Lena e la tempesta di Alessia Gazzola
Trama Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, cinque sono davvero inconfessabili. Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. E per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l’isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, frastagliata e selvaggia, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non ha più rimesso piede da quando aveva quindici anni. Da quando ogni cosa è cambiata. Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il suo lavoro di illustratrice, che ama, è ad un vicolo cieco. Lena non sarebbe mai voluta tornare a Levura, non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l’unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre arrugginite e il vento che sa di mare fa muovere le tende, i momenti dell’ultima vacanza trascorsa lì riaffiorano piano piano: le chiacchierate, gli schizzi d’acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno impresso a fuoco nella sua mente. Il suo progetto è quello di stare a Levura il tempo di trovare degli affittuari per poi ricominciare altrove tutto quello che c’è da ricominciare. Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che quella stagione che abbronza il suo viso chiaro e delicato sarà per lei molto di più. Ancora non sa che l’isola sarà luogo di incontri inaspettati come quello con Tommaso, giovane medico che dietro un’apparente sicurezza nasconde delle ombre. Giorno dopo giorno Lena scopre che la verità ha mille sfumature. Che niente è davvero inconfessabile. Perché spesso la colpa cela solo una profonda fragilità.
Recensione di Veronica – Lena e la tempesta di Alessia Gazzola, romanzo di narrativa pubblicato il 6 maggio da Garzanti.
“Stando a un recente studio americano di psicologia, ciascun individuo, nella propria vita, accumula in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono inconfessabili. Mi sembra un numero enorme, se penso che io ne ho soltanto uno.”
Lena è una giovane illustratrice quasi trent’enne, che da 15 anni porta con sé un terribile segreto. Un unico inconfessabile segreto, di quelli che più cerchi di dimenticare più si ripropongono, pronti a disarmarti.
Lena era un’adolescente come tante. Bellissima, solare, appassionata, ma oggi di quei segni che la rendevano speciale, non è rimasto molto. È gentile, delicata, cauta, odia deludere le persone, ferirle. Ma è anche silenziosa, solitaria e taciturna. La sua vita è fatta di lunghi silenzi, di amori a cui cerca disperatamente di aggrapparsi ma che vede scivolare via, incapace di trattenerli. Suo padre, uno scrittore famoso e idolatrato da tutti, è per lei una figura importantissima, ma ha deciso di lasciarla per trasferirsi in America e rifarsi una famiglia. Sua madre, una donna bizzarra e cinica, è una scrittrice di romanzi rosa, sotto pseudonimo, che per cercare il suo successo si è trasferita a Parigi. Oggi Lena è da sola, ha scelto di diventare un’illustratrice perché per lei disegnare “è un modo diretto di esprimersi. Un disegno parla a chiunque voglia ascoltare, mentre lei non ne è in grado”. Un’illustratrice che però, dopo alcuni successi, ha subito una battuta di arresto, non riesce ad emergere, imprigionata nel classico giudizio “puoi fare di più, manca qualcosa, manca potenza espressiva”
Ho quasi trent’anni e una vita fatta di cocci che non riesco a rimettere a posto. È arrivato il momento di fermarmi e di guardare in faccia cosa o chi mi impedisce di farlo.
Da 15 anni la sua vita è una continua rincorsa alla ricerca della normalità, e quando sembra essere pronta a liberarsi dalla prigionia dentro la quale si è trincerata, ecco ergersi un nuovo muro che le sbarra la strada e le impedisce di essere quello che vuole. Ecco perché Lena decide di partire, lascia Milano diretta a Levura, l’isola tanto amata dai suoi genitori, l’isola che le ha donato tanto e allo stesso tempo l’ha ferita a morte. È li, all’interno della villa che ha ospitato la sua famiglia e gli amici dei suoi genitori, su quell’isola che era di ispirazione per suo padre, che Lena spera di affrontare i suoi demoni e le sue paure e ricominciare dal momento in cui si è spezzata.
All’interno di quella casa, circondata dai profumi dell’isola, cercherà di dare una svolta alla sua vita. L’obiettivo è quello di affittare la villa per l’intera estate – mentre lei alloggerà nella dépendance -, cercare di risollevare le sue finanze e trovare l’ispirazione per un nuovo progetto che venga accolto con entusiasmo dalla temibile Cecilia Deletres che “è per gli illustratori quello che Anna Wintour è per gli stilisti”.
Soltanto che Lena non aveva messo in conto di incontrare Tommaso, un medico in fuga da Milano, che vive proprio di fronte a lei, negli appartamenti del Faro di Levura e che sembra essere l’unico in grado, dopo anni, di smuovere le sue ombre. Ma anche Tommaso nasconde qualcosa, solo che a lui basta poco per fidarsi di lei e aprirle il suo cuore, condividere ciò che lo attanaglia, mentre lei non riesce, non può proprio dire quello che le è accaduto, non può condividerlo con nessun altro.
“I segreti, spesso, non sono che un estremo tentativo di tutelare noi stessi: lasciando libera la verità ci sentiremmo intollerabilmente esposti”
I momenti che trascorrono insieme sono intensi e difficili allo stesso tempo. Lui cerca in tutti i modi di conoscerla, lei ermetica fatica a lasciarsi andare. Oltre a questo, Lena si ritrova faccia a faccia con il suo passato. Come una tempesta che ti coglie d’improvviso e ti fa correre senza forze fino a trovare un riparo. Come il nero che si affaccia all’orizzonte e tu preghi con tutte le tue forze che il temporale si allontani e, invece, quello si scaglia su di te, pronto a distruggere l’equilibrio faticosamente raggiunto.
A volte, per quanto tentiamo di nasconderci, per quanto ci ostiniamo a fuggire da ciò che ci ha sconvolto e fatto soffrire, dobbiamo accettare che il dolore, le paure e le insicurezze non ci abbandonano. Si attenuano, riposano, ma rimangono lì pronte a ricordarci che, per quanto ci rifiutiamo di farlo, i nostri demoni vanno affrontati. Dobbiamo scegliere di addentrarci nella tempesta, permetterle di distruggere ogni cosa e poi, anche se malridotti, ricominciare.
Non è facile fidarsi di qualcuno, non è semplice aprire il nostro cuore per dar voce alle nostre ferite, ma è l’unico modo per cominciare a guardare avanti.
Lena è un personaggio che non puoi non amare. Forte e fragile allo stesso tempo, decisa ma spaventata. È cresciuta portandosi dietro il suo unico e inconfessabile segreto, cercando di fare lo slalom tra le conseguenze di quello che è accaduto quel giorno. È spezzata e chiaramente non è più la persona di un tempo, eppure nessuno sembra accorgersene oggi, così come nessuno lo aveva notato anni fa, e lei non ha potuto far altro che imprigionarlo nella sua memoria. Ma sarà attraverso questo viaggio che riceverà l’insegnamento più importante. “Al futuro bisogna andare incontro con fiducia” e l’isola che tanto le aveva fatto male, in qualche modo ha saputo risarcirla.
“Lena e la tempesta” è un romanzo potente che è in grado di legarti alle sue pagine. Una storia di coraggio, sussurrata con delicatezza e intimità. Un finale per nulla scontato, al quale ci avviciniamo in punta di piedi, con una conclusione dal sapore dolce-amaro ma che parla di forza, speranza e rinascita.