L’amore sbagliato di Susanna Ciccone

L’amore sbagliato di Susanna CicconeLui bellissimo, lei una come tante, lui squattrinato e spensierato, lei benestante e con degli obiettivi ben precisi. Da un lato c’è Loris, un giovane eternamente libero che non desidera legami duraturi.  Dall’altro Patrizia, convinta che il suo destino sia quello di restare single per sempre, ma che in fondo al suo cuore continua a nutrire la speranza di sposarsi e creare una famiglia. Due rette parallele che non si incontrerebbero mai, eppure le loro vite si incrociano all’interno di un resort ai piedi del lago di Bracciano. La sfacciata bellezza del ragazzo travolge Patrizia, senza lasciarle scampo. Lui però non è affatto l’uomo giusto per lei, anzi, rappresenta tutto ciò che non vorrebbe. Ma l’amore non guarda in faccia nessuno e la loro storia sarà così forte da superare ogni barriera.

La storia di Patrizia e Loris vi emozionerà, vi terra incollati alle pagine e vi ricorderà che l’amore non conosce ostacoli.

L’amore sbagliato di Susanna Ciccone, contemporary romance uscito ieri, 3 dicembre, con BookRoad.

La trama mi aveva colpito e avevo voglia di romance, così ho chiesto alla gentilissima Valentina di poterlo recensire. Purtroppo devo partire subito col dire che le aspettative sono state disattese per diversi motivi che mi portano ad assegnargli una valutazione piuttosto bassa.

Partiamo dalla narrazione che ho trovato poco coinvolgente. Susanna Ciccone è una ragazza giovane che dice di dedicarsi alla scrittura da sempre, una passione che coltiva fin da quando era bambina, ma che ha bisogno di evolversi, ho trovato i dialoghi non molto efficaci e in generale il suo modo di scrivere piuttosto piatto. Certamente avrà modo di crescere e migliorare, le idee ci sono, non lo metto in dubbio, ma per me questa lettura è stata poco lineare, mi sono sentita disorientata e non è stata una bella sensazione.

I personaggi mi sono parsi tutti negativi e non sono riuscita ad affezionarmi a nessuno di loro. Patrizia non è mai incisiva, pensa una cosa e ne fa un’altra, non si comporta come l’adulta che dovrebbe essere. Loris tiene tutti a distanza, è scostante, freddo, musone e va bene che vuoi dargli questa caratterizzazione, ma forse dovresti mettergli in bocca meno parole, perché uno così nella vita non si preoccuperebbe di fornire così tante spiegazioni.

E tutti gli altri? I cui nomi ammetto di aver dimenticato a distanza di una decina di giorni perché ce ne sono davvero troppi che interagiscono. Sono tutti invidiosi, livorosi, sempre pronti a puntare il dito. Per non parlare delle ragazze che credono che solo perché un ragazzo è avvenente debba accettare qualsiasi avance femminile e debba concedersi a tutte. Ma il picco della follia viene toccato dall’amica d’infanzia e dalla sorella di Loris che sono convinte che Loris appartenga a questa ragazza perché lei si professa innamorata di lui da sempre. Ma stiamo scherzando? Tutti i comportamenti presentati sono infantili, potresti aspettarteli dai tredici ai diciassette anni, ma non da persone adulte. Bocciati su tutta la linea.

Voglio però provare a salvare qualcosa, almeno in parte: il rapporto tra Patrizia e Loris. Non dico che sia perfetto, ma credo di aver capito l’intento dell’autrice. Se voleva mostrare che una storia d’amore può nascere quando meno te lo aspetti e con protagonisti impensabili ci è riuscita. Perché chiariamolo Patrizia e Loris non hanno niente in comune, ma in qualche modo si completano e possono ambire a far funzionare il loro rapporto. Certo c’è stata una dinamica che mi ha fatto accapponare la pelle e che non accetterei mai nella vita, ma so che esistono donne che in virtù dell’amore passano sopra a ogni cosa anche a ciò che non si dovrebbe mai e poi mai subire.

Patrizia e Loris si avvicinano senza malizia, Patrizia cerca di trovare del buono in lui e a capire il perché di determinati comportamenti che vengono visti male da tutti. Prova a comprenderlo e a vedere oltre la corazza che indossa, oltre la sua diffidenza e la sua rabbia. Loris non fa questo grande sforzo però con Patrizia inizia a lasciar aperto uno spiraglio per mostrarle che non è una cattiva persona. A modo suo si lascia conoscere, lasciando cadere, piano piano, i muri che ha eretto per difendersi da non si sa bene cosa. Certo Patrizia è una santa, ma al cuor non si comanda e lei anche quando vorrebbe gettare la spugna non lo fa davvero.

Se vi piacciono le storie tormentate con protagonisti uomini difficili e crocerossine potrebbe fare al caso vostro, ma dovete passare sopra ai personaggi di contorno, quelli sono davvero indigesti sotto ogni punto di vista. Mi spiace essere così categorica, ma la trama aveva un potenziale che l’autrice non ha saputo sfruttare appieno e che mi fa valutare L’amore sbagliato come un romanzo con parecchi limiti e poco appeal.

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