La teoria dell’aragosta di Adriana Rubens
Trama Hugo e Lucía non si sopportano, ma sono costretti ad avere a che fare l’uno con l’altra, visto che appartengono allo stesso gruppo di amici. Gli screzi tra i due sono sempre stati all’ordine del giorno, per via delle loro personalità completamente opposte: Hugo è un seduttore nato, allergico ai legami e interessato solo alle storie di una notte, mentre Lucía, riservata e pragmatica, non tollera la superficialità e non riesce a perdonarsi di essere stata così ingenua da farsi spezzare il cuore da un ragazzo tale e quale a Hugo. Ultimamente però le cose tra loro si sono fatte complicate: durante il famoso Holi Festival a Nuova Delhi, Hugo è convinto di aver incontrato Lucia e di esserci andato a letto, ma non ricorda i particolari di quella serata, e dal canto suo Lucia si comporta come se non fosse mai accaduto… e se davvero fosse stato solo un sogno? Hugo non riesce a smettere di pensarci ed è deciso ad andare fino in fondo e scoprire la verità su quella notte. C’è solo un piccolo problema: Lucia, diventata una travel blogger di successo, è impegnata in un lungo viaggio tra Asia e Australia… vale la pena correrle dietro per mezzo mondo solo per scoprire la verità?
La teoria dell’aragosta di Adriana Rubens, contemporary romance e secondo volume dei Fratelli Montoya, pubblicato oggi 4 marzo da Cignonero.
La cosa peggiore che può succederti quando sei un incallito donnaiolo è che nessuna donna ti prenderà mai sul serio. Lo sa bene Hugo Montoya, ragazzo spagnolo dal fascino irresistibile, che di impegnarsi in una relazione seria e duratura non ha alcuna intenzione. Così diverso dal fratello maggiore Diego, serio e posato che, al contrario, della monogamia e del rapporto esclusivo ha fatto uno stile di vita e non si sognerebbe mai di cercare altre donne perché totalmente innamorato della sua Elena. Fermi tutti! Riconoscete questi nomi, non sono del tutto sconosciuti, ci scommetto. Soprattutto alle lettrici romance che hanno avuto modo di innamorarsi dei fratelli Montoya nel primo libro della serie a loro dedicata. Il destino della porta accanto ci aveva fatto perdere la testa per Diego e la bella farmacista vedova Elena. A distanza di pochi mesi dalla pubblicazione del primo volume, Cignonero ci delizia con un altro imperdibile romanzo di Adriana Rubens. Hugo si era fatto abbondantemente notare già nel primo libro, era il Casanova impenitente, El trombador de Siviglia, colui che comprava scorte infinite di preservativi nella farmacia della signora Amparo, deciso a strappare un appuntamento a una delle farmaciste, la dolce e ingenua Ana, e ostacolato da Lucia, figlia della proprietaria della farmacia e disposta a tutto pur di non far cadere la sua collega nella pericolosa rete del rubacuori. La teoria dell’aragosta si apre due anni dopo la fine del libro precedente. Hugo vive da due anni in Giappone dove ha realizzato il sogno di frequentare un corso per diventare disegnatore di anime e manga. Condivide il suo appartamento con il suo maestro di disegno e non disdegna la compagnia femminile. Durante il famoso Holi Festival, la festa di primavera di Nuova Delhi, è convinto di aver incrociato sul suo cammino la bella Lucia. Ma è talmente scombussolato dall’alcol e da un po’ di erba che non ricorda nulla della fantastica notte di passione trascorsa con la ragazza che somiglia così tanto alla affascinante farmacista spagnola. No, non può essere lei, Lucia è rimasta in Spagna nella sua gabbia dorata, piena di comfort e agiatezza, un lavoro sicuro nella farmacia di famiglia, un compagno noioso e poco incline a lasciarsi andare a folli avventure. Il ragazzo non sa che invece Lucia, da due anni, è una famosa travel blogger e ha abbandonato tutte le sue certezze per viaggiare e scoprire il mondo.
“Se continuerai a vivere per compiacere gli altri invece di inseguire i tuoi sogni, non sarai mai felice. Vivi la tua vita, Lucia.”
Era stato proprio questo consiglio di Hugo a far scattare nella ragazza la voglia di prendere in mano la sua vita e realizzare tutti i sogni nel cassetto, scoprire il mondo ed essere felice. Perché Lucia è scappata dalla notte di passione con Hugo e non ha minimamente intenzione di aiutare il ragazzo a ricordare? E perché Hugo non riesce completamente a togliersi dalla testa la bella farmacista, ed è disposto a inseguirla per tutto il mondo per avere delle risposte? Lucia non vuole essere l’ennesima tacca sulla cintura di un playboy incallito, ha già avuto in passato la sua buona dose di ragazzi che ti promettono la luna solo per raggiungere i loro scopi e ti lasciano a pezzi dopo esserci riusciti. Per quanto Hugo le faccia battere forte il cuore e apprezzi la sua temerarietà e insistenza, anche il fatto di trovarselo costantemente tra i piedi in ogni tappa del suo viaggio, non vuole che la sua libertà tanto faticosamente conquistata venga ostacolata da un ragazzo che non mette il cuore nelle sue relazioni.
Esce oggi grazie a Cignonero La teoria dell’aragosta, e gli amanti della serie televisiva Friends non faticheranno a capire il perché di questo titolo. Avevo un bisogno viscerale di una lettura di pura evasione e leggerezza e Adriana Rubens mi ha regalato proprio quello che cercavo. Io già vi immagino ridere come delle matte, perché il libro è zeppo di capitoli esilaranti e paradossali. Hugo ha la capacità di cacciarsi in situazioni assurde come indossare stupidi boxer dei cartoni animati o inseguire la sua bella Lucia per le strade di Tokio travestito da Pokémon. Ho amato questo correre del ragazzo in giro per il mondo in cerca di risposte, perché ogni volta che Hugo attraversa un nuovo confine si spoglia un po’ di più della sua superficialità e mette a nudo il suo vero essere, la sua voglia di trovare un porto sicuro da chiamare casa. E casa significa Lucia.
Lucia ha messo in discussione tutto per vivere a pieno la sua libertà e il desiderio di scoprire il mondo. Sente il bisogno di qualcuno con la valigia sempre pronta e la voglia di avventura. Il suo desiderio di evasione non è definitivo, sa che un giorno tornerà a casa e prenderà in mano le redini della farmacia di famiglia, ma al momento vuole respirare libertà ed aria nuova. Uno degli elementi che più ho apprezzato de La teoria dell’aragosta è sicuramente quello del viaggio. Nei ringraziamenti finali l’autrice ci racconta come è nata l’idea di questo romanzo e soprattutto il periodo in cui è stato scritto, ovvero quello del lockdown dello scorso anno. Sentiva il bisogno di far evadere le sue lettrici e permettere loro di viaggiare con la fantasia comodamente sedute sul divano. L’intento è sicuramente andato a buon fine perché ho avuto la netta sensazione di conoscere ogni luogo citato nel libro. Niente è stato lasciato al caso e quando volterete l’ultima pagina sospirerete soddisfatte.