Madrid. Diario di viaggio…#spagna_portogallo11
Salutiamo il Portogallo e la magnifica Lisbona (Lisbona nuova e Lisbona antica) per immergerci nella frenesia di Madrid.
Capitale, più grande città di Spagna, sede del governo e residenza della monarchia, Madrid è tutto questo e molto di più. Sorge ad una altitudine di 660 metri che ne fanno la capitale più alta d’Europa ed è la città più visitata di Spagna.
Il nostro tour parte dalla Stazione Atocha, bellissimo progetto dell’archistar Raphael Moneo. Intervento complesso in cui il progettista ha prestato molta attenzione alle preesistenze, recuperando la stazione ottocentesca e creando un nuovo polo urbano per la città, un nodo intermodale in cui coesistono le stazione dell’alta velocità, dei treni locali e della metropolitana.
Spicca nella sua maestosità la rotonda, un imponente volume circolare scandito da una partizione di pilastri in laterizio a sezione quadrata intervallati da pannelli di vetro da cui, filtra la luce durante il giorno e che durante le ore di buio permette all’edificio di trasformarsi in una sorta di lanterna. La parte più affascinante è l’ex stazione ottocentesca, Moneo le toglie il ruolo di snodo ferroviario trasformandola in nodo urbano, trasformandola in una grande serra alla Crystal Palace di Paxton, dove altissime piante tropicali formano un esotico giardino costantemente irrorato di luce ed acqua, su cui si affacciano bar, ristoranti e negozi.
Usciamo dalla Atocha e ci dirigiamo verso il Prado per visionare, durante la nostra passeggiata, il Museo Nazionale Reina Sofia, in particolar modo l’ampliamento ad opera di Jean Nouvel, vincitore del concorso indetto nel 1999 per la sua capacità di dialogare in modo elegante e rispettoso con il classico e solido edificio preesistente.
Interessante anche l’ingresso del Reina Sofia in Plaza del Emperador Carlos V con queste torri leggere vetrate che danno movimento alla facciata storica del museo.
Il Caixa Forum di Herzog & de Meuron è sicuramente uno degli edifici da cui sono letteralmente ossessionata, adiacente al Paseo del Prado è ormai un punto stabile del tragitto culturale-turistico della città di Madrid. Me ne sono invaghita fin dalla prima volta che l’ho visto su una rivista di architettura. Ho amato la scelta delle due archistar svizzere di staccare dal terreno il volume in mattoni rossi vincolato dalla Soprintendenza e creare sotto di esso una piazza coperta che inviti i turisti ad entrarvi. Altra scelta di fortissimo impatto è la parete verde che hanno creato su un edificio con affaccio cieco sulla piazza d’innanzi al Caixa Forum, e cosa dire della scelta di chiudere tutte le aperture originarie con mattoni nuovi e sostituire la copertura allineandosi all’altezza degli edifici limitrofi con una struttura in ferro arrugginito? Io sono rimasta semplicemente folgorata dalla pulizia e dalla maestosità di questo stupendo intervento di riconversione di architettura industriale. Assolutamente imperdibile!
Proseguendo lungo il Paseo del Prado si giunge, ovviamente, all’imponente Museo del Prado. Purtroppo quando il tempo a disposizione è poco si è obbligati a compiere delle scelte e nel nostro caso quasi sempre si finisce col rinunciare a visitare i musei che porterebbero via un’intera giornata per essere gustati appieno. Così ci toccherà tornare ancora a Madrid per ammirare le meraviglie racchiuse all’interni del Prado…che peccato 😉 .
Accanto all’ampliamento del Prado di Moneo (caspiterima quante star dell’architettura hanno lavorato a Madrid, quando vedo cosa c’è in giro mi vergogno un po’ della povertà di architetture contemporanee che c’è in Italia) sorge il Monastero di San Jeronimo el Real il cui chiostro è stato inglobato nell’ampliamento.
Una risposta
[…] avervi fatto vedere la zona più conosciuta, dalla Stazione Atocha al Museo del Prado, oggi vi porto a zonzo per la città di Madrid toccando aree decisamente non turistiche e non […]