei bellissima con quei lineamenti esotici anche se pensi di essere una cozza, studi in un college che sembra Hogwarts di Harry Potter, ti piace un tipo che potrebbe finire sulle copertine di GC e Men’s Health tanto è figo, hai un corteggiatore che è un affascinante mascalzone, e poi ci sono la vipera che vuole soffiarti il ragazzo, la bulletta che cerca di metterti i bastoni fra le ruote, due amiche un po’ svampite, e una famiglia di stronzi patentati. In pratica c’è tutto per essere un romanzo!»
…
“In fondo, l’amore, cos’è? Un’emozione inspiegabile, che inizia senza saperlo e finisce senza volerlo. Non è cibo, non è acqua, non è sangue, non è ossigeno. E quando finisce respiri lo stesso, cammini lo stesso, sei vivo lo stesso. Non hai perso un braccio, una gamba, la vista. Sei la medesima persona di prima. E non lo sei. Anche se gli altri non capiscono cosa ti manca, tu non sei affatto la stessa persona.”
Mansfield college di Amabile Giusti, young adult pubblicato il 10 giugno.
Ero davvero curiosa di scoprire come sarebbe stata la rivisitazione in chiave moderna di Mansfield Park di Jane Austen. Come saprete questo volume fa parte della serie Austen Society in cui 7 autrici hanno scritto i retelling dei romanzi più amati di Jane Austen:
- Northanger’s secret di Angela Contini (Northanger Abbey)
- Lost in Persuasion di Patrisha Mar (Persuasione)
- Emma’s Theory di Daniela Volonté (Emma)
- Age of sensibility di Laura Mercuri (Ragione e sentimento)
- Mansfield College di Amabile Giusti (Mansfield Park)
- Maleficent Susan di Raffaella Poggi (Lady Susan)
- Bianca Marconero (Orgoglio e pregiudizio)
Ed eccomi qui a parlarvi di una delle mie autrici del cuore, che ho conosciuto grazie alle mie amiche durante il lockdown, non uscivano nuovi libri e finalmente ho potuto dedicarmi al recupero di alcuni arretrati che avevo in libreria da tempo. Loro hanno insistito ‘vai con la Giusti vedrai che è perfetta per te’ e così in pochissimo ho recuperato tutti i suoi romance usciti con Amazon Publishing e mi sono innamorata della sua penna, tanto da sperare nel suo ritorno dopo un periodo di inattività.
Per me Mansfield college è stata una boccata d’aria fresca, un romanzo avvincente che fa penare il lettore per oltre 600 pagine e lo porta a credere che tutto sia finito, che non potrà esserci gioia e che la nostra Fanny non potrà avere il suo lieto fine.
La Giusti si è concessa tutto lo spazio necessario per portarci all’esasperazione e ha inserito molti elementi del romanzo originale aggiustandoli in chiave moderna pur mantenendo un linguaggio che oserei definire classico, passatemi il termine. I personaggi si muovono quindi su una scena moderna, ma gli scambi, specie tra Fanny e Edmund mantengono quasi sempre, quella formalità che richiedeva l’etichetta dell’800 e ho molto gradito questa attenzione ai vocaboli e alle apparenze che al giorno d’oggi non esistono più.
Mansfield college è speciale sotto molti punti di vista, è speciale l’ambientazione che sembra uscita direttamente da un romanzo di Jane Austen, è speciale il fatto che la tecnologia all’interno di quelle mura quasi non esista e che per comunicare col mondo esterno ci si debba servire di lettere se non si vuole essere costantemente sotto controllo perché le telefonate sono contate e le mail non restano private.
È speciale il rapporto che si instaura fin da subito tra Fanny e Edmund, la prima impressione a volte è sbagliata e Fanny deve ricredersi su di lui, la gentilezza che le riserva non è frutto di calcolo o di un gioco, lui mostra subito di tenere in modo particolare a lei e non si fa problemi a mostrarlo anche se questo non è visto di buon occhio dal padre che per lui vuole una moglie blasonata o ricca, meglio se entrambe. Ma Edmund sa come non destare sospetti, è tutta la vita che tiene a bada il padre e mostra al mondo la facciata che più gli piace, solo con Fanny si sente libero di essere se stesso, senza maschere, ma lei è troppo insicura per rendersi conto che l’affetto che mostra non è fraterno.
Fanny è dovuta crescere in fretta e si è trovata a solo diciassette anni sola al mondo, costretta ad accettare la carità di una famiglia che non è la sua e che non mostra di tenere a lei in nessun modo. Il Mansfield college è una prigione, dorata con tanti comfort, ma pur sempre una prigione e fin dal primo giorno sente che non è il posto che fa per lei, ma per fortuna oltre a Edmund sempre pronto a sorreggerla e a due ragazze molto particolari che decidono di diventare sue amiche, può contare sui cavalli, animali che ama e con cui ha una incredibile affinità. Ogni volta che qualcosa la turba, ogni volta che soffre e si sente persa corre da loro e con una cavalla e la sua puledrina ha un rapporto simbiotico.
A turbare ulteriormente le sue giornate ci si mette l’arrivo dei gemelli Crawford, Henry e Marylin, un dongiovanni e la ex di Edmund, proprio quello che ci voleva. E fin da subito entrambi cercano di mettere in chiaro le loro intenzioni, Henry vuole far capitolare Fanny come tutte le altre ragazze, impresa ardua, e Marylin vuole riconquistare Edmund ed è disposta a tutto per riuscirci.
Per Fanny si prospettano tempi duri, visto che oltre a Henry e Marylin ci pensa la sorella di Edmund, Julia, che è gelosa delle attenzioni che Henry le riserva, a metterle i bastoni tra le ruote e comportarsi in modo spregevole nonostante lei la salvi spesso da se stesse e da situazioni compromettenti.
Per Fanny gli unici momenti lieti sono con Edmund che però troppo spesso le rifila frasi sul vederla come una sorella ed essere protettivo nei suoi confronti per questo motivo, non esattamente le attenzioni che lei si aspetta dal ragazzo per cui ha un’immensa cotta. E dovrà passarne di acqua sotto i ponti prima che tra i due avvenga un avvicinamento fisico. D’altronde i trope sono messi in chiaro dalla Giusti fin da subito: Young adult, Slow burn, First love, Friends to lovers, Social gap, Contemporary romance, College romance, Retelling romance. Non potevamo di certo aspettarci scintille, ma di farfalle nello stomaco ne voleranno parecchie e non potrete fare a meno di innamorarvi di Edmund anche se, ve lo assicuro parecchie si ritroveranno a tifare per il bad boy Henry che per Fanny cambierà in modo inaspettato.
Insomma smeraldi se ancora non avete avuto modo di leggere nulla di Amabile Giusti o se siete sue fan da sempre Mansfield college non potete proprio lasciarvelo sfuggire per nessun motivo al mondo.