Lore di Alexandra Bracken
Un fantasy mitologico imperdibile, ipnotico e magnetico.
IN UNA NEW YORK OSCURA E INQUIETANTE, NOVE DÈI TORNANO MORTALI PER COMBATTERE IN UN AGONE CRUENTO DOVE NON ESISTONO EROI, MA SOLO SETE DI POTERE E VENDETTA.
In seguito a una ribellione, Zeus ha punito gli dèi con l’Agone: ogni sette anni, per sette giorni, sono costretti a diventare mortali e sono alla mercé dei discendenti di antiche Case, pronti a ucciderli e prendere il loro posto.
Dopo aver incrociato il cammino del più potente e terribile tra gli immortali, responsabile dello sterminio della sua famiglia, Lore è fuggita e ha giurato a sé stessa che si sarebbe tenuta alla larga dall’Agone a ogni costo, rinunciando a tutto pur di sopravvivere. Ma quando Atena, gravemente ferita, la va a cercare e le propone un’alleanza per vendicarsi di chi ha ucciso i suoi cari, la ragazza suo malgrado accetta di legare il suo fato a quello della dea, anche a prezzo della morte.
Tra scontri all’ultimo sangue e tradimenti, Lore riuscirà a ottenere la sua giustizia e soprattutto a rimanere in vita?
Lore di Alexandra Bracken, urban fantasy young adult mitologico pubblicato da Sperling & Kupfer il 28 giugno.
Non credevo avrei apprezzato così tanto questa lettura, avevo abbandonato la Bracken al terzo volume della serie Darkest Mind e non ero sicura le avrei dato un’altra possibilità, ma la trama di Lore mi intrigava troppo per non fare un tentativo e sono felicissima di dire che non solo mi sono ricreduta sul suo modo di scrivere, ma inizio a credere di dover leggere molti più retelling che parlano di mitologia greca.
L’avvertenza è d’obbligo, dovete prestare molta attenzione, perché le nozioni sono tante, i personaggi una marea e ci sono anche dei capitoli che mostrano il passato di Lore. Tutto però è giostrato con molta attenzione ai particolari e non mi sono sentita mai confusa, credo di aver capito ogni cosa e vorrei tanto avesse un seguito perché non mi basta quello che la Bracken ha scritto, ne voglio ancora.
Lore è una protagonista pazzesca, una di quelle che ti fa dire ‘vai bella, dacci dentro’, una di quelle che lotta con tutta se stessa, ma che non mette da parte il suo cuore, perché le sue emozioni sono dirompenti. Facciamo la sua conoscenza durante un combattimento, siamo a NY ai giorni nostri e lei sta cercando di racimolare qualche soldo lottando in uno scantinato. Lore è una scommessa facile, difficile resistere ai suoi assalti perché oltre al corpo addestrato ha una mente scaltra e astuta che la mette sempre in posizione di superiorità rispetto all’avversario.
Quella sera però rientra in modo prepotente nella sua vita il ragazzo che è stato il suo migliore amico negli anni di duro addestramento, Lore lo credeva morto, non aveva sue notizie da sette lunghi anni e conoscendo la sua salute cagionevole era certa non lo avrebbe più rivisto. Castor invece è lì, vivo e vegeto e bello come il sole, e le ricorda che i sentimenti la rendono debole e che anche se è fuggita e si è nascosta l’Agone non ha chiuso con lei. Castor la mette in guardia da Lui, l’immortale che popola gli incubi di Lore da anni e che sembra volere qualcosa da lei. Qualcosa che lei custodisce gelosamente da tempo e che potrebbe cambiare le sorti del mondo.
Lore è l’ultima superstite della sua stirpe dopo che la sua famiglia è stata sterminata, ultimo membro mortale dei Perseidi, costretta a vivere nell’ombra, a nascondersi e a fuggire. La Casa di Perseo, fondatore di Micene e uccisore di Medusa, una delle più importanti della mitologia. Oggi Lore vive con Miles, il suo migliore amico, un ragazzo fantastico che non si lascerà sopraffare dagli eventi, ma darà un apporto fondamentale nonostante la mancanza di addestramento e le perplessità di qualcuno. Lore e Miles vivono nella casa che è stata lasciata in eredità a Lore da Gil il vecchietto di cui si occupava come badante, Gil è una figura che verrò nominata più volte durante la narrazione e avrà un ruolo importante per Lore.
I nomi dei nuovi dèi che hanno preso il posto di quelli deceduti durante il precedente Agone sono riusciti a strapparmi un sorriso, non so se nella versione originale siano questi, ma ve li voglio citare perché sono buffi. Afrodite è Batticuore, Dioniso è Baldoria, Poseidone è Altamarea e Ares è Ira. Ira è Lui, quando era un umano era pericoloso adesso che è un dio immortale potete solo immaginare cosa sia diventato. La sua sete di potere è impossibile da soddisfare, lui vuole tutto, vuole essere al di sopra delle parti, vuole sottomettere a sé gli altri dèi e gli uomini e sa che per farlo ha bisogno di qualcosa che solo Lore sa dove si trova. Sono anni che la sta cercando, anni che la vorrebbe al suo fianco in tutti i modi possibili e questo farà accapponare la pelle al lettore, ho letto recensioni in cui si critica questo aspetto, ma nella mitologia tutto questo era ritenuto normale, l’autrice non ha calcato la mano, ha solo mostrato alcuni aspetti che per noi sono inconcepibili nel contesto in cui erano ritenuti la prassi.
Quindi se siete lettori particolarmente sensibili che nemmeno nei fantasy di questo tipo accettano che ci siano abusi, matrimoni combinati, stupri, omicidi, sacrifici e violenza, credo vi convenga passare oltre perché Lore di Alexandra Bracken non è di certo il libro che fa per voi, ma se lo leggete con la mente aperta, tenendo conto di ciò di cui tratta, allora troverete molto di più di questo. Perché in Lore c’è molto altro, c’è un senso di famiglia diverso da quello tradizionale, c’è l’amore, ci sono tanti colpi di scena che ti tengono incollato alle pagine, ci sono dei personaggi ben caratterizzati che hanno molto da dire e da dare, ci sono tante nozioni che potrebbero crearti confusione, ma invece arricchiscono la storia e ti portano a essere sempre più dentro a ogni cosa che succede. Insomma smeraldi, ho volutamente tralasciato tantissime cose, compresa la comparsa di Atena e tutto ciò che succede con Castor e Ira, non posso permettermi di rovinarvi la lettura quindi se vi ho incuriositi date una possibilità a Lore di Alexandra Bracken.