L’ultima perla di Leah Fleming
TRAMA
1879, York. Greta Costello, in cerca di un lavoro per riuscire a sopravvivere, approfitta dell’occasione che le offre il vecchio gioielliere Saul Abrahams: lo aiuterà in laboratorio il sabato. Ben presto, però, il suo occhio per i dettagli, le lunghe dita e una rara capacità di riconoscere la bellezza convincono il vecchio Saul a insegnarle a infilare le perle. Greta svilupperà rapidamente una vera e propria abilità in quest’arte, che la condurrà, non senza dolori e difficoltà, verso una nuova esistenza.
1879, Scozia. Jem Baillie conosce l’immenso potere di una perla perfetta. Suo padre pescava perle sul fiume Tay e insieme a lui ne aveva trovata una fra le più stupefacenti e rare: per le dimensioni e la brillantezza l’aveva battezzata “Regina”. Ma uno sfortunato giorno la preziosa perla gli è stata rubata e da quel momento la vendetta è l’unica cosa che lega Jem al resto del mondo. Sarà proprio quella perla a unire, dalla Scozia all’America, i destini di tre vite che ignoravano di avere qualcosa in comune…
Recensione del romanzo storico
‘L’ultima perla’
di Leah Fleming
a cura di Paulina B. Lawrence
per il blog Esmeralda Viaggi e Libri
Ho letto per voi L’ultima Perla di Leah Fleming, e vi dirò che le mie emozioni e il mio parere riguardo a questo romanzo sono cambiati molto in corso di lettura.
Dopo i primissimi capitoli avevo quasi deciso di interrompere la lettura, perché li avevo trovati noiosi e confusi.
Ma poi la narrazione ha preso quota, i personaggi acquistano spessore e l’autrice parte a raccontarci tutta una serie lunghissima di eventi, per lo più negativi purtroppo. In questa fase di lettura, durata fino a circa 50 pagine prima della fine del romanzo, avevo deciso il titolo per questa recensione, che sarebbe stato: tanti fatti, nessuna emozione. Le vicende narrate sono molte, la vita dei due protagonisti, Greta detta Margaret e James detto Jem, scorrono da principio parallele (le due storie vengono narrate con un alternarsi di capitoli) e poi iniziano ad intrecciarsi, ma, nonostante il libro sia scritto in modo tale da essere davvero scorrevole (soprattutto per un romanzo storico) e si lasci leggere abbastanza piacevolmente, la lettura non mi stava regalando emozioni particolari. Ho continuato a leggere sulla base di una mia speranza, ovvero che dopo tante morti, tradimenti, e sofferenze, almeno alla fine qualcosa di bello sarebbe dovuto succedere.
In questa sede, per non spoilerare, preferisco non dirvelo se c’è il lieto fine o meno…Ma vi interesserà sapere che nelle ultime 50 pagine circa si cambia registro completamente, assistiamo al ‘risveglio’ di Greta, alla rinascita, il suo cuore, diventato di pietra a causa delle vicissitudini della sua vita complicata, finalmente inizia a sciogliersi e allora si, anche io lettrice ho finalmente cominciato ad emozionarmi…nonostante per tutta la lettura del romanzo non mi sia mai sentita vicina alla protagonista.
Nel finale troviamo il compromesso, la mediazione, la speranza verso il futuro…Il messaggio principale di quest’opera narrativa è che solo l’Amore conta sul pianeta terra, l’unico vero valore che possediamo sono gli affetti, ed è su questi che vale la pena basare le nostre scelte e fondare le nostre vite, messaggio col quale io concordo pienamente.
Nota: romanzo leggibile e comprensibile da tutti, in particolare da chi ha pazienza e ama le vicende lunghe e tortuose.