L’Arabesco di Pitti Duchamp
Ho letto per voi L’Arabesco parte prima, di Pitti Duchamp, continuate a leggere per scoprire cosa ne ho pensato…
Trama
1821, Firenze – Torino
Tra l’incantevole Contessina Alida Alabardi, toscana di padre piemontese, e il fascinoso Marchese Raffaele della Spada, suddito sabaudo con tendenze liberali, scatta da subito una scintilla difficile da tenere sotto controllo. Lei è giovane, appassionata di politica e fedele alla casata austriaca degli Asburgo Lorena che guida il Granducato di Toscana. Lui è un nobile furfante, una testa calda, consigliere personale dei Savoia che preme perchè avvengano dei cambiamenti decisivi in Piemonte. In un’Italia risorgimentale scossa da mille tumulti, tra i magnifici scenari di una Firenze ottocentesca e le ambizioni politiche di Torino, si snoda la storia d’amore di due intelletti affini, due anime che si appartengono.
Un omaggio alla Grande Storia dell’Italia, troppo spesso dimenticata, ricca di episodi grandiosi e personaggi dalle vite rocambolesche.
Pitti Duchamp mi ha stupita con questo suo romance storico intitolato L’Arabesco, prima parte del secondo volume della serie ‘D’Amore e D’Italia’.
L’intreccio d’amore risulta in primo piano, la storia d’Italia è sullo sfondo, dettagliata al punto giusto ma senza mai annoiare, l’ambientazione è ricreata soprattutto attraverso i dialoghi e infatti a volte si ha l’impressione di trovarsi in quelle stanze dove Santorre di Santa Rosa e gli altri progettavano la liberazione d’Italia.
L’Arabesco ha saputo tenermi legata senza annoiarmi mai, soprattutto grazie al modus scrivendi dell’autrice, e al carattere di entrambi i protagonisti.
Alida Alabardi, contessina metà toscana metà piemontese, è una ragazza colta, che preferisce leggere e seguire le vicende del suo paese più che partecipare a balli e ricevimenti. Ha perso la madre in tenera età, donna a cui il padre era legato da un amore unico e devoto, e questo ha reso il rapporto padre-figlia molto stretto. Alida non cerca il matrimonio come le sue coetanee: troverà invece l’amore, quando meno se lo aspetta, nell’amico di vecchia data di suo padre, il Marchese Raffaele della Spada.
Raffaele nasce come ‘sciupafemmine’ ma non come personaggio vuoto bensì come uomo dalla fisicità possente e dalla mente acuta; anche lui si interessa della vita del suo paese e partecipa attivamente alla liberazione d’Italia. Il fatto che in passato abbia avuto molte relazioni prima di scegliere Alida, in un certo senso ce lo rende sospetto per una parte della lettura, ma ci affascina anche il suo cuore tutto preso dalla bellezza mentale e fisica palpitante di Alida, alla quale non riesce a non pensare. Tra dissidi interiori e lealtà verso l’amico Conte Alabardi, in Raffaele scopriamo un personaggio a tutto tondo, capace di sacrificarsi sia per la sua Italia che per Amore…
Ma non voglio dirvi di più. Se vi piacciono i romance storici, sappiate che L’Arabesco è intrigante e ben scritto. E’ un romanzo che definirei tutto arrosto e niente fumo: le scene sono sempre coerenti e funzionali alla trama: non vi annoierete.
E ora vi lascio, vado a leggere il seguito….
Paulina B. Lawrence