LifeL1k3 di Jay Kristoff

Eve ha diciassette anni, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un segreto da custodire. No, grazie, è già abbastanza impegnata a guardarsi le spalle e a districarsi tra mille problemi. Problema numero uno: il robot gladiatore che ha passato mesi a costruire è stato ridotto a un relitto fumante. Problema numero due: ha perso con gli allibratori i pochi crediti che aveva, l’unico mezzo per comprare le medicine indispensabili a Nonno. Problema numero tre: un gruppo di fanatici puritani la vuole uccidere e…che altro? Ah, sì, ha appena scoperto che può distruggere le macchine con il potere della mente.

Forse ha vissuto momenti peggiori, ma non riesce proprio a ricordarseli.

Quando però scopre la carcassa di un ragazzo androide di nome Ezekiel, nell’ammasso di rottami che chiama casa, tutto cambia; si mette in viaggio per salvare chi ama insieme a lui, alla sua amica Lemon e al suo compagno robotico Cricket: attraverseranno deserti di vetro nero, combatteranno contro cyborg assassini, esploreranno megalopoli abbandonate, fino a scoprire i segreti sepolti nel suo passato… anche se ci sono segreti che è meglio non portare alla luce.

LifeL1k3 di Jay Kristoff, primo volume della omonima serie young adult sci-fi distopica LifeLike, in uscita domani, 25 ottobre, grazie a Mondadori.

Secondo voi esiste un autore più pazzo di Kristoff? Per me no e anche questa volta lo ha dimostrato, se avete poco tempo a disposizione non vi conviene iniziare questa trilogia perché per comprendere bene tutti i passaggi occorre rimanere super concentrati e una volta giunti alla fine di questo primo volume, visto il cliffhanger vi sarà impossibile non tuffarvi immediatamente nel capitolo successivo.

Di semplice di in LifeL1k3 non c’è nulla, ci ho messo un sacco di ore a portare a termine la lettura perché è intricato, complesso, ci sono ricordi che riaffiorano, colpi di scena, battaglie, tradimenti, menzogne, intrighi. Non avrete un attimo di respiro e quando vi sembrerà di essere arrivati a un buon punto le carte verranno rimescolate e quel finale dovrebbe essere reputato ILLEGALE ve lo posso assicurare.

Prima di tutto devo fare i complimenti a quel genio di Kristoff perché anche solo a pensare certe cose ci vuole una mente eccelsa, in secondo luogo voglio dire grazie a Mondadori Oscar Vault per aver deciso di pubblicarla tutta lo stesso giorno in modo da non far impazzire noi lettori e in terza istanza voglio dire che le edizioni con le cover double face e le pagine fosforescenti sono la fine del mondo.

Ma adesso andiamo alla storia e ai suoi protagonisti. Partiamo da Eve e blocchiamoci subito perché su di lei si potrebbe dire un mondo di cose, ma la maggior parte darebbero spoiler grandi come una casa. Eve ha diciassette anni e l’unica vita che conosce non le dispiace affatto, è felice di avere al proprio fianco la sua migliore amica Lemon e a difenderla il fidato Cricket, non le spiace nemmeno gareggiare nel PalaGuerra per guadagnare i soldi che le servono per comprare le medicine per Nonno. Insomma la sua vita non sarà il massimo, ma potrebbe sempre andare peggio. E il peggio arriva il giorno in cui frigge un logika di classe assedio davanti alla folla urlante solo guardandolo. Non era mai stata in grado di afre nulla del genere prima, ma manifestare una simile abilità davanti a così tanti testimoni può creare parecchi problemi e attirare l’attenzione della Fratellanza e probabilmente di qualcosa di ancora peggiore di loro.

E come se questo non bastasse lo stesso giorno trova un sembiante bellissimo e privo di vita. Eve guardò il corpo steso sul tavolo da lavoro, spogliato dalla tuta di volo insanguinata, con un paio di pantaloncini attillati che lasciavano pochissimo all’immaginazione. Liscia carnagione olivastra, muscoli sodi, mille tagli diversi causati dal suo viaggio attraverso il parabrezza a incidere una pseudo-carne abbronzata. La fronte era schiacciata verso l’interno, il braccio destro tranciato all’altezza della spalla, la fessura per monete imbullonata tra i pettorali. Eppure in qualche modo era perfetto. “Più umano dell’umano.” ma l’Androide non è ‘passato a miglior vita’ e quando si sveglia chiama Eve con un nome diverso, la chiama Ana. Ezekiel sembra conoscerla e sapere molte cose di lei, ma com’è possibile se non si sono mai visti prima? Ezekiel capisce che lei non lo riconosce e la cosa gli pare strana, ma adesso conta solo metterla in salvo da chi vuole la sua pelle e non sono pochi coloro che la vogliono morta. Così mentre i ragazzi fuggono Nonno, che nonno di Eve non è, viene catturato e portato in un luogo che per Eve dovrebbe essere familiare.

Man mano che trascorre del tempo con Ezekiel iniziano ad affiorare nella sua mente ricordi di una vita passata che era stata cancellata e che scombussola tutto il suo presente, facendo vacillare le poche certezze che aveva. Insieme ai ricordi arrivano le cose belle e quelle brutte, ma soprattutto torna forte in lei ciò che ha provato per Ezekiel, l’amore che li univa e la passione difficile da arginare. La fuga è destinata a portarli nel luogo in cui tutto ha avuto inizio e in cui ogni cosa potrebbe cambiare. Eve sarà pronta ad affrontare la verità? L’amore di Ezekiel sarà sufficiente per trarla in salvo? Cosa ne sarà dei suoi amici quando giungeranno al cospetto del capo della rivolta? Per scoprire questo e molto altro dovete correre a leggere LifeL1k3 di Jay Kristoff.

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