La vacanza ideale di Claire Douglas
Autore: Claire Douglas
Titolo: La vacanza ideale
Edito: Editrice Nord
Trama Troppo bella per essere vera. Così sembra a Libby la proposta, del tutto inaspettata, di fare uno scambio di casa per una settimana: una splendida villa, affacciata sul mare selvaggio della Cornovaglia, in cambio del suo piccolo appartamento a Bath. Anche il tempismo non poteva essere migliore. A nove mesi dalle nozze, le cose col marito Jamie non vanno come Libby aveva sperato e pure il lavoro d’insegnante si sta rivelando più frustrante del previsto. E poi c’è quella voglia di scappare, che è diventata sempre più forte da quando una sua foto è comparsa su tutti i giornali, dopo che lei ha salvato uno dei suoi alunni da un incendio divampato a scuola. Da allora, Libby vive nel terrore che quella foto possa spalancare la porta a un passato da cui lei ha cercato disperatamente di fuggire. E i suoi sospetti trovano conferma nel momento in cui arriva in Cornovaglia con Jamie. La sequenza di piccoli incidenti e strane coincidenze è troppo lunga per essere frutto del caso. È possibile che la stiano minacciando? Che quelle presenze sinistre in giardino siano persone che la stanno spiando? Oppure è soltanto la paranoia a rendere Libby sospettosa? La risposta arriva col ritorno a Bath, e non è certo rassicurante. Gli incidenti, infatti, si fanno sempre più gravi e inquietanti. A questo punto Libby non ha più dubbi: qualcuno l’ha trovata. Qualcuno che conosce il suo segreto. E stavolta scappare non servirà a nulla…
Recensione di Loreads – La vacanza ideale di Claire Douglas – thriller psicologico, pubblicato da Editrice Nord l’8 novembre
CERCASI URGENTEMENTE SCAMBIO CASA
“Io e mia moglie Tara cerchiamo disperatamente un posto in cui stare per una settimana, forse due. Casa vostra sarebbe l’ideale, perché vogliamo essere il più vicino possibile all’ospedale. Dobbiamo assistere la nostra cara figlioletta che dovrà sottoporsi a un intervento al cuore. In cambio, vi lasceremmo la nostra bellissima casa in Cornovaglia, che è stata da poco ristrutturata e gode di una splendida vista sul mare. Se pensate di poterci aiutare, vi preghiamo di contattare Philip Heywood.”
A Libby non sembra vero di potere staccare la spina dalla sua routine, per approfittare di questa improvvisa opportunità. Ha trovato il volantino nella sua buca delle lettere e sa che una vacanza è proprio quello ci vuole per riavvicinarsi al marito. Jamie è un inguaribile ottimista ma, da quando ha perso il lavoro mettendosi in proprio, le preoccupazioni economiche hanno offuscato la sua solarità. Sono sposati da appena nove mesi, ma la vita li ha già messi di fronte a situazioni spiacevoli. Libby lavora come insegnante in una scuola privata, è una donna forte, coraggiosa, indipendente. Non ha avuto un’infanzia facile e ha sempre cercato una stabilità economica che le permettesse di non vivere di privazioni e stenti come quando era piccola. Il lavoro come maestra le piace tantissimo, adora i bambini. Con Jamie sarebbero diventati genitori se un incendio, divampato a scuola, non avesse compromesso la sua gravidanza provocandole un aborto. Quel giorno, per trarre in salvo dalle fiamme uno dei suoi alunni, ha respirato troppo fumo, ha perso il bambino e si è fratturata un braccio. Il suo gesto eroico le è valso le prime pagine dei giornali, ma lei non vuole questo tipo di pubblicità. Non ha mai amato stare al centro dell’attenzione, non vuole portare alla luce un passato scomodo che ha cercato di lasciarsi alle spalle. Passato che perfino Jamie ignora. La possibilità di allontanarsi da Bath per una vacanza al mare sulle splendide coste della Cornovaglia è troppo allettante per essere ignorata. Vuole mettere le distanze anche dalla famiglia di Jamie, la suocera non l’ha mai tollerata con la sua fredda alterigia, preferendole sempre l’ex fidanzata del figlio. Hannah non ha mai accettato la fine della sua relazione con Jamie, lo ama ancora e, nonostante sia una madre single, ha mantenuto vivi i contatti con la famiglia del suo ex fidanzato. È sempre presente ai pranzi della domenica e Libby subisce con ansia questa presenza ingombrante nella sua vita. Sa che Jamie ha scelto lei, ama lei, ma si sente ugualmente insicura.
Quando raggiungono in macchina la Cornovaglia, sulla meravigliosa penisola di Roseland, si ritrovano davanti una costruzione imponente e lussuosa. Gli Heywood avrebbero potuto permettersi un hotel a Bath per restare vicini alla figlia bisognosa di cure, perché hanno scelto la sua modesta abitazione? Questa è la prima cosa strana che mette in allarme Libby. Anche perché non ha mai incontrato i proprietari della casa in Cornovaglia. La loro conoscenza si è limitata ad una serie di telefonate per accordarsi sul periodo di scambio delle case. Non si sono incontrati nemmeno per la consegna delle chiavi, Libby le ha lasciate alla sua vicina di casa e ha ritirato quelle degli Heywood in una stazione di servizio. Tutto questo è troppo strano. Ma la casa è davvero un sogno, confortevole, un po’ troppo isolata, ma piena di oggetti di valore. Perfino il frigorifero è stato riempito di cibi costosi e raffinati. Nulla però fa intendere che ci abiti anche una bambina, sembra anzi più una casa delle vacanze per una coppia senza figli. Ci sono intere pareti ricoperte di animali impagliati che stonano un po’ con l’arredamento raffinato, ma Jamie è troppo entusiasta di potersi concedere tutto quel lusso e a Libby non rimane che mettere da parte le proprie paranoie. Ma una sequenza di piccoli incidenti fa risuonare tutti i campanelli d’allarme. Episodi sporadici e di breve durata che fanno saltare i nervi di Libby. La porta d’ingresso chiusa ma ritrovata aperta la mattina dopo. I sensori luminosi del giardino che si accendono all’improvviso come se ci fosse un intruso, un vicino indisponente che li guarda sempre con sospetto, come se stessero occupando abusivamente quella casa. E poi c’è quello strano individuo che cela il suo volto dietro la falda di un cappello. Libby lo ha sorpreso mentre fotografava il marito, durante la gita al faro. Non è riuscita a scoprire chi sia quell’uomo perché qualcuno l’ha inavvertitamente spinta e stava per rotolare giù dalla scogliera. Ma è quando il loro cane, scavando in giardino, trova un corsetto insanguinato che Jamie decide di dare credito alle paure di Libby e tornare a casa a Bath. Nel loro appartamento è tutto in ordine, sembra quasi che gli Heywood non ci siano stati. Libby cambia le serrature perché le chiavi di casa non le sono state restituite, ma gli incidenti non si fermano, anzi diventano sempre più assurdi. Qualcuno li ha presi di mira, e Libby è certa di essere il bersaglio. Il suo passato è tornato prepotentemente alla luce.
Claire Douglas mi aveva già convinta con il suo primo libro sempre edito Nord. “Le sorelle” era stata una delle mie letture preferite, due anni fa. Con La vacanza ideale, ho confermato le mie impressioni su questa talentuosa penna. L’autrice è riuscita a costruire una trama credibile che parte in quarta già da subito, con un prologo che non vi spoilero, che mette in discussione la protagonista dalle prime pagine. Protagonista che ho faticato a farmi piacere, perché non ho trovato lusinghiera la sua descrizione di donna debole e frivola, troppo attaccata ai beni materiali, alla ricerca di ricchezza. Il suo passato non l’ha riabilitata ai miei occhi, anzi me l’ha resa ancora più antipatica. Ho trovato il suo personaggio poco coerente, sempre con l’aria impaurita e fragile. Quando invece la sua forza e determinazione erano stati gli elementi che avevano fatto innamorare Jamie di lei. Non è credibile che trovi il coraggio di salvare dalle fiamme un bambino e tremi di paura di fronte ad una porta aperta. Non ho apprezzato questa bipolarità nel suo comportamento e l’ho trovato un elemento dissonante in una trama che invece ha acquistato intensità e spessore. Nel finale, che ho adorato, mi è mancato forse un capitolo in più. Libro assolutamente consigliato.