Leviathan. La prima legge di Margherita Geraci

Nelle terre del Leviatano, essere un vagabondo senza famiglia può costarti la vita: lo sa bene Alice, che da cinque anni – dal giorno in cui il Governo ha ucciso i suoi genitori – vaga senza meta nelle lande radioattive e desertiche che circondano la città fortificata del Leviatano. Alice vive alla giornata, spostandosi da una casa diroccata all’altra, nascondendosi dagli Avvistatori, la crudele milizia incaricata di stanare e uccidere quelli come lei, i Non-Schedati, considerati una minaccia alla sicurezza e alla salute della città. Alice ha vent’anni e un solo obiettivo: sopravvivere il più a lungo possibile e proteggere Niccolò, il cuginetto di cinque anni, unico superstite della sua famiglia. Ma la loro esistenza precaria viene stravolta precipitando in un inferno ancora peggiore: durante un’incursione degli Avvistatori, Alice, invece di essere giustiziata, viene sequestrata da un giovane ufficiale dagli occhi di ghiaccio, e costretta ad arruolarsi nel centro di addestramento militare del Leviatano.
Come ha fatto a trovarsi lì? Dove hanno portato Niccolò? E perché il ragazzo con gli occhi di ghiaccio ha voluto salvarle la vita, condannandola a vivere in incognito tra gli uomini e le donne che cinque anni prima hanno ucciso i suoi genitori, le stesse persone che reputano la sua esistenza un abominio da cancellare?
Alice non sa quali siano le intenzioni del ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Sa solo che si chiama Loris, che sembra gelido e spietato, come tutti gli Avvistatori. E che la tiene costantemente d’occhio, come se cercasse di coglierla in fallo. Eppure le ha risparmiato la vita. E poco a poco Alice si accorge che non è solo odio quello che prova nei suoi confronti…

Leviathan. La prima legge di Margherita Geraci, romanzo distopico pubblicato da cignonero il 15 aprile.

Avevo davvero bisogno di una lettura così, avvincente, scorrevole e coinvolgente che riuscisse a tenermi incollata alle pagine e mi facesse staccare totalmente dalle fatiche di questo periodo. Non so quante di voi amino il genere distopico, io lo apprezzo perché nelle situazioni di estrema difficoltà, quando tutto sembra perduto e pare non esserci via d’uscita emergono due tipi di persone: coloro che si lasciano sopraffare e quelli che lottano con le unghie e con i denti. Ovviamente gli eroi dei libri appartengono sempre alla seconda categoria, non troverete mai docili agnellini, animi arrendevoli. Nei distopici i protagonisti sono ciò che noi vorremmo essere nella vita di tutti i giorni, dei leader, dei trascinatori, delle persone da cui trarre insegnamento. Margherita Geraci ha ideato un romanzo in cui ci sono tutti gli elementi che più amiamo, ci sono vibrazioni alla Divergent ma la storia è ben diversa e sono certa vi appassionerà.

L’ambientazione è italiana, centro Italia per l’esattezza, ma non è certo questo che conta, in un futuro distopico le certezze non sono date dal territorio in cui le azioni si svolgono, anche perché di certezze ve ne sono ben poche. L’unica cosa sicura è che ci sono coloro che sono al potere e coloro che sono costretti a vivere di espedienti, fuggendo, nascondendosi, come se non meritassero di vivere. Chi è al potere esercita la propria forza con la repressione, chi è al potere vive di agi, lussi e decide chi può vivere e chi deve morire.

Alice vive da non schedata ormai da cinque anni, da quando la sua famiglia è morta in un incidente e lei si è messa in salvo diventando invisibile per la società. In questa fuga non è sola, si è presa subito carico del suo nipotino nato proprio quel giorno. Per Niccolò Lilice è l’unica famiglia che abbia mai conosciuto e non potrebbe mai immaginare di sopravvivere lontano da lei. Ogni giorno è una lotta per sopravvivere, non bisogna lasciare tracce, ci si deve spostare continuamente restando nell’ombra perché in giro ci sono gli Avvistatori e loro non fanno prigionieri, se incontrano un Non-Schedato hanno l’ordine di ucciderlo.

Tutto sembra sfuggirle di mano il giorno in cui vengono scoperti da degli Avvistatori e vengono risparmiati. Com’è possibile che quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio non l’abbia uccisa? Perché si ritrova costretta ad allenarsi per diventare un Avvistatore? Dov’è finito Niccolò? Sono tantissimi gli interrogativi che si agitano nell’animo di Alice, ormai diventata Numero Quindici. I primi giorni di addestramento Alice fatica a contenere la sua rabbia, ma ben presto Loris le fa capire che se vuole avere una possibilità di sopravvivere deve imparare a tenere a freno la sua lingua lunga e smetterla di parlare come se odiasse gli Avvistatori e simpatizzasse per i Non-Schedati. Nel centro di addestramento i Non-Schedati vengono descritti come un male da estirpare, come dei crudeli assassini sempre pronti a uccidere, cosa non vera visto che l’unica cosa che cercano di fare è passare inosservati e non farsi trovare nei loro nascondigli. Perché alimentare un odio così profondo nei confronti di altri esseri umani che hanno avuto la sfortuna di non nascere tra i privilegiati? Alice fatica a restare nei ranghi, sfida Loris apertamente, non si nasconde come dovrebbe e questo finirà col metterla nei guai. Il rapporto con Loris è il cuore pulsante del romanzo, ogni distopico che si rispetti ha una storia d’amore che fa da traino e i continui battibecchi tra Alice e Loris li ho davvero amati. Molto spazio verrà dato all’addestramento e alle relazioni tra i futuri Avvistatori, in mezzo a personaggi senza scrupoli Alice troverà una vera amica in Numero Sette, con lei condividerà gioie e dolori di questa reclusione forzata e le mostrerà chi è realmente.

Sono tanti i segreti nascosti che dovranno venire a galla e Alice potrebbe trovarsi presto in pericolo. Riusciranno Alice e Loris a continuare questa messinscena o verranno scoperti?

Leviathan. La prima legge è un ottimo esordio, uno di quelli che ti fa venire voglia di avere subito in mano il seguito perché il colpo di scena finale promette un secondo capitolo altrettanto appassionante e ricco di nuovi personaggi. Mi è piaciuta molto la caratterizzazione che la Geraci ha dato non solo ai protagonisti, ma anche a tutti quelli che ruotano loro attorno, difficile potersi fidare veramente di qualcuno, difficile scorgere alleati nelle file di nemici che sembrano ingrossarsi a ogni pagina. Insomma smeraldi io ve lo consiglio e spero tanto lo apprezzerete anche voi.

4 stelle1 stella

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