L’Omega delle terre selvagge di Mary Durante

Sopravvivere a ogni costo.
Evitare gli Alpha.
Lottare, sempre.
Sono questi gli imperativi con cui Noah è cresciuto, fin da quando suo padre lo ha portato nella foresta per sfuggire a una vita di schiavitù.
Quando viene catturato e trascinato di fronte a un rieducatore, si ritrova all’improvviso senza alcun diritto. Ad Alderan, dove gli Omega sono sempre più rari, quelli che come lui non hanno mai conosciuto un Alpha sono considerati merce preziosa. E quell’uomo dagli occhi di ghiaccio, che gli risveglia istinti sconosciuti, è la persona pagata per spezzarlo.

Quando Cole si ritrova alle prese con un Omega intoccato pensa che si tratti del solito lavoro: domare un moccioso disobbediente, prepararlo al suo ruolo di sposo docile e sottomesso, insegnargli il suo posto in una società in mano agli Alpha.
È piacevolmente sorpreso quando scopre in lui una preda che è pronta a rivoltarsi contro il predatore.
Nella noia di una vita monotona senza prospettive, quell’Omega selvaggio rappresenta una sfida, anche se temporanea. Non si fa illusioni: gli Omega sono deboli e bugiardi e alla fine si piegano tutti.
Ciò che non sa è che Noah non è nato per arrendersi.
È pronto a lottare con ogni mezzo contro di lui, contro l’intera Alderan, perfino contro il proprio istinto, se sarà necessario, per ritrovare la libertà.

L’Omega delle terre selvagge di Mary Durante, romance fantasy omegaverse autoconclusivo a tematica male to male in pubblicazione self il 5 maggio 2023

Più leggo libri con ambientazioni Omegaverse è più mi convinco che se in Italia esiste qualcuno in grado di scrivere, bene e in modo credibile, una storia ambientata in un “universo alternativo” questa è proprio Mary Durante che con la sua penna traccia scenari e personaggi talmente credibili da darmi la sensazione di potermi ritrovare, da un momento all’altro, ad interagire con un Alpha tutto muscoli e testosterone a palla o a voler scambiare quattro chiacchiere con un Omega dolce e sensibile. Sembro strana vero? Eppure, quando leggo le sue storie, nonostante siano costruite in una realtà inesistente mi immedesimo così tanto nel racconto che a volte mi sembra di udire le voci dei personaggi e di osservarli nelle loro azioni quotidiane. Ma, soprattutto, ritrovo nei suoi personaggi gli stessi dubbi, le stesse paure e le medesime speranze che spesso tormentano e allietano anche me ed è per questo che mi risulta sempre difficile scegliere un preferito tra i suoi un personaggio. Ognuno di loro mi fa scoprire qualcosa di nuovo, mi fa ragionare, mi spinge a domandarmi cosa farei se fossi in quella data condizione e situazione e questo è un aspetto della lettura che amo profondamente. Una storia, per quanto fantasiosa possa essere deve darmi modo di emozionarmi, di migliorarmi, di stuzzicare la mia curiosità e di rimanermi nel cuore per anni, devo potermi ricordare di tutto quello che i personaggi hanno vissuto alla sola menzione dei loro nomi e con i libri di questa autrice mi succedere regolarmente.

Ma veniamo a noi, anzi lasciate che vi porti  ad Alderan, una città Stato ubicata su di un isola e governata da pochissimi Alpha che hanno il comando su tutto e tutti e dove gli Omega non hanno alcun tipo di libertà. Non è stato sempre così, c’è stato un periodo in cui Alderan era un luogo dove tutti potevano convivere pacificamente e con gli stessi diritti e doveri ma, da qualche decennio, nascono sempre meno Alpha e ancor meno Omega e per questo motivo questi ultimi sono diventati così importanti che gli Alpha al potere hanno deciso di tenerne traccia come se fossero degli oggetti da avere a loro disposizione. Ed è proprio per  queste leggi che trasformerebbero tutti gli Omega in prede e pedine nelle mani di chi è al potere che uno stimato scienziato decide di abbandonare la città e portare suo figlio a vivere nella foresta, lontano dalla civiltà e in assoluta solitudine.

Noah è quell’Omega, è solo un bambino quando viene portato via da Alderan ma dopo pochi mesi nella natura più ostile capisce perfettamente da cosa lo ha salvato suo padre e, da quel momento in poi farà di tutto pur di rimanere libero e padrone di se stesso. Niente può distoglierlo da questi pensieri né l’istinto da Omega che lo vorrebbe “dipendente” dal proprio Alpha, né un Alpha che vorrebbe imporsi con la forza bruta e cambiarlo per compiacere qualcun altro.

Cole è un Alpha sui generis, uno che non ha alcun potere nella gerarchia della città e che per mestiere fa il rieducatore, è a lui che portano gli Omega disubbidienti affinché li ammansisca e li istruisca nel loro compito di soddisfare l’Alfa che li “acquisterà. Odia gli Omega  e non ne fa mistero convinto come non mai che siano soggetti da tenere sotto stretto controllo perché potrebbero raggirarsi anche i migliori fra gli Alpha.

Quindi abbiamo un giovane Omega per nulla disposto a diventare un oggetto nelle mani di qualcuno e poi, un Alpha pronto ad usare ogni mezzo per spezzare la volontà degli Omega ribelli. I due non avrebbero nessun motivo di incontrarsi se, per Noah, la solitudine non fosse diventata un problema. Catturato e riconosciuto come un Omega inviolato verrà affidato proprio a Cole per essere rieducato. E, credetemi, da questo momento in poi saranno “cavoletti amari” per Cole che, avendo sempre avuto a che fare con Omega viziati e deboli, proprio non riesce a comprendere la voglia di libertà di Noah, la sua forza di volontà così forte da smorzare anche gli effetti dell’istinto che lo vorrebbero debole e sottomesso. La loro sarà una guerra senza quartiere, uno disposto a tutto per spezzare e l’altro per nulla disposto a cedere nulla. E tra loro potrebbe durare all’infinito se non ci fosse qualcosa che li accomuna in modo quasi viscerale: la solitudine, quella che ha subito Noah da solo in un ambiente pericoloso e ostile e quella subita da Noah trattato come un paria sia dai suoi pari che dai beta che, in circostanze diverse, avrebbero dovuto tributargli tutti gli onori.

Credetemi, mi sono sentita orgogliosa di Noah e della sua fierezza e fermezza, del suo modo di guardare l’Alpha come un suo pari senza mai sentirsi sminuito dal fatto di essere un Omega. E ho provato tanta empatia anche nei confronti di Cole e dei suoi tormenti. Certo, se avesse capito fin dall’inizio che fra loro due il vero prigioniero, quello che ha le catene più robuste ai polsi non è Noah ma lui stesso e che rimane prigioniero di quelle catene solo perché ha perso la voglia di lottare, cosa che al contrario Noah non perde mai, nemmeno nelle situazioni più disperate, allora avrebbe potuto essere felice molto prima.

Che altro posso aggiungere se non che ho trovato ogni cosa perfetta, la scrittura, la bellezza della cover, l’editing e soprattutto la credibilità di questi due personaggi che cercano la stessa cosa: il desiderio di avere qualcuno accanto con cui condividere ogni fase della loro vita in una situazione di equità. Il loro è un cammino travagliato, in certi momenti ho temuto non potesse esserci una soluzione pacifica e felice tra un Omega che non aveva alcuna intenzione di rinunciare alla sua libertà e un Alpha che proprio non riusciva a capacitarsi che aveva di fronte un uomo abituato a lottare e non un ragazzino viziato e capriccioso. Durante la lettura non c’è un attimo di respiro, è un susseguirsi di azioni e reazioni che hanno suscitato in me reazioni molto forti, ho oscillato per tutto il romanzo tra una profonda rabbia per una società che fa della disuguaglianza tra le persone un dato di fatto concreto, un dolore incredibile per questi due personaggi che hanno sofferto di tutto e, infine, tanta tenerezza per quel sentimento che sboccia tra loro che parla di uguaglianza e rispetto e non di sopraffazione e schiavitù come vorrebbe la società in cui vivono. Non è difficile trovare in questa storia un perfetto sillogismo con i tempi in cui viviamo e l’autrice ha saputo evidenziarlo in modo magistrale.

Mi fermo qui anche se ci sarebbero ancora centinaia di parole da aggiungere voglio solo consigliarvi di immergervi nella lettura e farvi trascinare in un mondo e in una storia che saprà coinvolgervi dalla prima all’ultima parola.

smeraldo

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