Le aquile della notte di Alice Basso
«Alice Basso ha creato un personaggio per cui si fa il tifo.»
Oggi – Lavinia Capritti
«Un’autrice da 300 mila copie. »
Chi – Nicoletta Sipos
«Una serie che crea dipendenza per la scrittura intelligente, sana, leggera, da cui traspare un grande amore per la letteratura.»
La Stampa – Vercelli – Roberto Maggio
Trama Langhe, 1935. La fuliggine delle fabbriche lascia il posto al dolce profilo delle colline infiammate dai colori dell’autunno. Mentre guarda il paesaggio che scorre dal finestrino del treno, Anita sa che ad attenderla non è una vacanza, ma una trasferta di lavoro per la rivista di gialli «Saturnalia», in compagnia dell’immancabile Sebastiano Satta Ascona. Per lei è così raro lasciare Torino che tutto le sembra meraviglioso. Inoltre è il periodo della vendemmia, il momento ideale per visitare le Langhe. Se non fosse che, pochi giorni dopo il suo arrivo, il corpo di un ragazzo viene trovato al limitare del bosco. In quel breve lasso di tempo, Anita ha scoperto che, insieme ad altri coraggiosi coetanei, il giovane faceva parte di un gruppo scout, in segreta violazione dei divieti imposti dal regime. Anita rimane affascinata da quella dimostrazione di carattere. E intanto, forse ispirata dal rosso del vino e dai mille volti di una terra ricca di inaspettati misteri, si avvicina come mai accaduto prima a Sebastiano. Ma perdere il controllo è un rischio, soprattutto se ci sono una verità da scoprire e la morte di un ragazzo a cui rendere giustizia. Anita è consapevole che solo le parole dei suoi amati detective possono mostrarle la strada verso la verità. Anche se il coraggio di non fermarsi davanti a nulla deve trovarlo dentro di sé. E ora ha bisogno di molto coraggio, perché i fili delle sue intuizioni la portano dove non avrebbe mai immaginato. L’appuntamento annuale con i libri di Alice Basso è finalmente arrivato. Trecentosessantacinque giorni possono sembrare lunghissimi, ma l’attesa è ripagata quando ci si tuffa nelle sue storie. Anita è di nuovo qui e con lei i racconti gialli che hanno fatto la storia della letteratura. Sullo sfondo dei vigneti incantevoli delle Langhe, la morte arriva puntuale, ma anche l’amore. Nessuno dei due in modo semplice, questo ormai Anita l’ha capito.
Le aquile della notte di Alice Basso, giallo storico e quarto libro della serie Anita Bo, in uscita oggi 16 maggio grazie a Garzanti Libri.
Il mese di maggio è pregno di nuove pubblicazioni, vuoi per l’immancabile appuntamento con il Salone del Libro a Torino, vuoi perché è primavera e gli autori, quelli che ci piacciono tanto, si risvegliano dal loro meritato riposo e ci allietano con i loro libri. Negli ultimi anni, maggio si attende con tanta trepidazione per il nuovo romanzo di Alice Basso, e nuova avventura per la nostra Anita Bo. Quarto libro di quella che pensiamo possa essere una serie di sei romanzi, sei come i mesi di lavoro che Anita è riuscita a barattare con la sua famiglia prima di convolare a nozze con il suo bel Corrado. Ma prima di parlare di Le aquile della notte, facciamo un breve recap dei libri precedenti.
Siamo a Torino nel 1935, sono lontani gli anni dell’orrore del primo conflitto mondiale e ignari che ne scoppierà un altro più devastante. Mussolini ha promesso al suo popolo un posto al sole ed è sempre più convinto di portare avanti le sue mire espansionistiche imperiali con la campagna militare in Africa. Anita è una giovane ragazza, figlia del suo tempo: bella, procace, poco intelligente. Non ci si aspettava molto dalle donne dell’epoca, se non mettere su famiglia, contraendo un buon matrimonio, e partorire tanti perfetti e vigorosi balilla, futura carne da macello per il duce. Ma lei è diversa dalle altre ragazze, non è il matrimonio la sua ambizione più grande, è stata promessa in sposa a un giovane rampollo di una buona famiglia, e nonostante tutte le ragazze sognino di vedersi vestite di bianco con accanto il proprio principe azzurro, lei vuole prima lavorare. Ed è per questo che strappa alla sua famiglia un accordo: lavorerà per sei mesi e poi andrà all’altare. Non ha particolari velleità o ambizioni, viene assunta come dattilografa in una redazione torinese. Saturnalia è una pubblicazione a cadenza mensile di Torino, una rivista di racconti celebri americani tradotti in italiano da Sebastiano Satta Ascona, redattore del giornale, e tra le cui pagine troviamo anche le avventure del commissario Bonomo, un integerrimo uomo di giustizia di stampo fascista, unico lasciapassare affinchè i racconti di Saturnalia non subiscano la rigida cesoia della censura. Nei libri precedenti abbiamo scoperto come e lei e Sebastiano, entrambi decisamente contro il regime, abbiano trovato il modo di portare alla luce crimini irrisolti, di risolverli e di farli leggere a tutti, camuffati abilmente dentro ai racconti di un fittizio autore americano di loro invenzione. Ed è anche abbastanza chiaro che i due provino una grande attrazione, tenuta a freno poichè entrambi ingabbiati in fidanzamenti che esulano dalla loro volontà. Se Anita dovrà sposare Corrado al termine dei sei mesi di lavoro, Sebastiano per salvaguardare il padre, una facinorosa testa calda che si ritrova sempre nei guai per perseguire i suoi ideali, deve sposare Mavi Bonatti, la figlia di un membro in vista del regime.
Siamo arrivati a ottobre, tempo di vendemmia. Ed è proprio il suocero di Sebastiano a chiedere l’aiuto del genero. Bisogna raccogliere l’uva e produrre il vino. Sebastiano dovrà partire per le Langhe, terra di famosi e pregiati vitigni, e conoscere anche l’altro ramo della famiglia della futura moglie. Ma Saturnalia non può andare in vacanza, e allora ecco che Anita si unisce alla trasferta. Stare fuori una settimana significa solo una cosa: riuscire a sfuggire alla terribile madre Mariele, che ha cominciato a stressarla con la scelta dell’abito da sposa. La vecchia Anita, quella frivola e leggera, non avrebbe mai rinunciato a provare sontuosi abiti nuziali, ma noi sappiamo bene con che umore funereo la ragazza tema l’approssimarsi del suo matrimonio. Lasciata la fumosa Torino Anita si imbatte subito in un gruppo di scout tra le vallate delle Langhe. Nel 1928, Mussolini aveva dichiarato fuorilegge le organizzazioni di giovani scout e fatto sciogliere tutti i gruppi, un altro passo verso il controllo assoluto delle generazioni più giovani. Solo i Balilla erano ritenuti gruppi consoni, poiché sotto il totale controllo fascista. Ma i ragazzi incontrati da Anita sono decisi a perseguire i loro ideali, a resistere a ogni forma di oppressione. Peccato che uno di loro venga rinvenuto privo di vita pochi giorni dopo. Il ragazzo è stato assassinato ed è intenzione di Sebastiano e Anita scovare l’assassino e risolvere l’ennesimo caso. Ma stare una settimana a stretto contatto, anche se sotto il tetto della famiglia di Mavi, significa anche un notevole avvicinamento tra i due. Anita e Sebastiano non possono più nascondere cosa provano l’un per l’altro. I sentimenti a lungo celati premono per uscire. Ma è davvero possibile un futuro per loro due? Si può sperare in un mondo senza oppressori né oppressi?
Al quarto romanzo ho decisamente esaurito le parole per esprimere le emozioni che mi suscitano i libri della Basso. Alice ancora una volta ci dimostra la sua immensa bravura nel portare alla luce eventi storici del passato del nostro Paese. Non sapevo che gli scout fossero ritenuti fuorilegge, non sapevo nemmeno collocare le Langhe in una cartina geografica, ma semplicemente perché sono astemia, sinonimo per una volta di ignorante. Ma che io mi perda anche dentro casa ormai non è un mistero per nessuno. Così come non è un mistero che io ami follemente questa autrice. Alice Basso riesce a coniugare più temi, farcirli di una ironia sottile, farti ridere di situazioni allucinanti. Conosciamo gli avvenimenti storici da lei descritti dai racconti dei nostri nonni, lei riesce a renderli comici. Ed è brava a farti venir voglia di saperne di più sugli autori che cita, su i brani musicali che sceglie, su episodi della Storia passata ormai dimenticati. Le aquile della notte si chiude con un plot twist a effetto, uno di quelli che ti fanno sperare di svegliarti domani con una nuova avventura di Anita Bo.