Linea di sangue di Angela Marsons

Trama

Quando la polizia ritrova il cadavere di un assistente sociale ucciso da un’unica letale coltellata, tutto fa pensare a una rapina andata male. Ma per la detective Kim Stone qualcosa non torna. Pochi giorni dopo, un tossicodipendente della zona viene ucciso nello stesso identico modo. L’istinto di Kim le suggerisce che dietro c’è la mano dello stesso assassino. Eppure non c’è niente a collegare le due vittime, a eccezione dell’inquietante precisione con cui sono state uccise: una singola coltellata al cuore. Mentre Kim è alle prese con il caso, un fantasma del suo passato torna a farle visita con un’inquietante lettera che riapre antiche ferite del passato, mai del tutto cicatrizzate. Se vuole davvero fermare l’assassino prima che il numero delle vittime cresca ancora, dovrà rimanere vigile per districarsi nella fitta rete di intrighi e di bugie che le si sta stringendo attorno… anche se significa mettere in grave pericolo la sua stessa vita.

Recensione di Loreads – Linea di sangue di Angela Marsons, thriller poliziesco e quinto volume della serie dedicata al detective Kim Stone, pubblicato il 6 maggio da Newton Compton Editori.

Ogni volta è sempre la stessa storia, ricevo il romanzo della Marsons e comincio a farmi le solite promesse da marinaio: non lo divorerò in poche ore, cercherò di centellinarlo, mi ripeto che gli autori che amo meritano più riguardo e leggerli voracemente non è propriamente rispettoso. Poi, invece, mi ritrovo, come al solito, ad annullare tutto e tutti e non faccio in tempo ad aprire il libro che l’ho già finito. Siamo al giro di boa delle pubblicazioni di questa meravigliosa autrice britannica. “Blood lines”, titolo originale di “Linea di sangue”, è il quinto volume della serie dedicata al detective ispettore Kim Stone che in lingua originale conta già dieci libri, a dimostrazione che Angela Marsons ha ancora tantissimo da raccontare su questo personaggio che abbiamo imparato ad amare. Personaggio che, libro dopo libro, cresce d’intensità e non stanca, anzi raggiungiamo un livello di scrittura e profondità sempre più alto, Kim Stone è ormai un volto conosciuto nelle nostre vite, è diventato un personaggio del nostro quotidiano, tifiamo per lei, la sosteniamo e, soprattutto in quest’ultima avventura, la sollecitiamo a non mollare e a non lasciarsi andare, perché al di là del caso poliziesco, che non mi ha particolarmente entusiasmata e che è stato volutamente messo in ombra, in “Linea di sangue” la vera protagonista è un personaggio che abbiamo già incontrato ne “Il gioco del male”: la dottoressa Alexandra Thorne. La stessa autrice, nella lettera che chiude ogni suo libro, ci spiega le motivazioni di questa scelta.

Dopo aver scritto Il gioco del male sapevo che la storia tra Kim e Alex non era finita, e volevo mostrare il potere di una vera sociopatica anche quando viene confinata tra le mura di un carcere. Persino dalla prigione Alex riesce a condizionare le vite altrui, a diffondere il suo veleno e a contaminare ancora una volta Kim Stone.”

Per questo, “Linea di sangue” perde un po’ degli elementi thriller polizieschi per diventare, a tutti gli effetti, un thriller psicologico, e anche in questo nuovo filone Angela Marsons si dimostra una penna accattivante e ammaliatrice; la guerra psicologica che si scatena dentro Kim offusca un po’ il suo intuito investigativo, e a noi viene restituita una donna che ha dei sentimenti, che non è un automa ma è in grado di provare emozioni, di lottare per il suo senso di giustizia, di essere generosa con la sua squadra che considera quasi una famiglia. Lei che una famiglia non l’ha mai avuta.

Quando viene ritrovato il cadavere di Deanna Brightman all’interno della sua auto, uccisa da un’unica coltellata, si pensa subito ad una rapina, ma Kim non è della stessa idea. L’automobile della vittima è un modello molto costoso, la stessa vittima indossa gioielli pregiati, nulla è stato toccato o rubato. Quindi esclude immediatamente che possa essersi trattato di un tentativo di furto andato male. La vittima non aveva nemici, era un membro rispettato della comunità. Pochi giorni dopo, all’interno di una riserva viene rinvenuto un secondo corpo ucciso con la stessa identica modalità di Deanna. Il cadavere appartiene ad una ragazza tossicodipendente. C’è un collegamento tra le due vittime? Non avevano niente in comune, non si conoscevano nemmeno. Si può pensare ad un serial killer? Kim brancola nel buio e il suo giudizio è offuscato dai suoi problemi personali. Non solo la sociopatica dottoressa Thorne continua a tormentarla dal carcere, anche dalla struttura in cui è ricoverata sua madre da più di 25 anni arriva una notizia sconvolgente: la genitrice, che ha ucciso il fratello gemello di Kim, vuole ritrattare la sua liberazione. Kim non può permettere che questo accada. Non è pronta ad affrontare sua madre e i fantasmi del passato.

Come detto in precedenza, questo quinto volume perde un po’ gli elementi polizieschi per diventare un thriller psicologico, e anche stavolta Angela Marsons si è mostrata all’altezza della situazione. La parte poliziesca investigativa, sebbene sempre di grande effetto narrativo, non è stata impattante come invece lo è stata la guerra senza esclusioni di colpi tra Kim e la dottoressa Thorne. Il ritorno del suo personaggio è stato assolutamente azzeccato, perché ha regalato alla narrazione quel pathos necessario a non mollare il libro prima di averlo finito. Ho avuto i brividi per quasi tutto il tempo, perché la sociopatica mette davvero paura, la sua mente è un misto di genialità e cattiveria. Il suo personaggio, al momento, è quello che credo sia stato caratterizzato meglio tra i comprimari. La sua presenza ci offre, ancora una volta, uno squarcio sulla vita di Kim, ci permette di conoscerla sempre di più. Non è più la Kim anaffettiva e priva di emozioni dei primi volumi, adesso si lascia andare un po’ di più, ma basta veramente poco per farla ricadere nel baratro. Mi chiedono sempre se i romanzi della Marsons possano essere letti senza seguire l’ordine di uscita. In genere, risponderei che non è necessario, lo sapete che sono la regina delle serie lette in corso e in ordine sparso. Ma per i libri della Marsons questa equazione non vale, vero è che ogni romanzo ha una indagine a sé stante, ma nella sottotrama troviamo sempre degli elementi che congiungono i vari volumi, rendendone necessaria una lettura secondo l’ordine di pubblicazione.

Io non vedo l’ora di leggere il prossimo libro della serie, e voi?

5 stelle

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