Love on the brain. L’amore in testa di Ali Hazelwood

Quando le viene offerta la possibilità di guidare un team di lavoro alla NASA per la costruzione di un casco spaziale, la neuroscienziata Bee Königswasser si pone la domanda che è la stella polare della sua intera esistenza: al posto mio, Marie Curie cosa farebbe? Ovviamente, accetterebbe senza esitare. Ma la madre della fisica moderna non ha mai dovuto condividere il comando con Levi Ward, l’arcinemico di Bee fin dai tempi del dottorato, un ingegnere tanto attraente quanto insopportabile. Eppure, nel momento in cui qualcuno cerca di sabotare il laboratorio, è proprio Levi a dimostrarsi un alleato fedele, facendo crollare tutte le certezze di Bee su quell’uomo criptico e sempre un po’ scontroso, per il quale inspiegabilmente comincia a provare attrazione. Per lei, che ha passato tutta la vita a studiare la mente e a farsi dominare dalla ragione, arriverà il momento di seguire il cuore?

Love on the brain. L’amore in testa di Ali Hazelwood, contemporary romance pubblicato da Sperling & Kupfer l’11 aprile.

Sono ormai dieci giorni che ho terminato questo gioiellino, ma non ho mai trovato il tempo per mettermi comoda e buttare giù le mie idee. La Hazelwood è riuscita a conquistarmi anche questa volta e lo ha fatto con un trope che non rientra tra i miei preferiti, ‘miscommunication = problemi di comunicazioni tra i protagonisti’. Devo ammettere che ho sentito un pochino la mancanza dei capitoli dal punto di vista di Levi, sarebbe stato bello entrare nei suoi pensieri, ma c’è comunque un espediente (che non vi svelerò) che permette di sapere cosa prova per Bee e toglie al lettore ogni possibilità di equivocare le varie situazione che lei narra.

All’inizio però, un lettore poco attento, potrebbe etichettarlo come hate to love vista la trama e la versione che Bee dà delle dinamiche pregresse che vedono coinvolti lei e Levi quando erano entrambi dottorandi. Bee è convinta che Levi Ward sia la sua nemesi e che le occhiate e i silenzi che dedicava a lei fossero frutto di un odio radicato e della mancanza di stima nei suoi riguardi. Capirete bene quindi che non sprizzi di gioia quando le viene svelato con chi dovrà condividere l’ideazione di un casco spaziale che aiuterà gli astronauti in orbita.

Con tutte le persone che sperava di non ritrovare sul suo cammino Levi veniva appena dopo il suo orribile ex fidanzato, ma di poco, pochissimo. Certo la differenza tra i due è abissale, Levi non ha mai nascosto il suo pensiero su Bee facendola sentire da subito una presenza indesiderata, mentre il suo ex l’ha tradita, umiliata e sminuita in ogni modo possibile per anni senza che lei se ne rendesse conto.

Ma questa è l’occasione della vita per riscattarsi dai torti subiti e quindi è pronta a mettere da parte l’orgoglio e lavorare col suo acerrimo nemico fianco a fianco cercando di avere un rapporto professionale. L’inizio non è dei più semplici, le cose per lei e la sua assistente Rocio (personaggio che ho adorato per tantissimi motivi che vi lascio scoprire, sappiate solo che ‘nulla è come sembra’) si mettono subito male, sembra che Levi le stia mettendo i bastoni tra le ruote impedendole di fare il proprio lavoro per estrometterla dal progetto, ma non potrebbe essere più lontana di così dalla verità.

Sarà proprio grazie a lui se Bee non verrà estromessa dal progetto e potrà iniziare a lavorare a tempo pieno su questo prototipo che la mette alla prova e mostra a tutti quanto sia brava e preparata. C’è qualcuno che dal primo momento trama nell’ombra per motivi sconosciuti, mail che non vengono recapitate, risposte che non arrivano, riunioni dello staff di cui Bee e Rocio non vengono avvisate, dati che vengono alterati, all’inizio Bee crede sia Levi che le rema contro, ma dopo un accalorato confronto entrambi giungono alla conclusione che loro sono entrambe vittime di un individuo che non vuole che il casco spaziale veda la luce. Ammetto di aver capito subito chi fosse l’artefice di tutto questo, la Hazelwood lascia parecchi indizi al lettore per far scoprire anzitempo chi vuole distruggere Bee e Levi cercando di far leva sul loro rapporto complicato.

Ma parliamo di cose davvero importanti: Levi Ward. L’uomo perfetto, brillante, sexy, intelligente, sarcastico, romantico, premuroso e passionale. Vi conquisterà fin dal primo salvataggio di Bee che ha il piccolo problema dello svenimento facile e ogni volta Levi riesce a metterla al sicuro. Non è adorabile? Anche nel momento più difficile lui pensa sempre e solo all’incolumità di Bee e ha molto a cuore ogni cosa che la riguarda tanto da decidere di starle accanto come lei vorrà senza forzare la mano ben conscio del bagaglio emotivo che si porta dietro dalla sua infanzia.

Bee non è una protagonista con cui è facile immedesimarsi, vi affezionerete a lei e cercherete di capire i suoi comportamenti, ma la vera star di Love on the brain. L’amore in testa è Levi col suo amore mai dichiarato e il suo adorabile gatto Schrodinger di cui si prende cura come se fosse un bambino. Menzione speciale a Felicette il gatto ‘immaginario’ di Bee e Mareike la gemella di Bee, cittadina di mondo che ha preso la voglia di non mettere radici dai loro genitori ed è la confidente principale di tutti gli scleri di Bee prima sul dottor Stro**o poi ribattezzato Levi. Insomma smeraldi se siete alla ricerca di un romance passionale da divorare in poche e che vi terrà incollati alle pagine Love on the brain è quello che state cercando.

5 stelle

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