L’impero di sabbia di Tasha Suri
Gli Amrithi sono stati emarginati; nomadi discendenti dagli spiriti del deserto, sono ambiti ma anche perseguitati in tutto l’Impero per il potere del loro sangue. Mehr è la figlia illegittima di un governatore imperiale e di una esiliata Amrithi che lei riesce a malapena a ricordare ma da cui ha ereditato il volto e la magia. A sua insaputa, può manipolare i sogni degli dèi per alterare il destino del mondo.
Quando il potere di Mehr attira l’attenzione dei mistici più temuti dell’Imperatore, viene costretta a sottostare al loro servizio: sono determinati a sfruttare la sua magia per la gloria dell’Impero. Sarà costretta a usare ogni grammo di volontà, di cuore e d’intelligenza per resistere alla crudeltà dei mistici e salvare il suo popolo da una sicura estinzione. Se dovesse fallire, gli dèi stessi potrebbero risvegliarsi in cerca di vendetta…
L’impero di sabbia di Tasha Suri, fantasy pubblicato da Fanucci il 26 maggio.
Ho atteso il primo giorno di mare per tuffarmi in questa avventura e ho trovato un libro dalle due velocità che all’inizio mi ha fatto un tantino faticare per poi ingranare la marcia e scorrere via veloce verso la meta. La protagonista di questa storia è Mehr, una ragazza che dopo nove anni sente ancora forte l’abbandono della madre, quella madre di cui ha le sembianze e i poteri, e che ha dovuto fare di necessità virtù sopportando le parole al veleno della matrigna che l’ha sempre fatta sentire di troppo e diversa. Mehr ha sempre avuto una forte personalità e non ha mai accettato di mettere da parte le sue origini Amrithi, cosa che invece la matrigna è riuscita a fare con la sorellina, troppo piccola per ricordare qualcosa della madre che l’ha messa al mondo. Mehr per fortuna ha sempre potuto contare sul padre, un uomo buono che le vuole bene e spera di darle un futuro migliore. Purtroppo i desideri del padre non vengono esauditi e Mehr si ritrova a usare i suoi poteri in mezzo a una tempesta e a rivelare a chi la sta cercando da tempo la sua posizione.
Il padre ha provato in ogni modo a tenerla al sicuro, ma ormai il suo destino è segnato e se non obbedirà al Maha, un essere spregevole che si crede un dio e manipola chi gli sta attorno, la sua famiglia morirà e il mondo intero subirà delle conseguenze. Mehr vuole che sua sorella sia al sicuro e che possa vivere una vita piena e tranquilla quindi non esita un attimo ad accettare la proposta che le viene fatta e che la condurrà a diventare la sposa di Amun. I mistici non contraggono matrimonio, devono rimanere illibati e dedicarsi completamente alle preghiere, perché il Maha ha deciso che questo ragazzo debba diventare suo marito? Amun è come lei, un Amrithi, e il Maha ha bisogno di una coppia nel corpo e nello spirito da legare a sé per far sì che gli incubi continuino a essere tenuti a bada durante le tempeste che si scatenano di frequente. Mehr all’inizio ha paura di Amun, crede che sia per sua volontà a servizio del Maha, ma presto si renderà conto che non è così e lo vedrà lottare con tutto se stesso per tenerla il più possibile al sicuro, fino a compiere un atto di estremo coraggio come solo i veri eroi sanno fare.
Ho adorato le loro interazioni, anche se l’idea che potesse nascere tra loro qualcosa di romantico sembrava molto lontana ero certa che almeno Amun dovesse essere dalla parte di Mehr, che di certo non poteva contare granché sui mistici, dei veri fanatici molto pericolosi. Man mano che la lettura proseguiva mi sono però dovuta ricredere su alcuni di loro, non tutti erano da condannare senza appello e qualcuno si è rivelato una preziosa risorsa per Mehr.
Il Maha è il cattivo della situazione e non ha in sé nemmeno un briciolo di empatia, tiene in mano il potere con la paura e cerca di manovrare Amun e Mehr grazie a dei giuramenti che se infranti potrebbero ucciderli. Mehr prova terrore vero quando è al suo cospetto e non riesce a pensare lucidamente, Amun prova a resistergli e ad aiutare Mehr, ma farlo gli costa parecchio sacrificio. Insieme possono sconfiggerlo, possono fuggire e non voltarsi più indietro, spezzare i giuramenti che li legano a lui così saldamente, Mehr ne è certa, ma l’unico motivo per cui lei sente più debole il legame è perché Amun ha fatto di tutto per proteggerla.
L’impero di sabbia è un fantasy per tutti, credo proprio che lo passerò a mio marito perché potrebbe essere nelle sue corde. Ho apprezzato la costruzione del mondo fantastico e l’ambientazione che un pochino mi ha ricordato una trilogia che ho molto amato Daevabad di S.A. Chakraborty. Credo che l’autrice abbia fatto un buon lavoro e sono curiosa di scoprire cosa ci riserverà il seguito con protagonista la sorellina Arwa.