L’amore vero di Raffaella Candelli

Trama Massimo è un ragazzo pieno di ideali: sogna di diventare medico pensando così di onorare la memoria di suo padre, morto anni prima. Elena è invece l’unica figlia di una famiglia di imprenditori milionari di Milano. E’ una ragazza molto bella e intelligente, che dovrà rinunciare ai suoi progetti per volere del padre. Due vite, quelle di Elena e Massimo, che si incontrano per la prima volta quando entrambi sono poco più che adolescenti. Un amore moderno e impossibile, ostacolato da circostanze avverse e da distanze incolmabili. Si ritroveranno diversi, a distanza di molti anni, trasformati, adulti, ma in fondo sempre collegati da un istinto primordiale che li unisce.

Recensione di Esmeralda – L’amore vero di Raffaella Candelli, romanzo di narrativa, in uscita oggi, 28 febbraio, con Leone Editore.

Ultimamente mi è capitato di leggere alcuni libri che percorrono molti anni nelle vite dei protagonisti, alcuni mi hanno presa tantissimo, altri sono rimasti lì nel limbo perché trattati con troppa fretta o con un’intenzione che non mi ha convinto e coinvolto. In questo caso ciò che mi ha lasciata titubante è la velocità con cui si svolge tutto, la mancanza di dialoghi importanti e i troppi eventi presi, usati e poi gettati via. A mio modo di vedere l’autrice avrebbe dovuto approfondire maggiormente tanti aspetti o forse concentrarsi solo su alcuni di essi e dare loro maggior peso. L’esempio che mi viene in mente di espediente spalmato su molti anni perfettamente riuscito è Ogni cinque anni di Paige Toon pubblicato sempre da Leone Editore. Il libro si concentra su ciò che accade ogni cinque anni per l’appunto e questa è un’idea geniale perché ti fa intuire tutto ciò che accade nel mezzo senza farne un elenco, concentrandosi solo su quel momento preciso e facendotelo vivere al 100%.

Purtroppo quella magia non accade in L’amore vero. Non mi sono mai sentita dentro la storia, tutto ciò che accade mi ha a malapena sfiorata. I protagonisti sono interessanti e la loro crescita si nota non solo nell’età ma anche nelle scelte di vita, ma questo non basta per entrare nel cuore del lettore.

Massimo ed Elena si conoscono un pomeriggio grazie alla sbadataggine di Massimo. Elena sta andando alle prove di danza e Massimo la travolge procurandole una frattura. Siamo nel 1982 e rintracciare una persona non è semplice come ai giorni nostri. Elena e Massimo non si sono detti il nome e non si sono scambiati il numero di telefono, ma Massimo non demorde e trova il modo di capitare di nuovo sulla sua traiettoria. Scelta che Elena apprezza tantissimo perché quel ‘pericolo pubblico‘ non riesce proprio a toglierselo dalla testa. Da qui ha inizio una bellissima storia d’amore, totalizzante come solo il primo amore può essere.

A guastare i piani arriva però una cosa difficile da digerire, Elena deve trasferirsi con la sua famiglia in Indonesia. Il padre le assicura che dopo al massimo un paio d’anni torneranno in Italia, ma così non accade e le vite dei due giovani si dividono inevitabilmente proseguendo su due binari che sembra certo non si incontreranno mai più. L’amore vero però si sa a volte fa giri immensi e poi ritorna…chissà che questo sia il destino di Elena e Massimo.

Non voglio dirvi nulla di più sulla trama perché il libro è breve e non mi va di rovinarvi la lettura. Il romanzo è sicuramente ben scritto, l’editing è accurato e lo stile dell’autrice è scorrevole. Gli eventi si susseguono talmente velocemente che non avrete tempo per annoiarvi, ciò che per me è stato un limite per altri può essere positivo. A mio modo di vedere per essere completo avrebbe avuto bisogno di almeno centocinquanta pagine in più, con maggiori dettagli che avrebbero giovato sia alla storia d’amore che alla caratterizzazione dei protagonisti e alla loro crescita. Il mio è solo un parere, se volete conoscere quello delle mie colleghe blogger ecco i blog coinvolti.

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